di Tiziano Terracciano
Lungo la direttrice Appia che collega Caserta a Benevento, il primo paese del Sannio che si può raggiungere è Durazzano, prendendo uno degli svincoli che conducono ad un’altitudine di circa 300 metri s.l.m., tra uliveti e scorci paesaggistici che affacciano, attraverso la Gola di Tagliola, sulla valle che accoglie il borgo di Sant’Agata de’ Goti.
Alla fine del viale principale di Durazzano troviamo questo accogliente locale con una grande cucina a vista e un forno a legna. L’intento principale è quello di offrire “Pizza e Cucina” che seguono le più antiche tradizioni Napoletane. Così non è difficile trovare piatti come la Genovese, il Ragù napoletano, le Polpette al sugo, la Braciola di Cotica, il Baccalà alla Napoletana, Pasta Patate e Provola, Pasta Fagioli e Cozze, e via dicendo senza dimenticare però i prodotti che il territorio Sannita offre, come i formaggi, l’olio e le carni, che concorrono a dare ai piatti quel tocco di unicità che contribuisce ad esaltare la tradizione.
La Pizza non segue nessuna delle mode contemporanee e non cerca in alcun modo di discostarsi dal disciplinare, per restare semplicemente ancorata il più possibile alla tradizione, non senza però ampliare l’offerta di topping per accontentare i gusti di ogni tipo di clientela.
Come di consueto cominciamo ad ordinare il vino, un Aglianico della casa (5 euro a lt) bello corposo e tannico come piace a noi, che iniziamo a sorseggiare facendo un aperitivo con le Frittelle (2 euro) belle asciutte e saporite.
Chiediamo dunque se sia disponibile la Genovese e ci rispondono semplicemente dicendoci che si sarebbe trattato solo di scegliere dove gustarla, sugli Ziti o sulla Pizza! A questo punto il dilemma ci assale ma optiamo per il classico piatto di pasta (8 euro), anche se stasera siamo partiti con l’intenzione di mangiare la pizza. La salsa alla Genovese è fatta, come dicevamo, secondo tradizione: la fusione tra la tenerissima carne e le cipolle è perfetta, ed il colore è tendente al canonico marroncino scuro. Per il resto non resta che assaggiare e godere di un piatto a cui neanche l’ultimo dei gastrofighetti potrebbe rinunciarvi!
Per quanto riguarda la Pizza ordiniamo una Capricciosa (5,50 euro) ricca di ingredienti che vengono sorretti bene dall’impasto steso con disco sottile e cornicioni senza velleità di grandezza, ma che, nella loro pacatezza, non rinunciano a mostrare i cunicoli scavati dall’ottima lievitazione che conferisce leggerezza.
Tra i dolci del giorno c’è il Semifreddo artigianale al Pistacchio (4 euro) che apprezziamo sia per il sapore sia per la non eccessiva quantità di zucchero al suo interno.
Tarumbò – Pizza e Cucina
Via Sant’Alfonso
82015 Durazzano (BN)
Telefono: 351 151 8697
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