Pizzeria Tartarughino a Battipaglia
Via Poseidonia, 1,
Tel. 0828 303113
Aperto la sera
Chiuso il lunedì
A prima vista è uno di quei locali ibridi preoccupati di rincorrere le diverse esigenze dei clienti più che imporre il proprio progetto: dunque carne (molto buona), un po’ di cucina e pizza. E, perché no, anche panini e un po di food porno (parmigiana di melanzane e hamburgher). Cibo pop con buona attenzione alla materia prima: la farina è Caputo e la mozzarella e Jemma, tanto per dire due elementi basilari.
Ma, c’è un ma. La pizza è semplicemente spaziale e merita il viaggio.
Il motivo ce lo spiega il proprietario, Salvatore Consiglio, al lavoro con tutta la famiglia dal 2005: il mio modo di vedere la pizza è cambiato con un corso che ho fatto con Raffaele Bonetta.
Si, il bravo pizzaiolo di Ciarly a Fuorigrotta da molti considerato un guru della pizza napoletana contemporanea molto ascoltato e soprattutto grande studioso di impasti e lievitazioni.
Il risultato arriva nel nostro piatto con tre pizze (saltiamo i fritti): sempre l’impasto è etereo, il cornicione una nuvola d’aria, digeribile e che ci farà stare bene la notte senza stare attaccati alla bottiglia. Veramente una signora pizza e una piccola scoperta che da valore a questo locale storico. La tecnica è quella di un prefermento seguito con una lunga lievitazione e, come si sa, è il miglior modo di evitare pesantezza di stomaco.
Poi magari sarà la vicinanza con l’enoteca Pomposetti che è proprio di fronte, ma qui abbiamo trovato vini di pregio venduti a prezzi accessibile che fanno ruotare la cantina. Il locale è affollato, si vede subito che ha la fiducia del pubblico locale conquistata in tanti anni, l’hotellerie curata, il servizio attento e senza sbavature.
Come detto, Salvatore è al forno, in sala la moglie Ivana Vece e i figli Martina e Francesco fanno girare la clientela e riescono a sbrigare tutti in tempi ragionevoli e soprattutto senza affanno.
In questi posti c’è quella verità che spesso gli appassionati gourmet dimenticano, il lavoro non urlato di una famiglia, l’onestà di selezionare materie prime senza esibirle e gridarle ai quattro venti e, soprattutto, l’umiltà di andare a lezione da chi ne sa di più senza avere la presunzione di insegnare il mestiere senza mai essere stato a bottega da nessuno. Ecco perché l’umiltà l’ingrediente che qui da più sapore ai piatti.
Da tornarci sempre e, last but non least: nessun problema di parcheggio, gratuito.
Il menu del Tartarughino a Battipaglia
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