ECCO IL GIUDIZIO DI PRODUTTORI
E STAMPA SPECIALIZZATA
SULL’ANNATA 2008 DEL TAURASI DOCG,
QUOTATA A 18/20 (VENDEMMIA OTTIMA-ECCELLENTE)
e dal panel di giornalisti ed assaggiatori. E a dieci anni di distanza la retrospettiva sulla difficile annata 2002 aggiorna il rating a 11/20
E’ come sempre una prima interlocutoria ma significativa quotazione numerica quella che si accompagna alla chiusura di Taurasi Vendemmia 2008, evento di presentazione della nuova annata del più importante rosso irpino a stampa specializzata ed operatori, svoltosi nel week end scorso (dal 20 al 22 gennaio 2012) presso il Castello della Leonessa di Montemiletto (Avellino).
Curata dall’agenzia di comunicazione integrata Miriade & Partners S.r.l., la rassegna è stata sviluppata nuovamente in forma privata ed autonoma, col contributo delle trentasei aziende partecipanti, degli sponsor Grano Armando – De Matteis Pastai di Campania – 100% grano italiano, Olio Basso e ISCO Adr, e degli sponsor tecnici Associazione Italiana Sommelier Campania – Delegazione di Avellino, Sistemi – Informatica & Consulenza, The Wine Bus e Sole Azzurro Service.
Eredità consolidata dell’ex Anteprima Taurasi, fin dalla prima edizione Taurasi Vendemmia si è proposta come spazio privilegiato per abbozzare una prima “valutazione” sulla nuova annata presentata. Le virgolette sono sempre state in primo piano per sottolineare lo spirito che ha sempre guidato questa sezione dell’Anteprima: fornire una prima chiave di lettura del millesimo protagonista, senza alcuna pretesa di imporre una sorta di “verità definitiva” calata dall’alto.
Dall’anno scorso si è deciso, di comune accordo con le aziende e i tecnici irpini, di adottare un sistema di attribuzione del rating in ventesimi, scaturito dalla somma di quattro distinte votazioni riferite ad altrettanti parametri, ritenuti particolarmente significativi per la comprensione del valore e soprattutto dei tratti distintivi di ciascuna vendemmia. Ogni parametro riceve una valutazione da uno a cinque punti, con alcuni possibili bonus relativi alle punte di eccellenza riconosciute dalla critica nazionale ed internazionale, la riconoscibilità delle sottozone, la risposta a condizioni produttive estreme.
I primi due parametri sono stati affidati alla Commissione Tecnica Territoriale, formata da un gruppo di viticoltori, produttori, enologi e agronomi operanti sul territorio irpino. A loro il compito di elaborare e raccontare quel che è accaduto durante l’annata nell’areale taurasino, predisponendo due relazioni che restano, per così dire, “agli atti” insieme alla documentazione messa a disposizione dalle aziende coinvolte.
La valutazione relativa all’andamento climatico dell’annata ha visto la Commissione orientarsi fin da subito su una lettura chiara e condivisa: stagione calda ma mai torrida, precipitazione nelle quantità e nei momenti giusti, rilevanti escursioni termiche, meteo favorevole nel periodo della raccolta. Un profilo climatico che ha visto maturare per tutti una quotazione di 5 punti su 5 (andamento climatico ideale per l’areale di produzione).
Giudizio unanime e convinto anche per ciò che concerne il secondo parametro, vale a dire la valutazione degli aspetti sanitari, agronomici e analitici. Tutti d’accordo sul fatto che la 2008 è stata una stagione pressoché perfetta per l’aglianico atto a divenire Taurasi, con maturazioni complete ma graduali, stato sanitario delle uve impeccabile, acidità pimpanti, gradazioni zuccherine sostenute senza eccessi. Anche in questo caso la Commissione ha attribuito un giudizio di 5 punti su 5 (condizioni eccellenti per la qualità dell’aglianico destinato a Taurasi).
I due parametri restanti sono stati affidati ancora una volta al panel formato dai giornalisti nazionali ed internazionali partecipanti a Taurasi Vendemmia: due rating da intendere nell’accezione più dinamica possibile, costantemente monitorati e verificati attraverso retrospettive e suscettibili di continue modifiche e aggiornamenti nel corso del tempo.
