CASA D’AMBRA
Uva: biancolella
Fascia di prezzo: fuori commercio
Fermentazione e maturazione: acciaio
Vista 5/5. Naso 25/30. Palato 26/30. Non Omologazione 32/35
Una delle cose belle della vita sono i fatti che smentiscono le categorie teoriche, grazie alle quali però ordiniamo l’esistente. Quando Gianni Piezzo decide di servirmi un Tenuta Frassitelli 1997 per accompagnare un piatto di Gennaro è il cuore che esulta ma in automatico il palato presagisce un vino stanco.
A differenza di Fiano, Greco e Faanghina, non ci sono molte tracce di resistenza del Biancolella, un vino gentile, dal profumo di ginestra, con una acidità in equilibrio sin dalle prime bevute.
Invece la sorpresa è grande: un naso ampio, di macchia baciata dal sole e di pesca evoluta, anche una piacevole nota di menta. In bocca l’attacco è sapido, la freschezza ancora ben integra, persino a tratti scissa, anche senon esuberate e sfacciata come nei vini irpini. Nel palato ritorna la piacevole sensazione di frutta matura.
Il cuore esulta perché siamo molto affezionati a questo bianco: qui, nell’ormai lontano 1994 feci il mio primo servizio sul vino, una intera pagina sul Mattino dopo aver trascorso la giornata con Andrea e Corrado, conosciuto la cremagliera per la vendemmia, il monte Epomeo.
E Tenuta Frassitelli è stato il primo cru campano, un’uva più vigorosa perché più alta, sempre dai toni molto concentrati nel bicchiere senza rinunciare alla sua spudorata eleganza. Ancora oggi è una delle più belle vigne della Campania.
Fu a Ischia che mi innamorai del racconto del vino, mentre Corrado mi spiegava l’incontro tra etruschi e greci, le differenze tra collina e collina, la possibilità di entrare in un territorio oltre la facciata come solo la militanza politica negli anni ’70 di aveva consentito di fare.
Ed è quello che ancora oggi veramente mi appassiona, con tutto il rispetto per il tecnicismo ma anche con il disprezzo che si deve a chi trasforma una bevuta in una seduta di autopsia in stile Csi. I sentori al naso e in bocca non hanno un valore assoluto, valgono se ti riportano a qualcosa che hai conservato nella tua mente o che, invece, hai visto e ascoltato durante la visita in vigna.
Frassitelli mi ha riportato a quegli anni, sicuramente non migliori di questi per il vino campano, duri ma esaltanti.
Che se ne possa ancora bere e parlare mi ha fatto molto piacere, una serenità venata di nostalgia, ma neanche troppa perché il futuro è sempre più interessante di ciò che abbiamo già vissuto.
Sede a Forio d’Ischia, Via Mario D’Ambra, 16 Frazione Panza. Tel. 081. 907210, Fax 081.908190. info@dambravini.com, www.dambravini.com. Enologo: Andrea D’Ambra. Ettari: 5 di proprietà e 12 in fitto. Bottiglie prodotte: 500.000. Vitigni: biancolella, forastera, San Lunardo, uva Rilla, coglionara, piedirosso, guarnaccia, cannamelu.
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