Tenuta Lagala, Venosa, due cuori e un vigneto

Angelica Tufariello e il suo vino - Tenuta Lagala

di Tonia Credendino

Dietro un grande uomo, c’è sempre una grande donna, qualcuno la pensa così…

Io credo invece che i grandi uomini siano quelli che hanno compreso il valore delle donne ed è per questo non sono dietro ma accanto a condividere un destino, una strada, per cercare insieme il senso alla vita.

Oggi vi racconto una bellissima storia, fondata sull’amore, forza creatrice da cui si può generare, non solo una vita, ma anche un sogno, un progetto.

Siamo in Basilicata, alla ricerca di un’autentica esperienza italiana, lontano dai tipici itinerari turistici, una gemma nascosta, spesso trascurata in favore di destinazioni più popolari ma per chi come me è disposto ad avventurarsi fuori dai sentieri battuti, questa regione offre un’esperienza davvero unica e indimenticabile.

Un luogo che parla di ritorni e di scommesse vinte, luogo di riscatto e di talenti, Venosa circondata dalla bellezza dell’Appennino Lucano, è un piccolo borgo dalla storia millenaria, celebre per aver dato i natali al poeta latino Orazio.

In questo paesino, sono tornata per il terzo anno consecutivo perché con l’arrivo della bella stagione sento il bisogno di riabbracciare i miei amici Arnaldo e Angelica nella loro Tenuta e scelgo, così, ogni volta di immergermi in uno dei paesaggi più caratteristici della Basilicata, in una vera ed autentica tenuta vinicola, dove riesco a rilassarmi ma soprattutto sono certa di assaporare deliziosi vini e gustose bontà.

L’intuito di Arnaldo lo portò già negli anni settanta a credere nelle potenzialità della terra di Venosa, capace di generare vini fortemente identificativi, infatti, cura e rispetto per le viti di Aglianico del Vulture, restituiscono nelle bottiglie profumi autentici.

I vini di Tenuta Lagala sono dotati di una carica espressiva e un fascino che riesce a conquistare diversi palati, frutto di un legame di passione, complicità e determinazione che lega Arnaldo e Angelica, simbolo assoluto che dall’amore di due persone possono nascere grandi idee.

Il segreto del loro successo risiede soprattutto nell’intesa privata e professionale che traspare dal loro rapporto, qui il territorio incontaminato a pochi passi dalle città, possiede qualcosa di unico da raccontare.

Il loro Agriturismo nasce nel 2001, Arnaldo con grande forza e passione decide di continuare la gestione dell’azienda agricola di famiglia elaborando uno stile dinamico e intraprendente nella conduzione dell’azienda, nel 2006 incontra Angelica, che per seguire il sogno del marito lascia la sua città e il suo lavoro e diventa un’imprenditrice agricola.

Oggi l’azienda, occupa una superficie di sette ettari monovitigno, hanno deciso di trasformare l’antica azienda agricola in una modernissima Tenuta per la lavorazione e la produzione del vino puntando sulla qualità e la specificità del prodotto. L’attenta cura del vigneto, la favorevole esposizione al sole, la cura sapiente e l’accurata selezione delle uve, unite alla raccolta manuale e alla totale e costante dedizione di Arnaldo permettono di ottenere vini pregiati e genuini.

Quest’anno Angelica, mi presenta, la loro ultima creatura, un vino inedito che nasce per arricchire la loro cantina, un vino fresco, autentico, allegro, prodotto con metodo ancestrale che preserva tutte le caratteristiche naturali del vino, completamente naturale senza solfiti né zuccheri aggiunti, “un vino che spiazza perché capriccioso e frizzante come me”, mi confida, sorridendo. Con una spuma soffice e lieve, si presenta con un bouquet che ricorda il lampone, sfumature di agrumi e tipici sentori di crosta di pane, al palato ha un attacco esuberante e vivace, un vino molto versatile, ideale come aperitivo.

La Cantina situata sotto il loro Ristorante Wine bar, con il suo naturale equilibrio di temperatura, umidità costante e ventilazione garantisce condizioni ottimali per l’affinamento dei loro vini che riposano all’interno delle botti e di barrique di rovere francese, una bellissima poltrona a forma di botte, vi attende per una sosta meditativa e rilassante.

Nella suggestiva Bottaia Lagala, custodiscono i segreti dell’Aglianico del Vulture, che incarna l’anima vulcanica della Basilicata, tra le botti e le barrique di rovere pregiato, il tempo scorre lentamente, plasmando l’eleganza di vini come Massaròn Riserva, Aquila del Vulture e Nero degli Orsi, pluripremiati.

