Uva: aglianico, piedirosso
Fascia di prezzo: da 25 a 30 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Ritorno al futuro ripartendo da dove tutto è iniziato. Passano gli anni e mi sto riavvicinando con gusto a questo vino godendo della sua modernità: un rosso complesso al naso, sapido, fresco. Lo becchiamo nella carta del Vun del Park Hyatt a Milano con Andrea Aprea.
Anno 2009, all’epoca vissuto come difficile ma che sta regalando belle soddisfazioni a chi ha lavorato bene. A distanza di sette anni il Terra di Lavoro è ancora fresco e pimpante, rosso rubino. Al naso sentori di frutta rossa, cuoio, note terrose e allungo fumé. Al palato è estremamente pulito, di buona fattura, lungo e piacevole.
Un piccolo grande vino da conservare a lungo negli anni, la potenzialità di un territorio che ha davvero moltissimo da raccontare attraverso questa azienda seria, poco mediatica, ma straordinariamente efficace in bottiglia.
Sede a Sessa Aurunca, frazione San Carlo. Tel. 0823 708900. www.terradilavoro.it. Ettari: 10. Vitigni: aglianico e piedirosso. Bottiglie prodotte: 33.000. Enologo: Riccardo Cotarella.
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