Uva:aglianico
Fascia di prezzo: da 10 a 15 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Vista 5/5. Naso 25/30. Palato 26/30. Non Omologazione 30/35
Nella breve storia della viticoltura irpina, il Taurasi 2009 è sicuramente quello della svolta. Perché parliamo di qualche decina di migliaia di bottiglie dell’azienda più importante della Campania.
In questi anni i vini dei Feudi hanno fatto molto discutere, i low profile scelto da Antonio Capaldo e Pierpaolo Sirch ha avuto il grande merito di ricostruire un clima di simpatia attorno a quella che resta la più grande impresa vitivinicola in Campania e Basilicata. Già, perché la poesia sulle piccole aziende è bella e gratificante da raccontare, ma senza i cospicui investimenti di questi ultimi anni, realizzati tra l’altro in una fase di contrazione del mercato interno, non avremmo lo stesso profilo territoriale così robusto e variegato.
Ma queste sono considerazioni politiche, che prescindono dal naso nel bicchiere. Sui bianchi dobbiamo dire che i Feudi ci hanno sempre convinto sui base, per qualche millesimo della metà dello scorso decennio un po’ meno la linea cru.
I rossi, invece, pur manifestando piacevolezza, hanno conservato una cifra piuttosto monocorde piegata sul balsamico e la canfora.
In questi anni Pierpaolo Sirch ha provato e saggiato di tutto cercando di disegnare il profilo adatto a un’azienda che deve fare i conti con numeri elevati senza per questo dover sbracare sul dolce come molti invece sostengono.
Il Taurasi 2009 sembra essere la quadratura del cerchio, ed ecco perché parliamo di svolta. Finalmente il fruttato croccante riprende il sopravvento con decisione sul legno, presente ma non invasivo mentre è propri in bocca che si registra il cambio di passo verso il salato e la freschezza, due componenti essenziali della produzione irpina che rende abbinabili al cibo questi vini.
Foriero di interessanti sviluppi, il 2009 si presenta pieno e completo, già in buon equilibrio nonostante la giovane età, ma ancora bisognoso di evoluzione per essere goduto. Sono convinto che questo base dei Feudi avrà ancora molto raccontare: e lo potrà fare grazie alla creazione dell’archivio storico a cui l’azienda, molto opportunamente, si sta dedicando con la necessaria metodicità.
Sede a Sorbo Serpico, Località Cerza Grossa Tel. 0825.986266 www.feudi.it Ettari: 250 di proprietà. Bottiglie prodotte: 3.800.000. Vitigni: aglianico, piedirosso, falanghina, fiano, greco, primitivo,merlot
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