di Marco Contursi
E’ giusto far pagare un supplemento e quanto e quando? Questo mi sono chiesto stamane dopo aver ordinato una graffa in una nota pasticceria di Pompei, pagandola 1,5 euro e dopo che mi sono stati chiesti 0.50 centesimi per aver chiesto un po’ di cioccolata dentro (per inciso, non era per me, io dieta). Sono sincero, la cosa mi ha indispettito, perché già 1.5 euro è molto visto che nelle restanti pasticcerie costa farcita 1 euro (l’ho pagato 1.5 farcita finanche a Sorrento), ma chiedermi 0.50 in più per poca cioccolata e a prezzo già battuto (poi corretto), l’ho visto proprio una micragneria.
E’ un po’ come la storia se far pagare o meno la panna. Dico la mia, se un cono costo 1 euro, va bene far pagare una aggiunta, ma se costa già 2-3 euro euro chiedere 0.50 a parte, mi sembra una mancanza di cortesia nei confronti del cliente poiché pochi grammi di panna non giustificano tale prezzo. E non c’è niente di peggio per un cliente che essere visto come il pollo da spennare, avere la sensazione che cercano di prendersi più soldi possibili, un po’ come far pagare 1 euro un bicchierino di limoncello su un conto di 90 euro.. Questa pasticceria non mi vedrà più anche perché 1 graffa e 1 brioche vuota mi sono costate 3.5 euro, mentre nel bar sotto casa, sempre prodotti di pasticceria, lo stesso mi sarebbe costato 2 euro, e 1.5 euro in più sono troppi anche presupponendo una qualità un tantino superiore.
Altro problema, le aggiunte sulla pizza…..esempio margherita 4 euro….margherita con salsiccia 6.5 euro…..2.5 euro per 100 grammi di salsiccia? Qui credo che il problema non sia se applicare un quid in più (giusto) ma il quanto.
Poi ci sono aggiunte folli, lette sui quotidiani o in rete, come gli euro chiesti in più per aver chiesto di tagliare la pizza o di cuocerla di più, o per una ciotola di acqua per il cane o per riscaldare il latte al bambino o per pochi grammi di origano.
E Voi cosa ne pensate? Mi farebbe piacere leggere come i clienti percepiscono le aggiunte e come i negozianti si regolano nell’applicarle. E non ditemi, “ognuno fa i prezzi che vuole”, poiché sicuramente è vero, come è vero che ci vuole buon senso per stare nel commercio, come è vero che il diritto di critica è sacrosanto, come è vero che oggi gli euro si sono fatti “piccirilli” e ci vuole molto equilibrio per decidere un prezzo.
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