Contrada Dattilo, Marina di Strongoli
Tel. 0962.865613
www.dattilo.it
Sempre aperto.
Chiuso in inverno lunedì e martedì
Ferie a gennaio dopo l’Epifania
La Calabria, con rare eccezioni, è un po’ la fotografia di quel che era il Sud prima di Don Alfonso: grandi, grandissimi prodotti, strepitosa materia prima e ristorazione di un certo livello arrancante, senza la necessaria cornice di carte dei vini o menù scritti che pure fanno tanto alla fine del conto. Per non parlare del servizio nel quale spesso manca la differenza fra il servizio e la comanda. Insomma, quasi la sublimazione del contrasto fra la natura mozzafiato di una regione tuffata in mare dove in dieci minuti di auto passi dalla spiaggia alla montagna e la devastazione urbanistica di quasi tutti i centri. Ecco perché quando entri in una sala da pranzo come questa, grande, elegante, accogliente, uno stile da casa di campagna nobiliari, e trovi personale che ha servito negli stellati di Londra, inizi apprezzi ancora di più lo sforzo e la capacità del patròn, parlo di Roberto Ceraudo affiancato in questa impresa dai tre figli (una impegnata a studiare Enologia a Pisa). Ma sinora abbiamo parlato del bonus di partenza, possiamo completare ricordando la carta delle acque, la lista dei vini comprende non solo quelli aziendali bensì la presenza dei migliori del territorio di Cirò con escursioni ragionate in altre province, e poi ancora il pane nelle sue diverse forme. Ma anche questi alla fine sono bonus, importanti ma non decisivi sino a quando non iniziano le danze: bello spalmare l’olio al posto del burro. Giusto? Emulsionato e abbattuto lo metti nella bruschetta mentre sbirci la carta pensata con la consulenza di Franco Rizzuto, Antica Osteria Marconi di Potenza, e realizzata con sempre maggiore convinzione dalla giovane Margherita Amasina. Ci si diverte allora con il carpaccio di Sanpietro e gelato al lime, fresco e tagliente, poi il gambero con il fois gras su crema di patate e cruschi, la magnifica tempura di baccalà con fave e liquirizia Amarelli, abbastanza geniale direi. Il calcio di rigore, con la neonata il mio palato è senza portiere, costituito da un fagottino di pasta fillo piena di caciocavallo silano e, appunto, neonata forte. Citiamo, fra i primi, il risotto con dentice, cappri e concentrato di pomodoro decisamente tirrenico per la sua semplicità e pulizia di sapori, la lasagnetta al nero di seppia con pomodorino e melanzane. La linea della carne ci porta sui bocconcini di maiale e sullo splendido cosciotto di agnello in crosta di mollica aromatica, pecorino e scorza d’arancio. Piccola pasticceria e dolci della casa, magari la sfogliatella di mele, per chiudere in alterativa ad una buona batteria di formaggi calabresi e nazionali. Il menù ruota in continuazione, ma questi sono i piatti che ho provato on gusto e che, ritrovandoli, riproverei sino alla fine dedicando a ciascuno di loro una giornata.Per chiudere questa segnalazione, al netto del vino di cui trovate le schede, vorrei tornare un po’ sull’hardware di questo locale. A due chilometri c’è un bel mare pescoso, a venti minuti di auto la Sila. Nella proprietà, 70 ettari complessivi raggiunti con successive acquisizioni sino al 1973, ci sono gli olivi da cui viene prodotto l’olio usato in cucina oltre che ben venduto in etichetta. La frutta, le verdure, le spezie vengono dall’orto, se così possiamo chiamare quasi due ettari interamente dedicate alle colture stagionali del fuoriporta casalingo. Il tutto, tanto per gradire, a conduzione ecocompatibile per cui va a finire che l’insalata sa di insalata, eccetera.Spero proprio, è la prima volta che scrivo una cosa del genere ma girando un po’ per l’Italia non ho dubbi, che questa struttura, a cui non manca giardino per mangiare all’aperto d’estate, le stanze ben arredate e la piscina, finisca sotto la lente d’ingrandimento degli ispettori della Michelin. Per conto mio, vi assicuro che vale il viaggio in Calabria, lavori autostradali e autovelox compresi. Per 45 euro mangiate in uno dei più buoni ristorante del Centro-Sud.
Come arrivare
Sulla Statale Jonica 106, dopo Cirò Marina, in direzione Crotone, ben indicato sulla destra.Contrada Dattilo, Marina di Strongoli
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