Il panel dei giornalisti accreditati ha in buona parte confermato le indicazioni proposte dalla Commissione Tecnica Territoriale, attribuendo valutazioni elevate ai due parametri di loro competenza.
Il giudizio relativo alla qualità media dei vini assaggiati ha visto l’attribuzione di quattro punti su cinque (qualità media ottima).
Stesso discorso per quanto riguarda la valutazione del potenziale evolutivo: anche in questo caso il panel di assaggio si è espresso in maggioranza per un rating di quattro punti su cinque (potenziale evolutivo ottimo).
Estremamente significative, inoltre, le indicazioni scaturite dagli assaggiatori nella proposta dei termini più facilmente associabili in questa fase all’annata testata: espressiva, armonica, dinamica, sono queste le parole più ricorrenti nel tentativo di disegnare i tratti distintivi della vendemmia 2008.
La manifestazione va dunque in archivio con un primo rating sui Taurasi 2008 di 18/20 (vendemmia tra ottimo ed eccellente), ma uno dei principali compiti dell’attuale sistema di valutazione sarà proprio quello di verificare ed eventualmente riscrivere periodicamente la sintesi numerica dell’annata attraverso continue retrospettive significative per gruppo di vini e parterre di assaggiatori.
E’ quanto accaduto anche in questa edizione con la revisione dei Taurasi 2002: nel pomeriggio di venerdì che ha inaugurato le attività, il panel dei giornalisti si è confrontato con nove campioni del millesimo, attribuendogli un nuovo giudizio a dieci anni di distanza dalla vendemmia. Rispetto alla precedente valutazione, l’annata 2002 scende di uno scalino: gli assaggiatori hanno attribuito tre punti su cinque per la qualità media dei vini assaggiati, mentre si sono espressi con due punti su cinque per quel che riguarda l’ulteriore potenziale di invecchiamento. Valori che si sommano ai due punti attribuiti dalla Commissione Territoriale all’andamento climatico e ad altri due punti legati agli aspetti sanitari, agronomici ed analitici. Aggiungendo i due bonus riconosciuti ad una delle vendemmie più difficili della storia vitenologica irpina ed italiana, per l’annata 2002 si arriva ad un rating complessivo aggiornato di 11/20 (vendemmia quasi sufficiente): piovosa, longilinea, varietale, pronta da bere, con discreto potenziale evolutivo ulteriore.
Le 36 aziende partecipanti alla rassegna “Taurasi Vendemmia 2008” sono state le seguenti: Amarano (Montemarano), Antico Castello (San Mango sul Calore), Boccella (Castelfranci), Cantina Giardino (Ariano Irpino), Colli di Castelfranci (Castelfranci), Colli di Lapio (Lapio), Contrada Vini (Candida), Contrade di Taurasi (Taurasi), Di Marzo (Tufo), Di Meo (Salza Irpina), Di Prisco (Fontanarosa), Donnachiara (Montefalcione), Ferrara Benito (Tufo), Feudi di San Gregorio (Sorbo Serpico), Guastaferro (Taurasi), I Capitani (Torre le Nocelle), I Favati (Cesinali), Il Cancelliere (Montemarano), La Molara (Luogosano), Mastroberardino (Atripalda), Molettieri Salvatore (Montemarano), Montesole (Montefusco), Nativ (Grottolella), Perillo (Castelfranci), Pietracupa (Montefredane), Rocca del Principe (Lapio), Sanpaolo (Torrioni), Sella delle Spine (Taurasi), Tecce (Paternopoli), Tenuta Cavalier Pepe (Luogosano), Tenuta Ponte (Luogosano), Terredora (Montefusco), F.lli Urciuolo (Forino), Vigna Villae (Taurasi), Villa Matilde (Altavilla – Cellole – CE), Villa Raiano (San Michele di Serino).
