MARSELLA
Uva: falanghina
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio
Sì, avete letto bene, non è un errore: Guido Marsella è arrivato sul mercato con la Falanghina ottenuta da uve di Torrecuso. C’è pure il Greco per la verità se vi interessa. Anche lui ha seguito la scia della maggioranza dei piccoli produttori irpini i quali si sono piegati alle incoltura della maggioranza dei ristoratori e degli enotecari che chiedono un pacchetto completo (Fiano + Greco + Falanghina + Taurasi + Aglianico) per fare gli ordini con maggiore comodità. Come su uno si vestisse dalle mutande al cappello nello stesso negozio, ombrello compreso. Certo, ognuno è padrone a casa propria, ma è un segno dei tempi il fatto che persino l’azienda che più di ogni altra si era caratterizzata con un monoprodotto ha dovuto cedere il passo a questa esigenza di mercato. C’è poco da fare, di Silvia Imparato o di Fontana Galardi non ce ne sono molti in giro, questo significa innescare un meccanismo da crisi subprime perché se tutti fanno tutto prima o poi dovranno fare i conti con altri territori impegnati sulla stessa falsariga a prezzi più bassi, come la Puglia, avviata verso la Falanghina e il Fiano, per non parlare dei Paesi del Nuovo Mondo. Perdere l’unicità può portare un vantaggio immediato di cassa, ma espone tutti a grave rischi. Parlo, sia chiaro, per le piccole aziendine che non possono essere la replica mignon delle grandi alle quali invece spetta proprio questo compito di ampliare la gamma. Guido non espone il suo marchio aziendale in etichetta, nel retroetichetta si legge Vinificato e Imbottigliato da G.M. con l’indirizzo della cantina di Summonte, ma questo non cambia molto agli occhi di chi è nel giro e nel consumo consapevole. Sono mie paturnie? Lo spero ma non credo. In ogni caso ce lo dirà il futuro prossimo visti i tempi a cui andiamo incontro nei quali secondo me si deve reagire con la specializzazione e non con la genericità. Un mio punto di vista, certo, ma questa tendenza iniziata con Caggiano e proseguita con Molettieri e tutti gli altri big rivela sostanzialmente scarsa maturità commerciale del territorio. Da aziende monoprodotto mi aspetto al più la nascita di un cru, la creazione di annate riserva, non la moltiplicazione dei pani e dei pesci. Detto questo la Falanghina è sicuramente piacevole, ben fatta, ricca di frutta in ossequio all’annata popputa, potente più che elegante, alcol sui 14 gradi. Ma, per dirla tutta, solo nel Sannio ne trovo dieci così a metà del prezzo franco cantina. E altrettante nei Campi Flegrei. Mentre non è possibile trovare un solo Fiano del Sannio lontanamente paragonabile al suo.
Sede a Summonte, via Marone 1
Tel. 0825.626555. Fax 0825.624374
Sito: http://www.guidomarsella.com
Enologo: Guido Marsella
Bottiglie prodotte: 30.000
Ettari: 23 di proprietà
Vitigni: fiano di Avellino, falanghina, greco
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