di Marina Alaimo
La Miriade & Partners per questa edizione di Taurasi 2008 ha scelto la splendida location del Castello della Leonessa nel borgo medievale di Montemiletto. Un posto molto bello che non conoscevo e che dimostra quanto sia ricco e interessante l’areale di Taurasi, peccato che sembra che non tutte le amministrazioni pubbliche locali lo abbiano compreso sino in fondo.
La mattinata del 21 gennaio nelle sale del Castello Leonessa si è svolta la degustazione dei Taurasi 2008, annata presentata in anteprima alla stampa di settore. L’annata ha avuto un andamento piuttosto regolare, con qualche picco caldo in piena estate e con notevoli escursioni girono notte che come sappiamo ben giovano alla vite. Le varie macrozone di produzione ancora non si esprimono in maniera decisa, non consentono al naso ed al gusto di identificarle, fatta eccezione per l’areale più in alto, quello compreso tra Paternopoli e Castelfranci, dove il Taurasi appunto si esprime con una certa finezza e carattere ben determinato.
Ho notato in questo millesimo una certa svolta positiva verso una vinificazione di concezione moderna, dove il corpo del vino è leggermente snellito e quindi più appagante ed invitante, ma senza pretendere di domare l’esuberanza dell’aglianico. Tra i 60 campioni degustati, 24 sono i Taurasi 2008, poi qualche Taurasi 2007, 06, 05 ed alcuni campioni delle igt Irpinia Aglianico ed Irpinia Campi Taurasini 2010, 09, 08, 07.
Ho scelto la formula della degustazione alla ceca, ma era possibile anche conoscere a priori l’identità di ogni singolo campione, e le sorprese sia in positivo che in negativo sono state non poche, come sempre accade quando si procede con questo tipo di approccio.
Taurasi Opera Mia 2008 di Tenuta Cavalier Pepe che conferma le grandi potenzialità della giovane produttrice Milena Pepe. Siamo a Luogosano, molto vicino a Taurasi. Naso intenso e tipicamente taurasino, con frutto croccante in prevalenza nei sentori della ciliegia e della mora, delicatamente balsamico, sottile nota di cenere e speziatura discreta di pepe e cuoio. In bocca è avvolgente e sottile allo stesso tempo, è dinamico con tannini volitivi, spinta freschezza e salino.
Taurasi 2008 Feudi di San Gregorio, anche questo millesimo dichiara una costante ascesa sempre più identitaria della cantina di Sorbo Serpico. Naso intenso improntato sul frutto fragrante di ciliegia, è terroso e la pungenza pepata tipica dell’aglianico di questi luoghi è ben espressa. Il sorso ha carattere, con tannini decisi ma non invadenti, ha una buona spinta acida e promette un interessante confronto con i lunghi tempi.
Taurasi 2008 Vigna Villae, azienda di Taurasi. Centra bene l’areale di produzione, bel naso intenso, improntato appena sui toni cupi, è terroso in apertura, poi balsamico, fruttato di amarena e mora, speziatura elegante di pepe e cannella e chiude lungo su accenti fumè. In bocca è piacevolmente austero, polposo, con tannini decisi, di spinta freschezza e buona sapidità.
Taurasi Vigna Piano D’angelo 2008 Sella delle Spine. Inizialmente timido da inseguire con pazienza, classicheggiante e tipico con prevalenza di ciliegia croccante, accenti di cenere e pepe verde. In bocca è tannico, decisamente fresco, ma con una certa invadenza dell’alcol.
Taurasi 2008 Tenuta Ponte, a Luogosano. Gran bel vino, con naso avvolgente, improntato sulla frutta polposa di ciliegia e more, ha una sottile vena minerale, ma è anche balsamico, sottile il rabarbaro e la spezia pepata. Il sorso è austero e di grande freschezza.
Taurasi 2008 Primum Guastaferro. Naso piacevole, non molto espressivo ma tipico. Anche in bocca conferma la tipicità con tannini austeri, ma non verdi e spinta freschezza.
Taurasi 2008 Di Prisco. Questa azienda si distingue quasi sempre per la sua capacità di interpretare il Taurasi, e non solo. Gran bel vino, naso ampio, fruttato di arancia rossa, poi il rabarbaro, delicatamente balsamico e giusto tocco di spezie. Bocca di gran carattere, con tannini di razza, bella freschezza.
Taurasi 2008 San Paolo. Ottima espressione di Taurasi dell’alta valle. Si distingue per la finezza dei profumi confermata a sua volta all’assaggio. Bel frutto di ciliegia, cenere e pepe, bella vena minerale. In bocca è ancora più piacevole, austero, sottile e deciso. Bella freschezza e sapido.
Nelle altre categorie ho apprezzato l’Irpinia Campi Taurasini Satyricon 2009 di Luigi Tecce, Irpinia Aglianico 2009 Nativ, Irpinia campi Taurasini Carazita 2008 Tenuta Ponte, Taurasi Principe Lagonessa 2007 Amarano (gran bel bere), Taurasi 2007 Perillo (splendido), Taurasi Riserva 2007 Boccella (estremamente interessante ed espressivo).
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