Umberto Petitto è un imprenditore che non ha mai dimenticato le sue radici: non ha mollato cioè le vigne di aglianico in quel di Venticano la cui uva è stata a lungo conferita. Poi, dieci anni fa, la decisione di iniziare a produrre. Una svolta certamente non facile perché presa durante la fase più difficile del vino italiano, ossia quella tra la crisi provocata dalle Torri Gemelle del 2001 e quella del crollo Lehman Brothers. Ma il valore della terra si misura sui tempi lunghi: la figlia Ilaria si dedica anima e corpo alla nuova impresa di famiglia, viaggia per il mondo, entra nell’ambiente con sempre maggiore sicurezza anche grazie a prodotti di qualità che ricevono numerosi riconoscimenti dalel guide specializzate. Da un anno l’incontro con Riccardo Cotarella e il rilancio del progetto.
Il simbolo di questa svolta forse è proprio la prima edizione del Taurasi di Umberto, ottenuto proprio da quelle vigne. Lo proviamo in una bella serata caprese al Capri Tiberio Palace e ne scopriamo i tratti fondamentali dell’annata 2012: eleganza, finezza, tannini ficcanti ma anche setosi, tanta freschezza, sorso lungo, piacevole, con un finale amaricante tipico dell’Aglianico. Si tratta di un Taurasi in cui frutto e legno sono perfettamente fusi. Insomma, una bella bottiglia che noi pensiamo possa durare davvero a lungo anche perchè sinora non ci sono esempi di Taurasi usciti stanchi dalle bottiglie. Dietro il dinamismo aziendale, lo vogliamo ricordare, c’è agricoltura vera, di Aglianico e di Fiano soprattutto.
Una bella cantina, insomma, che ha segnato il rilancio vitivinicolo dell’Irpinia in un momento complesso. Quando bere il Taurasi di Umberto? ogni volta che avete bisogno di un sorso di verità dal bicchiere, quella verità che solo le colline aspre e difficili di questo territorio riesocno a regalare agli appassionati.
Sede a Montefalcione (Av) – Via Stazione – Località Pietracupa
Tel. 0825 977135 – Fax 0825 977784
info@donnachiara.it – www.donnachiara.it
Enologo: Riccardo Cotarella
Ettari vitati: 27
Bottiglie prodotte: 200.000
Vitigni: Aglianico, Greco, Fiano, Falanghina e Coda di Volpe
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