di Antonella Amodio
Perda Rubia, così si chiamava inizialmente l’azienda che nasce nel 1945, nella provincia dell’Ogliastra, in Sardegna. Mario Mereu, il nonno degli attuali proprietari, decise di investire in quella terra nella produzione del Cannonau, varietà di uve autoctone tra le più antiche dell’isola. Una scelta che a quei tempi aveva il sapore dell’innovazione. Con la prima vendemmia, che arrivó nel 1949, fu subito successo per la cantina Tenute Perdarubia, travalicando anche i confini sardi, tanto da essere menzionata nel libro “Vino al vino – alla ricerca di vini genuini” del 1969 di Mario Soldati, che descrive Mereu “un artigiano puro, che utilizza metodi moderni per un Cannonau che si può definire una perla”.
Oggi, da viti a piede franco, la terza generazione dal 2014 al timone di questa piccola cantina artigianale, che conta 20 ettari vitati contro i 600 totali, è dedita alla coltura della vite in regime biologico: viti che crescono su terreni di matrice sabbiosa con la presenza di argille, mix particolarmente idoneo a questo vitigno.
Tenute Perdarubia non perde di vista la tradizione, che funge da traino del passato, non dimenticando la storia e guardando al futuro con la nascita di nuove etichette.
Il Naniha Cannonau di Sardegna Doc per esempio, nato da qualche anno, è la versione del cannonau in purezza vinificato in acciaio, e palesa integralmente l’eleganza del vitigno già dal colore. Va ad affiancare il Perda Rubia, Cannonau di Sardegna Doc, l’etichetta storica ottenuta dalle vecchie vigne della cantina. Un vino che a tratti racconta la terra aspra della Sardegna con l’austerità e nel contempo la bellezza dell’isola mediterranea, col suo modo di mostrarsi riservato e sorprendente. Ed infine, il Lanùra, volto nuovo della cantina, ottenuto da uve vermentino, mostrando così il nato “white” di Perdarubia, con un’impronta salmastra di notevole fascino.
I vini di Tenute Perdarubia, azienda gioiello nella produzione del vino italiano, sono un’espressione autentica del vitigno autoctono cannonau, il più antico a bacca rossa del bacino del Mediterraneo, che in questo areale della Costa Orientale della Sardegna esalta il suo valore di centralità di vino rappresentativo della produzione italiana, mostrando eleganza immediata anche nelle annate giovani e austerità con l’affinamento e la maturità, poiché la longevità del vitigno conferisce gentilezza al sorso.
L’assaggio dell’annata 1962 è la prova di quanta vita ha da percorrere questo vino, la cui acidità presente è ancora viva in questo millesimo: una nota di grande pregio per l’evoluzione del vino.
Il particolare rapporto delle uve con il territorio, insieme con l’esposizione delle vigne e all’impronta personale del produttore, creano un’espressione extra ordinaria ai vini di Tenute Perdarubia, che sono carichi di personalità, autenticità e complessità, intuibili fin dal primo sorso.
Naniha Cannonau di Sardegna DOC 2018
Fermentazione e maturazione delle uve in acciaio. Rosso rubino trasparente e luminoso. L’olfatto ricorda i mirtilli, la mora, la prugna fresca e l’arancia rossa che si alternano al pepe nero e alla felce, mentre al sorso i tannini si presentano in via di integrazione e la freschezza predomina sull’incalzante sorso. Chiude lungo e persistente.
Naniha Cannonau di Sardegna DOC 2021
Fermentazione e maturazione delle uve in acciaio. Rosso rubino trasparente e luminoso. Naso di violetta, di humus, di balsamico e di iodio, mentre all’assaggio emerge equilibrio tra la struttura del vino e la viva freschezza. Salino e particolarmente persistente.
Perda Rubia Cannonau di Sardegna DOC Riserva 2019
È impiegato solo il mosto fiore e la fermentazione avviene a contatto con le vinacce per un breve periodo di tempo. L’affinamento è n grandi botti di rovere. Dal colore rosso rubino trasparente e brillante. Profumi di marasca, di bacche rosse, cannella, coriandolo e anice stellato. Al sorso padroneggia la freschezza che rende il vino verticale e snello. I tannini eleganti sono appena percepiti. Gran bella versione.
Perda Rubia Cannonau di Sardegna DOC Riserva 2018
È impiegato solo il mosto fiore e la fermentazione avviene a contatto con le vinacce per un breve periodo di tempo. L’affinamento è in grandi botti di rovere. Dal colore rosso rubino con accenno granato, trasparente e brillante. Ampio spettro aromatico che gioca su toni scuri, come la castagna, il mallo di noce, la resina, la liquirizia e il balsamico. Il sapore intenso fa emergere le nuance salmastre e iodate. Caldo, morbido, austero e persistente.
Lanùra Vermentino di Sardegna DOC
Affina in acciaio. Giallo paglierino verdolino. Naso di biancospino, mela verde, cedro e camomilla. Al gusto si presenta fresco, salino e con la tipica nota di macchia mediterranea, in particolare aghi di pino e salvia.
Perdarubia è presente nel catalogo dei vini della Pellegrini S.p.A.
Tenute Perda Rubia
Strada Provinciale 56 – km 7,1 – 08040 Talana ( NU)
Dai un'occhiata anche a:
- Sei Pinot Nero italiani da non perdere dall’evento di Vinodabere
- Gerard Bertrand e l’arte di vivere i vini del Sud della Francia
- Vini Cantina Tramin
- Vini Cantine Di Marzo – Nuove annate
- La Sardegna di Vinodabere: i migliori Vermentino di Gallura dell’evento sul vino sardo a Roma
- Barolo Roncaglie Stefano Corino Docg 2020 Azienda Renato Corino
- Chianti Classico Collection #CCC2024
- Dominga Cotarella: Terranostra strumento decisivo per l’agricoltura