Le relazioni della Commissione Tecnica Territoriale
La Commissione Tecnica Territoriale, formata da un gruppo di vignerons, enologi e agronomi operanti in Irpinia, si è riunita in due sessioni (mercoledì 4 gennaio presso l’azienda Villa Raiano e mercoledì 18 gennaio presso l’azienda Di Meo) per condividere, discutere ed elaborare i principali dati climatici, vendemmiali, agronomici, sanitari ed analitici dell’annata 2008. Tra le finalità dei due incontri, il compito di valutare i primi due parametri di competenza, quelli che resteranno stabili nel taccuino di viaggio della storia dei millesimi taurasini.
Hanno partecipato e contribuito ai lavori della CTT (in ordine alfabetico): Michele D’Argenio, Costantino Del Gaizo, Antonio Di Gruttola, Roberto Di Meo, Massimo Di Renzo, Fabio Gennarelli, Sabino Loffredo, Sandro Lonardo, Vincenzo Mercurio, Milena Pepe, Gennaro Reale, Fortunato Sebastiano, Luigi Tecce, Carmine Valentino.
1. Valutazione aspetti climatici e meteorologici Annata 2008
Il primo dato che va sottolineato è la lettura pressoché unanime delle vicende meteorologiche e climatiche della stagione 2008 da parte della Commissione (per i dettagli su temperature, piovosità ed escursioni termiche si veda la sezione “La Vendemmia 2008” sul sito web http://taurasivendemmia.miriadeweb.it).
Tutti i componenti si sono trovati d’accordo nel definirla un’annata poco piovosa per quanto riguarda le precipitazioni totali, con un’incidenza minima sulle problematiche sanitarie relative all’aglianico e molto influente, in senso positivo, rispetto ai processi di maturazione, in particolar modo per quel che riguarda le piogge primaverili e le moderate precipitazioni di inizio ottobre.
Totale convergenza anche nel definirla un millesimo caldo ma mai torrido rispetto alle temperature estive, con escursioni termiche giorno-notte in estate e in autunno qualificate come “rilevanti”.
Per quanto riguarda l’andamento climatico dell’anno solare 2008 in rapporto ai principali aspetti produttivi che caratterizzano vitigni e areale del Taurasi Docg, il giudizio finale ha visto da parte di tutti l’attribuzione di cinque punti su un massimo di cinque. Secondo tecnici e produttori, infatti, l’annata 2008 può essere considerata pressoché perfetta da un punto di vista meteorologico grazie all’andamento stagionale estremamente regolare, senza alcun eccesso né rispetto alle temperature né in rapporto alle precipitazioni.
2. Valutazione aspetti sanitari, agronomici ed analitici dell’annata 2008
Sostanziale uniformità di interpretazione e giudizio anche per quel che riguarda gli aspetti sanitari, agronomici ed analitici dell’annata 2008, secondo parametro valutato dalla Commissione Territoriale.
“Poco diffusa” è stata la risposta corale alla domanda su quale fosse stata la distribuzione di eventuali problemi sanitari durante l’annata 2008, in particolare per quel che concerne oidio, peronospora e marciume acido. Marginali attacchi di peronospora si sono verificati nelle zone più umide e meno ventilate a seguito delle precipitazioni di inizio giugno, ma il favorevole andamento dei mesi precedenti ha consentito di entrare nelle vigne agevolmente e di intervenire preventivamente con trattamenti e coperture tempestive ed efficaci.
Rispetto alle quantità prodotte e al carico di uva per pianta, la vendemmia viene definita da tutti “mediamente produttiva” (con rese di poco inferiori alla norma, ma superiori all’annata precedente) e ci si sbilancia con un “eccellente” in riferimento allo stato sanitario delle uve aglianico nel periodo pre-vendemmiale del 2008.
Per quanto riguarda il quadro generale dell’annata 2008 rispetto alla maturazione delle uve aglianico, si sottolinea una prevalenza di uve raccolte a completa ed ottimale maturazione zuccherina e polifenolica, mentre l’analisi dei dati analitici registrati sulla media dei Taurasi 2008 fa propendere enologi e produttori per un giudizio tra l’ottimo e l’eccellente in termini di equilibrio e potenziale di invecchiamento.
Alla luce di queste considerazioni, il giudizio sintetico della Commissione non poteva che portare all’attribuzione di cinque punti su cinque.
