Azienda Calatrasi Mediterranean Domains
Uva: Catarratto
Fascia di prezzo: 8,00 – 10,00 euro in enoteca
Fermentazione e maturazione: Acciaio e legno
Vista 5/5 – Naso 26/30 – Palato 26/30 – Non omologazione 31/35
La viticoltura siciliana primeggia a livello nazionale e per gli ettari vitati e per la produzione vinicola e naturalmente anche per la qualità intrinseca dei suoi vini, derivanti in massima parte da varietà autoctone. In provincia di Trapani, che può vantare la superficie vitata più estesa d'Italia, si coltiva il Catarratto che nella variante Bianco Comune (l'altra è il Catarratto Lucido diffuso soprattutto nella zona di Alcamo ed in parte nel Palermitano) rappresenta il vitigno a bacca bianca più allevato in Italia, ed il sesto al mondo, con i suoi 44.000 ettari e la cui produzione è complessivamente seconda soltanto al Sangiovese. L'antica e territoriale specie varietale del Catarratto, che significa abbondanza, prima dell'introduzione del Grillo ha contribuito poi nel passato, insieme con l'Inzolia, in modo preponderante alla composizione del famoso Marsala.
L'Azienda Calatrasi Mediterranean Domains dei fratelli Maurizio e Giuseppe Miccichè produce vino in Sicilia, ma anche in Puglia e persino in Tunisia, con ottimi risultati anche a livello internazionale. In Sicilia, tra l'altro, viene prodotta un'etichetta denominata Terra di Ginestra Catarratto Terre Siciliane Igp, che col millesimo 2012 ha conseguito il primo posto assoluto nella sua specifica tipologia conferitogli dalla giuria nazionale alla recente rassegna di vitigni autoctoni meridionali Radici del Sud.
Pressatura soffice dei grappoli raccolti rigorosamente a mano e poi fermentazione e maturazione in serbatoi di acciaio per alcuni mesi. Dopo il vino viene trasferito nelle barriques di rovere francese, dove sosta per altri mesi prima di essere imbottigliato. La gradazione alcolica è di 13,5° C.
Nel bicchiere risalta un colore giallo tendenzialmente e luminosamente dorato, nonostante l'infantilità, con riflessi tenuamente verdolini. Il bouquet al primo impatto al naso è ampiamente ed intensamente fruttato, con effluvi nostrani di pesca nettarina, di mandorla, di albicocca e di bergamotto e poi espansivi profumi esotici di mango, di banana e di papaia, intrecciati a sentori di fiori bianchi come il biancospino e/o a quelli gialli di ginestra, che rievocano il titolo della bottiglia. E poi ancora sussurri di erbe mediterranee e umori vanigliati e tostati. Il sorso sul palato traccia subito un profilo freschissimo, per l'ottima spalla acida che contraddistingue questa varietà, che riequilibra la vampata di calore che si percepisce, data la sua elevata alcolicità. Non si direbbe che sia un vino la cui uva è maturata sotto i cocenti raggi solari siculi, sembra più un esponente nordico, oppure il frutto di una vendemmia ad alta quota. Il vino in bocca ha una connotazione decisamente sapida e secca, denota poi uno sviluppo centrato, slanciato, morbido, corposo e voluminoso ed esibisce anche sottigliezze minerali, un'articolazione avvolgente e una fruttuosità cristallina già rimembrata all'olfatto. La chiusura è persistentemente godibile. Un vino questo sicuramente di qualità da abbinare alla classica cucina marinara siciliana: antipasti di panelle, arancini e crocché, cous cous alla trapanese, busiate trapanesi con tonno, pasta con le sarde, cruditè di pesce spada, plateau di molluschi e crostacei e frutti di mare. Occhio al prezzo. Prosit!
Questa scheda è di Enrico Malgi
Sede principale San Cipirello (PA) – Contrada Piano Piraino
Tel. 091 8576767 – Fax 091 8163059
www.calatrasi.it – www.mediterraneandomains.it
Enologi: Nicola Tucci e Pino Oddo
Ettari vitati complessivi: 7.500, di cui 1.400 appartenenti alla proprietà.
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