ANTONIO CAGGIANO
Uva: aglianico di Taurasi
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Uno dei misteri enologici è nel fatto che a volte i vini da cui non ci si aspetta niente di particolare riescono alla grande. Questo accade forse perché manca l’ansia di prestazione di cui pure gli enologi spesso soffrono. Il Taurì di Caggiano è sempre stato un piccolo grande rosso, riflette il carattere allegro e birichino di Antonio amante della vita, ma negli anni, grazie alla maturità delle vigne e alla sapienza in cantina, è decisamente migliorato sino a raggiungere strabilianti risultati. In questo caso il bicchiere è un rosso rubino vivace con unghia violacea, una trama di colore fitta, intensa, quasi impenetrabile mentre al naso è una esplosione di frutta mediterranea rossa fresca, fragole, lamponi, persino pesche, prugne mature ma non cotte. In bocca l’ingresso è morbido, ma il vitigno si afferma con una nota di freschezza che in breve diventa determinante, un marcatore, con un finale lungo, pulito, asciutto. Possiamo parlare di capolavoro, quei vini che finalmente riusciamo a vedere nell’orizzonte campano dove è importante avere una buona batteria di rossi quotidiani, capaci cioé di suscitare emozioni senza necessariamente svuotare le tasche. Molto bene sulle paste con il pomodoro, le carni non particolarmente speziate.
Sede: Taurasi, contrada Sala. Tel. e Fax 0827 74043 . info@cantinecaggiano.it – www.cantinecaggiano.it. Enologo: Marco Moccia. Ettari: 20 di proprietà. Bottiglie prodotte: 120.000. Vitigni: aglianico, fiano di Avellino, greco di Tufo.
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