Vendemmia 2008, Aspetti climatici, agronomici e sanitari – Le opinioni
Fortunato Sebastiano: <<La 2008 si configura come l’annata più calda degli ultimi due secoli a livello nazionale considerando le temperature medie nell’arco di tutti i dodici mesi. Il dato generale parla di un inverno e un’estate tendenzialmente asciutte, mentre il grosso delle precipitazioni si è concentrato tra maggio e metà giugno, con conseguenti problemi di oidio affrontati dai viticoltori un po’ dappertutto. Rispetto alla stagione dell’aglianico, l’Irpinia ha da segnalare in linea di massima un certo anticipo del germogliamento, un’invaiatura abbastanza regolare, con qualche problema di stress idrico nelle aree più basse e drenanti>>.
Roberto Di Meo: <<La raccolta 2008 dell’aglianico si pone in continuità con le medie produttive regionali dell’annata. Un millesimo partito con un tendenziale anticipo nel ciclo vegetativo, riequilibrato da un’estate calda ma mai torrida e soprattutto da valori decisamente rilevanti per quel che riguarda le escursioni termiche registrate nei mesi precedenti la vendemmia. Rispetto al 2007 le basi Taurasi si avvalgono di acidità più elevate, nonostante valori di malico molto contenuti; inoltre i valori di acidità volatile sono in generale tra i più bassi di sempre in Irpinia>>.
Massimo Di Renzo: <<Rispetto ai dati climatici e meteorologici ricordati nel diario dell’annata, c’è da sottolineare le favorevoli condizioni verificatesi nel periodo tardo primaverile: in rapporto ad un’annata “classica”, nel 2008 è stato possibile gestire bene il lavoro di copertura e preparazione in vigna, limitando al minimo in questa fase l’incidenza dei tradizionali “nemici sanitari” dell’aglianico. L’andamento estivo e autunnale, poi, ha consentito di ottenere uve estremamente sane e ben dotate da un punto di vista fenolico: anche per questo è stato possibile spingere più del solito sulle macerazioni. Tra Mirabella e Montemarano ci sono stati circa 10 giorni di differenza per la raccolta>>.
Carmine Valentino: <<In genere quando piove a inizio settembre si possono creare buone condizioni soprattutto per la qualità delle uve bianche irpine, mentre l’aglianico può giovarsi di moderate precipitazioni nella prima decade di ottobre. Nel 2008 è andata esattamente così, con piogge nei primi giorni del mese che ci hanno creato qualche difficoltà per la raccolta soprattutto del fiano ma che hanno probabilmente dato quel “quid” in più in termini di freschezza e qualità delle maturazioni sugli aglianico destinati a Taurasi>>.
Sabino Loffredo: <<Da un punto di vista dei “numeri” meteorologici non ci sono apparentemente distanze enormi fra la 2008 e la 2007. Uve e vini alla mano, però, ci si è resi immediatamente conto della differenza nella grana dei tannini nelle due annate: la 2008 evidenzia senza dubbio una migliore maturazione polifenolica, che potrebbe e dovrebbe offrire risultati importanti nel lungo termine>>.
Nadia Romano: <<Riguardando i nostri appunti sull’annata, notiamo subito come la 2008 non sia stata una di quelle vendemmie che ti fanno impazzire in vigna, come invece registriamo su altri millesimi vicini. Le pareti fogliari erano più vigorose del solito e la fase di accumulo dei polifenoli è stata molto interessante, tra l’altro con gradazioni zuccherine piuttosto misurate. Le uve erano estremamente sane, le foglie ancora quasi verdi a novembre, con un ciclo vegetativo molto lungo; inoltre il clima nei giorni di vendemmia è stato decisamente favorevole (eravamo in t-shirt mentre raccoglievamo), il che ha aiutato anche le fermentazioni spontanee, sviluppatesi in maniera molto regolare>>.
Gennaro Reale: <<2007 e 2008 sono stati le mie prime annate di lavoro in provincia di Avellino e ricordo bene la differenza climatica con altre zone della Campania: a Caserta e Salerno la 2008 è stato millesimo molto caldo e siccitoso, in Irpinia hanno sicuramente fatto la differenza quelle giornate autunnali solari e quelle notti così fresche. Alla fine abbiamo dovuto fare i conti con marginali problemi fitoiatrici, la vendemmia si è distribuita nei tempi giusti, con maturazioni regolari e tannini suadenti>>.
