di Fabrizio Scarpato
Cosa ci avrà fatto di male il merlot? Quante bottiglie occorrerà sacrificare per dimenticare le paranoie di Paul Giamatti in Sideways? Ma soprattutto quando ci affrancheremo dal senso di noia mortale che l’insana necessità di citare quel film, ogni volta, ci procura? Guarirò, guariremo, forse. Per ora mi basta questo bicchiere: nero, balsamico, verticale, innervato di marasca e rabarbaro, vivo e fine, nel tessuto e nel sorso.
Anche il capretto al forno di Gambin, lassù a Podenzana, è, suo malgrado, d’accordo.