di Raffaella Corsi
Il Pinot Nero è una vera scommessa; difficile in vigna, complesso in cantina. Un vino che va affrontato di petto, a muso duro. Coraggio, buona sorte, incoscienza, quella che accende gli occhi di passione e fa affrontare ogni avventura con determinazione ed entusiasmo. Giulio Larcher, giovanissimo proprietario della Tenuta Maso Corno in Trentino, è un giovane imprenditore serio e ponderato, che non ha paura di gettarsi nella mischia perchè sa di avere tutte le potenzialità per differenziarsi ed emergere; otto anni fa si innamora di un Maso, sulle pendici dei Monti Lessini di fronte alle Piccole Dolomiti. Un luogo non certo facile da raggiungere, su uno sperone di roccia; ma neanche questo lo ferma, e dall’ incantato e incantevole Maso inizia la sua avventura nel mondo del vino, o meglio, del Pinot Nero….e non è proprio la stessa cosa !
“Appena l’ho visto mi ha conquistato – racconta Giulio guardandosi intorno con aria soddisfatta – il Maso è profondamente bello, il luogo affascinante, la posizione unica”. Insieme alla famiglia e ad un team di agronomi ed enologi Giulio decide di scendere in campo. La sua è una storia recente; nel 2006 acquista l’azienda, inizialmente solo viticola, su un terreno dove l’Istituto Agrario di San Michele all’Adige sperimenta già da anni impianti di Pinot Nero. “E’ un vino che mi affascina da sempre; il fatto che i ricercatori avessero deciso di impiantarlo proprio qui mi ha convinto a proseguire sulla stessa strada. Dopo le prime prove siamo passati da azienda viticola a vinicola: il recupero di vecchi cloni francesi, gli impianti mantenuti a ritocchino, i bassi riporti vegetali hanno fatto il resto. Noi lavoriamo con rese modeste, un kg di frutto per pianta su una superficie totale di 5 ettari. Un terreno speciale, che dall’alto dei suoi 500 metri domina tutta la valle dell’Adige.”
Studi in economia, mentalità cosmopolita, Giulio è consapevole che davanti c’è ancora molta strada da percorrere; la serenità e il sorriso sono quelli di chi sa di poter contare su un prodotto eccellente. “ Siamo partiti con il piede giusto; il Pinot nero è un vitigno complesso da lavorare e da interpretare, e non dà certezze. Necessita di lunghe lavorazioni, per cui non è possibile verificare nell’immediato il lavoro fatto; abbiamo dovuto fare una serie di prove prima di capire se c’erano le giuste potenzialità. Ci sono volute, e ci vogliono ancora, buona sorte e spregiudicatezza.” Giulio ha le idee chiare, e ha bruciato tutte le tappe; nel 2007 la prima vinificazione, nel 2013 l’uscita sul mercato con il debutto al Prowein e al Vinitaly. I riscontri sono stati ottimi; oggi i vini della Tenuta Maso Corno sono distribuiti in Trentino e a Milano, Paesi Bassi, Russia e Giappone. Il primo obiettivo di Giulio è la conferma del livello del suo prodotto, il riconoscimento della qualità; poi, naturalmente, l’ampliamento della distribuzione nei mercati, italiano ed estero.
Giulio ha affinato la sua passione per la viticultura diventando sommelier e diplomandosi all’Aspi: “E’ importante sapere di cosa si parla, solo in questo modo si riesce ad essere credibili. E’ fondamentale capire e conoscere a fondo la materia per poter “giocare” sulle diverse sfaccettature del prodotto. Soprattutto in un terreno come questo, che più che collinare definirei montano; il microclima è particolare, le esposizioni sono varie. Occorre saper aspettare la maturazione fenolica perfetta: il rischio è che in 3-4 giorni possa saltare tutto il lavoro fatto in vigna nel corso dei mesi. Quello a cui aspiriamo è ottenere un prodotto molto “personale”, che sia prima di tutto espressione identitaria del territorio. Il nostro Pinot Nero è assolutamente diverso da quello della Borgogna o dell’Oltrepò pavese; prima esplodono i sentori primari, con un frutto rosso fresco e vivo, poi i terziari, con note speziate in parte dovute al legno utilizzato per le botti, con grana sottile e tostatura leggera. Il prodotto non deve essere conciato bensì “custodito”, solo così riuscirà ad esprimersi al meglio: il risultato è un vino fine ed elegante, dove la nota tannica è ben modulata dalla freschezza e dalla morbidezza”.
ìIl Maso incanta, ma anche Giulio non scherza; adoro ascoltare i produttori mentre raccontano il loro vino, è quasi come se parlassero di un figlio. Spesso gli occhi trasmettono più delle parole, e gli occhi di Giulio brillano mentre versa nel calice il suo nettare prezioso. Il colore è bellissimo, un rosso rubino che invita piacevolmente all’assaggio, ma è quando lo degusto che mi sorprende; un’ esplosione di sapori, e il legno accompagna con delicatezza questa armonia, senza minimamente sovrastare o essere invasivo: “Usiamo barrique e tonneau di rovere francese per 12-14 mesi, poi il vino resta in bottiglia per altri 24 mesi prima di essere messo sul mercato. L’attesa è lunga ma il Pinot Nero da affinamento merita questi tempi. Siamo un’azienda giovane, e io sono quello con meno esperienza di tutti ma ho una grande passione e ci credo, tanto, fino in fondo”. E si vede! Il claim dell’azienda è ‘viti vissute, vino da vivere’…. Giulio non è vissuto, ma ha tutto un mondo da vivere; il mondo del Pinot Nero che oggi, grazie a questo giovane e determinato ragazzo, ha un fiore all’occhiello in più…
Potrete incontrare Giulio Larcher e assaggiare il suo strepitoso Pinot Nero trentino di altura il 25 e 26 aprile a Villa La Ferdinanda, Artimino, in occasione di Salotti del Gusto, la rassegna enogastronomica che ha il volto di Giulio e di tutti i produttori italiani che con passione, determinazione e professionalità rappresentano il Made in Italy nel mondo.
Tenuta Maso Corno
Loc. Valbona
38061 Ala (TN)
+39.328.7442006
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