GALARDI
Uva: aglianico, piedirosso
Fascia di prezzo: nd
Fermentazione e maturazione: legno
Ed eccoci ad uno dei miei vini del cuore, l’ultimo delle feste ormai agli sgoccioli e mi piace parlare della 2004, bevuta in una bottiglia doppio magnum con cari amici a casa. Era una boccia, in questo caso l’espressione descrive l’oggetto, che ormai conservavo da sei anni e, come sempre accade per le etichette a cui teniamo, ho deciso di aprirla spinto dalla voglia di condividerla con persone che l’avrebbero capita.
Galardi è uno dei miei vini del cuore perché ha aperto nell’Alto Casertano una stagione di rossi eleganti e complessi rivelando la vocazione dell’areale di Roccamonfina a vini di grande stoffa. Si tratta di uno dei due eurogol che Cotarella ha fatto, entrambi in Campania centrando a distanza di pochi anni due vini-evento (questo e il Montevetrano) che in seguito hanno avuto pochi altri competitor a livello mediatico, segno di tempi diversi, certo, ma anche della paura di creare senza essere caricaturali. Questo Terra di lavoro ha poi rafforzato il mio amore per l’annata 2004, che trovo ormai sempre fine, elegante, completa.
Nasce dal blend classico regionale, ossia l’aglianico accompagnato da un percentuale di piedirosso che in alcune annate ne ha però penalizzato la longevità, penso ad una 1997 aperta di recente da Glowig a Roma buona ma non entusiasmante e, soprattutto, al capolinea.
Invece questa ha mostrato un registro completamente diverso, a cominciare dal colore rubino brillante e dall’olfatto, ancora ricco di frutta rossa matura che ha costituito la cifra dominante su tutto il resto. La bocca è stata caratterizzta dall’eleganza, già preannunciata dal naso, con i tannini morbidi e ben levigati dal tempo, l’equilibrio tra la freschezza e la sensazione di calore regalata dall’alcol, la lunghezza espressiva infinita a piacevole con una chiusa rincuorante che invitava a bere sempre di più.
Un vino perfetto, da bere senza accompagnamento del cibo, una delle migliori espressioni di riferimento allo stile bordolese mai registrata nel Mezzogiorno. Che non dovrebbe mai mancare in ogni cantina che si rispetti.
SESSA AURUNCA (CE) Località Vallemarina, frazione San Carlo Tel. 0823.708034 www.terradilavoro.com Enologo: Riccardo Cotarella
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