Massaròn DOC, 100% Aglianico del Vulture, presente nella guida vini italiana Gambero Rosso 2024, fa fermentazione per 2 anni e viene passato per un periodo di 24 mesi in botti di rovere francese, dal colore rubino intenso, con sfumature tendenti all’arancio con il protrarsi della fase di invecchiamento.

Aquila del Vulture DOC, viene passato per un periodo di 10-12 mesi in barriques e successivamente viene lasciato maturare in serbatoi di acciaio sino alla fase di pre -imbottigliamento, distintivi sono i sentori di frutta matura, mandorla amara, frutti di bosco, cioccolato e vaniglia.

Nero degli orsini, viene passato per un periodo di 8 -10 mesi in barriques e tonneaux nuovi di legno rovere francese, elegante e fresco al palato, ben strutturato e dal tannino morbido e rotondo.

Ogni sorso è un viaggio sensoriale attraverso le sfumature del territorio, un racconto di passione e dedizione.

Il ristorante-Wine bar Tenuta Lagala e la splendida terrazza, con una vista mozzafiato sui vigneti, ideale per aperitivi romantici al tramonto e per cene deliziose al chiaro di luna offre una cucina tipica lucana rivisitata con un’attenzione particolare alla stagionalità, utilizzando prodotti di produzione propria, quali pasta e farina di grano duro senatore cappelli, olio extravergine di oliva, insieme ad altri a chilometro zero.

Al nostro arrivo in Tenuta dopo il benvenuto con Maddalena Rosé, un infuso di melograno maturo, note speziate di pepe rosa e noce moscata, con stimolante equilibrio ed una lunga persistenza aromatica, abbiamo trascorso un pomeriggio fino al tramonto in piscina, dedicata esclusivamente agli ospiti delle camere, un vero angolo di paradiso, circondata dagli ulivi, un immersione di tranquillità e relax, lontano dal caos cittadino, a contatto con la natura tra le colline alle pendici del monte Vulture.

Dopo una passeggiata serale in centro, a Venosa, a pochi metri dalla struttura, alla scoperta della Cattedrale di Sant’Andrea, nei pressi di piazza municipio, la Chiesa incompiuta e il Castello Aragonese, simbolo di Venosa e uno dei suoi tesori architettonici più importanti, siamo rientrati in Tenuta, nella nostra camera ciliegio.

Dalla ristrutturazione degli antichi locali agricoli e dei silos per la conservazione dei cereali sono state ricavate sette camere accoglienti negli arredi e nelle rifiniture, dotate di ogni comfort per rendere gradevole la permanenza dei loro ospiti, io prenoto sempre una tripla e porto con me anche la mia cagnolina Bianca.

L’indomani non ho fatto attendere troppo la colazione, che rappresenta uno tra i motivi della mia riconferma anno dopo anno, la loro proposta di succo d’uva d’aglianico, le torte fatte in casa da Angelica, yogurt co frutta fresca e i cornetti ai cereali a lenta lievitazione con lievito madre, sono una coccola e un’autentica iniezione di felicità.

Dopo la visita in cantina, una passeggiata tra i vigneti e un ultimo tuffo in piscina, prima dei saluti mi concedo un pranzo lucano esclusivo, con un manzo stufato con mandorle tostate e riduzione all’aglianico del vulture, parmigiana di zucca, pettole con pomodorino, fiori di zucchina pastellati, polpette di pane al sugo di pomodoro fresco, un antipasto genuino, bilanciato e stimolante.

A seguire una tipica orecchietta con ragù bianco di vitellino e golosissimi cavatelli con baccalà, datterino giallo e cruschi e per concludere una tenerissima guancia di suino su schiacciata di patate alla cenere, piatti prelibati e succulenti che hanno convinto anche lo chef Luca Terni in visita a Tenuta Lagala, per “Scarpetta d’Italia” su Food Network.
Il servizio di ristorazione è attivo tutto l’anno con menù alla carta o menù degustazione, anche per banchetti ed eventi.

Non potevo perdere la degustazione del loro olio extra vergine d’oliva, Essenza, premiato con due foglie rosse dalla guida Oli d’Italia del Gambero Rosso 2024 e con quattro gocce Bibenda 2024. Evo Essenza non è solo un olio d’oliva, è l’essenza stessa della passione che da generazioni anima la loro famiglia.

“In ogni goccia racchiude il frutto pregiato della nostra terra, coltivato con amore e dedizione, proprio come il vino, altro vanto della nostra tradizione” così si raccontano Arnaldo e Angelica durante la degustazione del loro figlio prodigio, “Il nostro olio extravergine di oliva è prodotto esclusivamente da pregiate olive autoctone Ogliarola e Coratina, meticolosamente selezionate e lavorate con metodo a freddo.”

La natura versatile di Essenza lo rende un perfetto accompagnamento a piatti crudi e cotti, tuttavia, per assaporarne appieno la gamma completa di aromi e sensazioni, consigliano di gustarlo su pane fresco, proprio come ho fatto io.

