di Marina Alaimo
Il pomodoro San Marzano dop è noto per la sua bontà e la sua capacità di mantenere integro il sapore una volta pelato e messo in scatola, pronto per essere utilizzato nei sughi più svariati. La sua forma allungata ed il colore rosso vivace ne fanno un simbolo del made in Italy nel mondo. Il pomodoro in genere è uno degli elementi maggiormente caratterizzanti della cucina italiana, eppure il suo utilizzo come ortaggio commestibile è piuttosto recente.
Come è ben noto, venne introdotto in Europa dagli spagnoli dopo la scoperta dell’America, ma per lungo tempo fu impiegato esclusivamente come pianta ornamentale, per giunta ritenuto velenoso per l’alto contenuto di solanina. Tra il ‘500 e ‘600 venivano attribuiti ad esso poteri afrodisiaci ed eccitanti, era ampiamente diffuso in Europa il suo impiego da parte di maghi ed alchimisti per la preparazione di pozioni e filtri d’amore.
L’associazione del pomodoro alla sessualità ed all’amore è confermata dalle diverse denominazioni ad esso attribuite, in inglese era detto love apple, in francese pomme d’amour, in tedesco libesapfel, in italiano pomo (o mela) d’oro. In Francia era usanza frequente che gli uomini donassero pomodori alle donne come atto d’amore, oggi sicuramente i poveretti se li ritroverebbero spiaccicati in testa. Soltanto nel XVII secolo diventa ortaggio commestibile ed alla fine del settecento si cominciò a coltivarlo intensamente per scopo alimentare in Francia ed in Italia meridionale.
Mentre i francesi lo consumavano solo a corte, a Napoli, vista la grande necessità di soluzioni per risolvere la fame, si diffuse rapidamente anche tra la popolazione. Si legge del pomodoro come condimento per la pasta solo nel 1839 , nella seconda edizione della Cucina Teorico Pratica di Don Ippolito Cavalvanti, duca di Buonvicino. Il pomodoro San Marzano dop era ampiamente coltivato e copriva gran parte del mercato italiano ed estero, ma il continuo abbandono delle campagne da parte della manodopera specializzata ne ha ridotto enormemente la produzione.
Nel giugno del 1999 nasce il consorzio San Marzano con lo scopo di valorizzare e tutelare il pomodoro dell’Agro Nocerino Sarnese, per altro primo pomodoro dop in Europa. L’area geografica della dop comprende 41 comuni appartenenti alle provincie di Salerno, Napoli ed Avellino. Il consorzio per garantire l’autenticità e l’eccellenza del prodotto, dedica massima attenzione a tutte le procedure di controllo, partendo dai semi, alle piantine, al sistema di coltivazione e trasformazione, per finire alle analisi di laboratorio e vigila affinché siano introdotti sul mercato solo barattoli di pomodoro San Marzano numerati e certificati dall’IS.ME.CERT.
La denominazione dop Pomodoro San Marzano dell’Agro Nocerino Sarnese è riservata al pomodoro pelato ottenuto da piante della varietà S. Marzano 2 e Kiros ( ex selezione Cirio 3 ). Deve essere prodotto e trasformato da aziende appartenenti al territorio descritto nel disciplinare di produzione. Si trapiantano le piantine dal 15 al 10 maggio e la raccolta avviene dal 30 luglio al 30 settembre, rigorosamente a mano ed a completa maturazione. La produzione non va oltre i 40.000 quintali all’anno, quindi attenzione quando si compra un barattolo di pomodori San Marzano che ci sia il marchio del consorzio indicato sulla confezione.
Dietro il rilancio e la tutela di questo prodotto c’è il grande impegno di Edoardo Ruggiero, presidente del consorzio. La Danicoop è una cooperativa agricola con sede a Sarno composta da circa 100 soci che giornalmente si recano in sede per consegnare i prodotti appena raccolti nei propri orti, è infatti dotata di un market del fresco aperto al pubblico.
Ma il suo impegno principale sta nella trasformazione e la commercializzazione dei pomodori San Marzano in scatola ed essiccati con grande attenzione alla garanzia dell’intera filiera di produzione che viene indicata dettagliatamente sui barattoli: agricoltori, tecnici, controlli sulla materia prima. Questo pomodoro è noto per le proprietà salutistiche, è quello a maggior contenuto di licopene, un potente antiossidante. Questa sua proprietà ha maggiore valenza se consumato insieme ad una fonte di grassi. Quindi l’aggiunta di olio al pomodoro riscaldato determina un aumento delle concentrazioni sieriche di licopene.
www.consorziosanmarzano.it
Danicoop Soc. Coop. Agricola via Ingenito 32 bis, Sarno (SA). Tel. 081 944898
www.danicoop.com
Dai un'occhiata anche a:
- Carciofi che passione: 33 ricette per tutti i gusti: assoluti, tradizionali,d’autore, con pasta, carne, pesce o vegan
- Il vero ragù napoletano secondo la tradizione di Raffaele Bracale
- La mela limoncella di Sant’Agata sui Due Golfi in Penisola Sorrentina
- Milza imbottita, il piatto di San Matteo a Salerno e di Santa Rosalia a Palermo
- La Ciceria di San Felice: i ceci di Cicerale al massimo livello biologico
- Pasta fresca artigianale fatta a mano, tutta la biodiversità del Mezzogiorno
- La Paposcia del Gargano: gli indirizzi di chi la fa davvero buona
- Il cotechino irpino e la pezzente