di Maurizio Valeriani
Si chiude con Slow Wine a Venezia, questa seconda metà di Ottobre, caratterizzata dalle presentazioni delle principali guide dei vini italiani. Grande affluenza, sia di pubblico, che di produttori, ha caratterizzato la giornata del 26 Ottobre scorso, svoltasi all’interno della prima edizione di Gusto, biennale dei sapori e dei territori,organizzata dall’Associazione Venezia Cultura Natura al Venezia Terminal Passeggeri. Alla fase di premiazione dei produttori, è seguita la degustazione di oltre 600 etichette tra quelle premiate dalla Guida. E quindi Vini Slow, vini che oltre ad una qualità organolettica eccellente, siano rappresentativi del territorio e con un buon rapporto qualità/prezzo, i Grandi Vini, le migliori etichette di ogni regione, e i Vini Quotidiani, di alto valore qualitativo
che non superano i 10 Euro in enoteca.
Ci siamo sacrificati, si fa per dire, nella laboriosa opera di assaggio, e questa è la Top Ten delle nostre preferenze:
- Barolo Vigna Lazzairasco 2009 – Guido Porro : un barolo goloso, con sentori di frutti di bosco e succo d’arancia, di ottima bevibilità e grande materia. Tannino di grandissima qualità. Un Serralunga che comunica da subito, senza tuttavia rinunciare al carattere e alla forza. 96/100 (Vino Slow)
- Bolgheri Sassicaia 2010 – Tenuta S.Guido: un Sassicaia di altissimo livello il 2010, che stavolta potrebbe veramente confrontarsi con i cinque più importanti Chateau francesi. Fresco , profondo, con una bellissima bevibilità, ma anche si struttura e lunghezza. Unisce muscoli e silhouette. 95/100 (Grande Vino)
- Brunello di Montalcino Riserva 2007 – Poggio di Sotto: è un Brunello che mette d’accordo tutti. Modernisti, tradizionalisti. Perno centrale della degustazione è l’eleganza e la “succosità”. 95/100 (Grande Vino)
- Barolo 2009 – Bartolo Mascarello: dinamico, avvolgente, ma nello stesso tempo fresco, teso e vibrante. Sentori minerali e floreali accompagnano note di macchia mediterranea e di frutti rossi. Tannino di elevatissima qualità. 94/100 (Grande Vino)
- Cannonau di Sardegna Ballu Tundu 2010 – Giuseppe Sedilesu: realizzato da vigne che vanno dai 60 ai 100 (e più) anni d’età. Succoso, fresco, speziato, ricco, pieno unisce sensazioni minerali a sentori di buccia di pesca e agrumi. Ritmico, agile dinamico, ma anche potente, avvolgente e molto persistente. 93/100 (Vino Slow)
- Riesling Windbichel 2011 – Castel Juval Unterortl Aurich: ancora un capolavoro di Martin Aurich, gestore della tenuta di Reinhold Messner, questo Riesling, allevato in una vigna scoscesa ed a picco sulle rocce della Val Venosta. Al centro dell’assaggio mineralità, speziatura e slancio gustativo. Acido, sapido e persistente, lascia ricordi di fiori bianchi. 92/100 (Vino Slow)
- Nobile di Montepulciano Riserva 2009 – Poderi Sanguineto I e II : finalmente un riscatto per il nobile di Montepulciano, una denominazione che ha bisogno di uno sprint, per riaffermarsi, come merita nel panorama enoico nazionale. Spezia, camino spento e frutti neri sono i marcatori olfattivi, dinamicità freschezza, profondità ed eleganza fanno tutto il resto. 91/100 (Vino Slow)
- La Signora 2010 – Morella : elegante e suadente primitivo, che gioca le sue carte sulla freschezza e bevibilità, e che mette in equilibrio potenza e finezza. 91/100 (Vino Slow)
- Soave Classico La Rocca 2011 – Pieropan: molto tipico, con sentori di mandorla e mineralità, note di gesso e fiori bianchi, agrumi e spezie. Finale di macchia mediterranea. 90/100 (Grande Vino)
- 10. Fiano di Avellino 2012 – Pietracupa: che dire? È il fiano che ti aspetti, con sentori di camino spento, nocciola e pietra focaia. Ampio e persistente, non lo dimentichi facilmente. 90/100 (Grande Vino)
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