Ci salutiamo a malincuore, ci abbracciamo forte, custodirò gelosamente i dettagli della loro storia e i sogni del loro cuore, è solo un “a presto”, al prossimo anno, intanto, brindiamo con il loro elisir dell’amore all’aglianico, un liquore amabile, fresco e vibrante che consiglio assolutamente di non perdere.

 

Tenuta Lagala

Strada provinciale 18 – Ofantina 85029 Venosa

Tel +39 0972 32735 – Cell +39 392 111 3372

E-mail: info@lagala.it

E-mail: prenotazioni@lagala.it

 

Dal martedì alla domenica

Pranzo su prenotazione 13:00-14:00

Cena 19:30-22:30 preferibilmente su prenotazione

Aperitivi dalle 19:00 alle 23:00

 

Scheda del 28 novembre 2021

di Francesca Faratro

Fra vigneti di Aglianico, spazi verdi ed una natura incontaminata che pare voglia mostrarsi con estrema bellezza, la terra potentina, bucolica e solitaria, custodisce posticini perfetti per cullare spirito e palato.

Nascosto nei tornanti che conducono a Venosa, la città di Orazio, Tenuta Lagala è la struttura di Angelica ed Arnaldo, un posto dove accoglienza è la parola più ripetuta e dove l’esperienza è completa e multisensoriale. Dal ristorante alla cantina, dalle camere all’area destinata alla vendita dei prodotti, qui ogni cosa trova posto per concedere al visitatore un momento lontano dallo stress di ogni giorno, cullato dal cibo buono, dal vino di qualità e dai sorrisi.

Il ristorante, dove assaggiare ricette realizzate con ingredienti locali, dispone di sala interna, moderna e raffinata pur mantenendo lo stile del luogo mentre, se si è più fortunati, si può mangiare all’esterno, accomodati al tavolo che affaccia direttamente sui vigneti di proprietà per un momento che difficilmente si potrà dimenticare.

Le portate vengono anticipate dal benvenuto della casa: una focaccia realizzata a mano da Angelica con farina Senatore Cappelli e una bassissima quantità di lievito per una lunga lievitazione di 48 ore. E’ soffice e saporita e ben preannuncia quel che poi sarà il pasto che seguirà.

Per rispettare stagionalità e disponibilità, la proposta in carta mira al menu fisso per lasciar assaggiare le varie pietanze ma si potrà tranquillamente scegliere una o più portate di questo.

Si parte con l’antipasto, oserei dire “rinforzato”. Quello freddo è con mozzarella, salumi ed un ciuffo di ricotta con marmellata di arance amare mentre l’orto ruba lo spazio con la proposta calda con un fungo grigliato, la parmigiana di verdure e un golosissimo uovo ripieno. In accompagnamento ci sono poi le frittelle di pasta con i pomodorini e le olive locali, servire tiepide nel tegamino.

Il primo è di tradizione, con le orecchiette al sugo di salsiccia e ricotta dura mentre il secondo del giorno è una simpatica millefoglie di capocollo di maiale, tagliato fino e farcito con patate e provola e poi guarnito con delle verdurine croccanti.

Imperdibili i vini, quelli prodotti direttamente in cantina e degustabili in tavola in qualunque modo si voglia. Si può ordinare la bottiglia o scegliere, al calice, le diverse etichette prodotte, tutte servite alla mescita e ben descritte, in carta.

Dopo averli assaggiati, non si potrà non comprarli.

Partendo dal base, “Maddalena”, sia bianco prodotto con Malvasia che rosè con uve Aglianico. C’è poi “Aquila del Vulture” che è un D.O.C. Basilicata con affinamento di 10/12 mesi in barriques.

Il “Nero degli Orsini” è Aglianico del Vulture in purezza, passato per circa 10 mesi in barriques e tonneaux nuovi di legno di rovere francese, ideale per le pietanze locali, dal tannino gentile, la frutta matura e, a tratti, anche accenni d tostatura.

“Massaròn” è il rosso di punta, una riserva prodotta con uve Aglianico del Vulture e che viene lasciato in botti di rovere francese per 24 mesi e vanta una gradazione alcolica di 15 gradi. La sua capacità di conservarsi nel tempo lo rende un vino piacevole, adatto a grandi preparazioni di carne e lunghe cotture.

“Greco” è il bianco, con sentori di pesca e gelsomino, fresco ed agrumato.


Contrada La Maddalena – 85029 Venosa PZ
Tel.  0972 32735

www.lagala.it

info@lagala.it

Tenuta Lagala
Strada Provinciale, 18 Ofantina –
85029 Venosa (PZ)
Tel. 097232735 –
Cell. 3921113372

info@lagala.it

www.lagala.it

 


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