PATERNOSTER
Uva: aglianico
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Voglio darvi un consiglio molto banale se siete estimatori dell’Aglianico. Un consiglio di natura pratica che non vuole costituire una scala di valori, ma solo offririvi una soluzione concreta quando avete il dilemma su cosa portare a tavola. Bene: l’aglianico di Taurasi può esservi utile in alcune sue interpretazioni quando avete voglia di correre, sentire in faccia il vento come noi lo provammmo, vespisti della prima ora, mentre i nostri fratelli più grandi erano andati in lambretta. Ma se, come avviene del resto nella vita di tutti i giorni, dovete camminnare rispettando i limiti di velocità, allora l’Aglianico ha una sola targa: Vulture. Non c’è territorio in cui questo vitigno sia davvero così sovrano e dolce, collaudato e regale, capace di regalarvi quella spinta giusta quando avete buoni piatti a tavola ed esprimete bisogno ancestrale di vino rosso come hanno fatto da millenni i nostri progenitori. Questo base di Vito e Sergio è una vespa 50 con il collettore della 90, ossia con il trucco, vola a tavola e si presenta come annata da principe. Consiglio a tutti coloro i quali hanno capitali disponibili di fare man bassa di Aglianico 2005 tra Campania e Basilicata, potrete innaffiare nei tempi brevi i 18 anni di vostro figlio appena nato, o su quelli lunghi le nozze d’oro. Il Synthesi di Paternoster ha una pulizia olfattiva, una eleganza di materia, un rapporto tra alcol e tannini assolutamente perfetto. Un grande rosso a pochi soldi che potete piazzare nel centro della tavola anche in una occasione di festa, una domenica in cui vi vedete con gli amici. In un compleanno, in un momento in cui è pronto un piatto speciale, dicamo di carne ma anche di buona pasta al ragù. L’Aglianico rivela la sua forza esagerata ma al tempo stesso la sua astuzia nel proporsi ricco di materia, minerale, ben strutturato, ma non eccessivamente smodato sul fronte della freschezza quando si considera l’attacco in bocca. Un buon vino quotidiano come si diceva una volta, quando davvero era bevuto ogni giorno. Adesso per me la bottiglia con cui fare una bella figura in una occasione speciale sparagnando e cumparendo come si dice a Napoli, cioè spendendo poco e facendosi apprezzare sulla scena. Bella esecuzione, pronfonda, pulita, essenziale, l’indice di un ritrovato equilibrio familiare, la sostanza di azienda principe del Vulture, maestra in questo vitigno. Cosa altro vuoi bere d’inverno con la neve in Basilicata?
Sede a Barile. Via Nazionale 86
Tel.0972.770224, fax 0972.770658
Sito: http://www.paternostervini.it
Enologo: Sergio Paternoster
Bottiglie prodotte:150.000
Ettari: 10 di proprietà e 10 in fitto
Vitigni: aglianico, moscato, fiano