Michele D’Argenio: <<Annata sicuramente positiva, da inquadrare in rapporto alle caratteristiche delle diverse macro-aree. A Pietradefusi, Venticano e Montemiletto abbiamo registrato qualche problema in più di umidità, trovandoci a fare i conti con attacchi più “aggressivi” di peronospora gestiti nei tempi ottimali, tant’è che abbiamo potuto applicare sfogliature meno decise in pre-vendemmia. Rispetto alla 2007 le gradazioni alcoliche sono più contenute, ma anche i valori di acidità sono più bassi del solito, soprattutto per effetto di una minore presenza di malico>>.
Luigi Tecce: <<E’ senza dubbio l’annata che preferisco nell’ultimo lustro: acqua giusta al momento giusto, pochi trattamenti, vendemmia tra fine ottobre e inizio novembre, uve sane, polpose e saporite, con tannini ben maturi e tanta freschezza, nonostante gradazioni zuccherine da me leggermente più elevate rispetto al 2007. Non è un caso, secondo me, che tanti produttori abbiano giocato con i passiti in questo millesimo: l’integrità delle pareti fogliari e la sanità delle uve ha consentito di prolungare le soste su pianta e di ottenere materie prime concentrate ma allo stesso tempo con scheletro>>.
Antonio Di Gruttola: <<L’aspetto più rinfrancante di questa vendemmia è senza dubbio il suo contributo ad una maturazione biologica delle uve pressoché perfetta, che vuol dire notevole sanità delle materie prime ma anche condizioni ideali per il lavoro dei microorganismi, dei lieviti indigeni durante le fermentazioni, in ultima analisi per l’espressione delle voci di terroir>>.
Sandro Lonardo: <<Probabilmente è l’annata più completa del nuovo millennio fino ad oggi: opulenta nel senso più bello del termine, può essere la vendemmia giusta per svelare concretamente il delinearsi di una nuova enologia irpina, aggiungerei di una nuova calma, una nuova consapevolezza che non ha bisogno di forzature e “doping” ma vive sulla rilassatezza di espressione, non sprovvista di materia e forza>>.
Vincenzo Mercurio: <<Tra le tante cose giustamente sottolineate, aggiungerei l’importante disponibilità di azoto in questa annata, che ha permesso ai lieviti indigeni di lavorare bene, senza manifestare quasi mai fenomeni di riduzione. Credo proprio che sarà un millesimo potente e complesso allo stesso tempo, con grandi prospettive evolutive>>.
Milena Pepe: <<Annata perfetta per me, pochi problemi in vigna, fenomeni di stress idrico praticamente inesistenti, soprattutto se rapportati al 2007: ecco da dove arrivano vini così equilibrati, netti, di facile gestione in tutte le fasi di cantina>>.
Le relazioni del Panel Stampa
La sessione di assaggio riservata alla stampa specializzata si è svolta sabato 21 gennaio 2012 presso il Castello della Leonessa di Montemiletto. Assistiti dai sommeliers dell’Ais Delegazione di Avellino – partner tecnico della rassegna – i giornalisti invitati hanno potuto scegliere, come di consueto, se assaggiare liberamente singoli campioni selezionati dalla lista oppure effettuare una degustazione alla cieca di tutti i vini presenti alla manifestazione, modalità preferita dalla maggior parte dei partecipanti.
Le 36 aziende irpine partecipanti hanno proposto in degustazione 60 diverse etichette, così divise per tipologie ed annata:
- 2 Aglianico (Irpinia Campi Taurasini, Irpinia Aglianico, Campania Aglianico Igt) del 2010
- 7 Aglianico del 2009
- 4 Aglianico del 2008
- 2 Aglianico del 2007
- 24 Taurasi del 2008 (divisi per macro-aree di provenienza)
- 12 Taurasi del 2007 (divisi per macro-aree di provenienza)
- 8 Taurasi del 2006 1 Taurasi del 2005
4. Valutazione potenziale evolutivo Taurasi 2008 assaggiati
Come già accaduto nella scorsa edizione, i dati segnalati dal panel giornalisti sull’annata 2008 hanno fatto registrare una certa varietà di letture ed interpretazioni, a differenza di quanto accaduto per la Commissione Tecnica Territoriale.
