di Marina Betto
I vini si apprezzano meglio con il cibo. Quando poi il connubio è riuscito, il sapore,l’atmosfera, le persone con le quali condividi il momento ti rimangono impresse, creando un modulo, una pietra di paragone a cui si farà sempre riferimento. Il Sauvignon di Cloudy Bay rappresenta la faccia moderna di questo vino nei confronti di quella francese della Loira che pur sempre è ineguagliabile e unica. Sauvignon e sushi sono un classico, un’accoppiata vincente, esempio di come si mangia oggi, con gusto,rimanendo leggeri,assaporando un certo esotismo pur stando in una grigia città.
A Milano da Sushi- B in zona Brera, elegante ristorante dall’atmosfera orientale l’azienda Cloudy Bay, sorta da una trentina di anni in Nuova Zelanda sul delta del fiume Wairau nella regione di Marlborough, presenta i suoi vini, due versioni del Sauvignon, lo Chardonnay e il Pinot nero.
Lo chef Nobuya Niimori offre un carpaccio di capesante di Hokkaido e gamberi di Mazzara del Vallo e bottarga e vinaigrette di yuzu soia con Cloudy Bay Sauvignon Blanc 2015 dal profumo di erba appena tagliata, fiori e foglia di limone, minerale, sapido ma freschissimo.
Il salmone Tataki con salsa Karashi su-miso trova equilibrio con Cloudy Bay Chardonnay 2014 un sorso morbido con un lieve sentore affumicato che si percepisce al naso che ritorna all’assaggio mescolato a gusto di mandorla tostata e nocciola con nota sapida finale.
Cloudy Bay Te Koko 2012 è un Sauvignon diverso, più complesso e strutturato, nato dalla creatività di Tim Health. Te Koko è il nome Maori per Clody Bay e il suo profumo ricorda i fiori bianchi di tiarè e frangipani, le spezie dolci piccanti come lo zenzero, la frutta come ananas, lime e litchi; il suo sapore è morbido con ricordo lungo di frutta e sensazioni minerali e lieve affumicatura; presentato con il Carpaccio di Tonno con mango e salsa di frutti tropicali rappresenta una perfetta armonia con il piatto data dal richiamo dolce e sapido sostenuto da una lieve nota acidula che si ritrova in entrambi.
I Nighiri di Anguilla, Toro e fois Gras, Scampo con olio tartufato sono essenziali bocconi aromatici e grassi che appaiono perfetti con il Cloudy Bay Pinot Noir 2014 vino equilibrato senza particolare impressione.
Infine l’Ombrina Yuansansyo alla brace con Takenodo viene gustata insieme al Cloudy Bay Te Wahi 2014 un Pinot noir intenso (il 10% dei raspi rimangono a contatto con le bucce) che sprigiona profumo di frutti rossi ed echi di legna bruciata ed è forse questa sua anima che non si combina positivamente con il piatto presentato accentuandone le note amare, rimanendo comunque un buon esempio di Pinot noir strutturato e possente.
La versatilità dei vini di Cloudy Bay è l’arma vincente di questa azienda che ha mostrato al mondo come produrre vino di grande qualità senza voler scimmiottare nessuno grazie alla consapevolezza di credere nel proprio lavoro, nelle proprie capacità, in un territorio nuovo, roccia e argilla di questa terra Maori.
Dai un'occhiata anche a:
- L’Italia della pizza a Tramonti | Successo della prima edizione di “PizzAcademy”
- Summerwine 2024: la decima edizione nel segno di “Io Gusto”
- La Disfida del Soffritto di Maiale, Taurasi – AV
- L’edizione 2024 di Scoperte in Vigna. Partenza da Torrecuso e poi in giro tra i vigneti e le cantine del Taburno!
- Premio Cucina Italiana per Roma Capitale – Una splendida giornata!
- Vincono la tappa barese de La Città della Pizza: Francesco Pellegrino di Levante eat pizza – Altamura (BA) e Giuseppe Piscitelli di Super Santos Pizza – Trani (BT)
- “Don Vincè”, bis a Napoli per la trattoria del nonno di Vincenzo Capuano
- Piazzetta Antonio Mastroberardino: la storia e i riconoscimenti del Taurasi