Azienda Agricola Conti Zecca
Uva: Aglianico e Negroamaro
Fascia di prezzo: 14,00 euro in enoteca
Fermentazione e maturazione: Acciaio e legno
Vista 5/5 – Naso 26/30 – Palato 26/30 – Non omologazione 30/35
L’Aglianico, senza tema di smentite sicuramente il miglior vitigno autoctono a bacca rossa del Mezzogiorno, si può definire un transfuga. E basta considerare questo suo presenzialismo in areali territoriali diversi come una sorta di ubiquità. E sì, perché, dopo aver coperto di verdi filari tutta la Campania, isole comprese, da tempo è emigrato contemporaneamente in altre regioni centromeridionali, come il Molise, la Basilicata e la Puglia soprattutto, ma in parte si è stanziato anche in Calabria, in Sicilia, in Abruzzo e in Sardegna, sempre suffragato da ottimi risultati. Ultimamente è perfino trasvolato in Australia per un importante happening sul suolo degli antichi aborigeni.
L’Azienda Agricola Conti Zecca di Leverano (LE) dei fratelli Alcibiade, Francesco, Luciano e Mario di lontane origini napoletane, possiede una vasta estensione terriera, diversificata su quattro tenute di famiglia, di cui buona parte è adibita alla viticoltura. Il punto di raccolta, però, è unico ed è situato nella moderna e tecnologica cantina di Leverano. I vitigni impiantati sono eterogenei, autoctoni e alloctoni, insomma ce ne sono per tutti i gusti e tutte le varietà. Tanto è vero che l’azienda produce oltre 2.000.000 di bottiglie l’anno, tutte rigorosamente connotate dalle stimmate dell’eccellenza, come stanno a testimoniare i consensi positivi ed i riconoscimenti della critica e dei consumatori.
Tra le molteplici etichette sfornate, fa la sua brava figura proprio una bottiglia denominata Terra Aglianico del Salento Igt. Nell’occasione, ho voluto accendere il focus sul millesimo 2010 appena uscito sul mercato, che si avvale di una piccola percentuale, intorno al 15%, di Negroamaro. Fermentazione in serbatoi di acciaio inox a temperatura controllata e poi macerazione sulle bucce per due settimane. La maturazione si è protratta per 14 mesi in barriques di rovere francese ed è proseguita per altri 12 mesi in botti di Slavonia da 30 Hl. Il vino ha poi completato l’affinamento in bottiglia per ulteriori 6 mesi. Al termine di questo ciclo, il tasso alcolico è arrivato a toccare i 14 gradi.
La veste cromatica che risalta nel bicchiere è ancora allo stato embrionale, potendo esibire un colore rubino, con una vitalità percorsa sui bordi di lame purpureggianti, come una parure di orecchini di ametista. Il profilo aromatico è imponente ed espansivo. Le narici ne restano subito affascinate. Impregnanti e nitide sensazioni di piccola frutta boscosa assalgono in primis l’olfatto, insieme ad inebrianti umori speziati. Vengono scansionate in successione suggestioni odorose di lamponi, ribes, mirtillo, marasca, viola mammola, tabacco, vaniglia, caffè, goudron ed un’infiltrante vena balsamica. L’attacco in bocca è pregnante e coinvolgente. La solida intelaiatura tannica, tipica dell’Aglianico, è solo in parte smorzata dalla componente più aggraziata e morbida del Negroamaro, che tenta di arginare le folate offensive di un “Facchetti” sulla fascia, contrapponendo una sorta di sbarramento alla “Maginot”. E bisogna dire che, nella fattispecie, i risultati sono solo parzialmente positivi, stando anche la giovane età del “nostro”. Più in là con gli anni certamente le cose miglioreranno. Intanto nel mentre godiamoci questo vino sicuramente longevo, dal prezzo intrigante e dal timbro terroso, polposo, energico, grintoso, corposo, strutturato, austero, dinamico e connotato da un lungo finale retronasale. Accoppiamento canonico con una bella fiorentina alla brace, paste riccamente condite e formaggi bene stagionati. Prosit!
Questa scheda è di Enrico Malgi
Sede a Leverano (LE) – Via Cesarea – Tel. 0832 925613 – Fax 0832 922606 E-mail info@contizecca.it – www.contizecca.it – Enologo: Fernando Romano – Ettari complessivi: 800, di cui 320 vitati. Bottiglie prodotte: 2.000.000 – Vitigni: Primitivo, Negroamaro, Malvasia nera, Aglianico, Cabernet Sauvignon, Merlot, Fiano, Malvasia bianca, Vermentino e Chardonnay.
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