Per quel che riguarda il giudizio rispetto all’omogeneità espressiva dei 2008 assaggiati, prevale la sensazione di una degustazione abbastanza eterogenea, ma non sono pochi i giornalisti che l’hanno interpretata come degustazione né eterogenea né omogenea o di quelli che l’hanno vissuta come tasting abbastanza omogeneo.
Passando alla descrizione del quadro generale dei Taurasi 2008 per materia fruttata e ricchezza strutturale, la stragrande maggioranza dei partecipanti indica una prevalenza di vini di buona concentrazione e struttura. Stesso discorso per quel che riguarda la percezione alcolica, descritta come nella norma da oltre due terzi del panel.
Per quel che riguarda il quadro generale dei Taurasi 2008 rispetto alla loro qualità tannica la maggior parte degli assaggiatori segnala una prevalenza di vini con tannini di grana medio-buona. Una lettura completata dal giudizio sulla percezione e l’incidenza dei tannini nei campioni del 2008: secondo i giornalisti prevalgono vini dal moderato apporto tannico, ma per una quota significativa del panel si tratta di vini dal grande apporto tannico.
Per quanto riguarda l’apporto dell’acidità, è largamente maggioritaria l’indicazione di una prevalenza di vini abbastanza acidi; stesso discorso per quel che riguarda l’attuale equilibrio gustativo dei Taurasi 2008 assaggiati: i tre quarti dei degustatori indicano una prevalenza di vini armonici e bilanciati.
In rapporto all’attuale integrità generale dei Taurasi 2008 testati, in larga parte si segnala una prevalenza di vini per nulla evoluti/terziari, pienamente integri, mentre è decisamente più composita la risposta relativa al potenziale evolutivo e alle prospettive di ulteriore invecchiamento: per la maggior parte dei giornalisti si registra al momento una prevalenza di vini bisognosi di affinamento, che potranno giovarsi di un buon invecchiamento, ma non sono molti di meno coloro che indicano la prevalenza di vini abbastanza pronti, che potranno sostenere un medio invecchiamento.
Molto ampia la forbice, invece, in merito alla percentuale di vini giudicati eccellenti dall’assaggiatore tra i Taurasi 2008 testati: si va da valori sotto il 10% per alcuni ai 20-40% di altri (il dato più ricorrente), ma c’è anche chi si sbilancia con un 40-50% di campioni classificati nella fascia più alta.
Piuttosto variegata anche la proposta relativa a concetti e sensazioni che gli invitati hanno associato ai Taurasi 2008 assaggiati: gli è stato chiesto di indicare le prime tre parole che venivano in mente ripensando ai vini testati e ne è scaturito un patchwork estremamente interessante di spunti e sottolineature. I termini più ricorrenti sono stati alla fine armonia, espressività, dinamismo: tre flash sintetici che verranno collegati al rating dell’annata nella sezione dedicata del sito Internet http://taurasivendemmia.miriadeweb.it Altri concetti espressi a più riprese dagli assaggiatori nelle loro schede: freschezza, equilibrio, dolcezza, coerenza, frutto, carattere varietale, integrità, varietà, eleganza, purezza, pulizia, respirabilità, vivacità, mineralità, pienezza, gioventù, sapidità.
Per quel che riguarda la valutazione finale della qualità media dei Taurasi 2008 assaggiati, oltre il 60% del panel indica un giudizio di qualità ottima, là dove il 33% segnala qualità buona, con percentuali residuali dedicate a qualità eccellente e sufficiente.
E’ per questo che la valutazione della qualità media dei Taurasi 2008 assaggiati ottiene un punteggio di quattro punti su cinque.
Discorso abbastanza simile per ciò che concerne il giudizio sintetico sulle potenzialità evolutive dei Taurasi 2008: per poco più della metà degli assaggiatori si può parlare di ottimo potenziale, mentre per il 37% il potenziale è buono e per il 10% circa addirittura eccellente.
Anche in questo caso, alla luce delle indicazioni espresse, il quarto parametro riceve un rating di quattro punti su cinque.
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