Ci sono voluti vent’anni per chiudere il progetto enologico di Quintodecimo. Con l’uscita del Gran Cru Luigi Moio 2019, un Taurasi Riserva elegante e fine, si chiude definitivamente il cerchio della proposta della Cantina di Mirabella Eclano. Il vino si presenta assolutamente elegante ed è giocato in sottrazione, una visione dell’Aglianico assolutamente controcorrente a quella adottata da gran parte dei produttore che cercano ancora il rosso che fa il fenomeno. Nella tipica quiete irpina, con il cantiere ancora aperto in un’ala del fabbricato, ci godiamo questo sorso dalla visione bordolese, ossia una ricerca costante e pignola dell’equilibrio olfattivo e gustativo. È il vino della vita per un vita, misuratamente ambizioso, che guarda alle altre zone vitivinicole italiane senza complessi di inferiorità. Del resto perché mai dovrebbe una bottiglia che fonde la storia antica del territorio con una visione scientifica moderna?
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