di Laura Guerra
L’interpretazione del lusso low profile è al Santa Caterina di Amalfi uno stile d’accoglienza e quindi, solo apparentemente una contraddizione. E’ un modo di fare, coltivato nei decenni e praticato con naturalezza, dalla proprietà, alla direzione, ai componenti della brigata di cucina, alla squadra di sala, agli addetti ai servizi interni.
Che ci si fermi per un giorno, o un mese non fa differenza, per il tempo che sosti qui, ti senti accolto con i guanti bianchi anche se i guanti bianchi non si vedono, senza clamore di stampa nè esibizione di selfie.
Siamo in uno degli alberghi storici di Amalfi, aperto sul mare della costiera da Giuseppe Gambardella nel 1880, edificio distrutto poi da una frana e ricostruito e organizzato con 6 camere dal figlio Crescenzo nel 1904.
Oggi gestito dalle nipoti del fondatore, le sorelle Giusi e Carmela detta Ninni, dispone di 66 fra camere di lusso e suite, accoglie ospiti del jet set internazionale, componenti della classe dirigente nazionale, dell’aristocrazia europea, dell’alta finanza e dell’impresa che scelgono questo hotel di lusso come luogo dell’anima.
E qui l’anima si nutre della bellezza delle bouganville, del verde dei limoneti, del blu del Mediterraneo cangiante secondo la luce, il tempo, le stagioni.
Per la scelta del buon cibo il ventaglio della proposta gastronomica è affidata a Giuseppe Stanzione, chef excutive del ristorante fine-dining Il Glicine – una stella Michelin, del Bistrot, della terrazza Al Mare, del Beach Club con pranzi e cene in spiaggia, più le prime colazioni e il room service.
E’ lui a firmare i menu e i piatti che vanno dal club sandwich, ai classici spaghetti al pomodoro, alle insalate, alle ricette tipiche amalfitane, fino alle portate di cucina d’autore de Il Glicine.
Qui, per l’estate della ripartenza chef Stanzione, accanto a suoi signature dishes, proporrà alcune novità come il Cocktail di crostacei , un piatto dai colori vivaci e ottimisti, che accosta il giallo tenue della maionese di pomodorini gialli del Vesuvio al corallo dei crostacei in un abbinamento di sapori che spaziano in diversi toni di dolcezza ed hanno come contrappunto l’acidità delicata del pomodoro.
Fra gli antipasti, le Capesante soffiate con maionese di avocado; la Tartare di manza podolica leggermente scottata, dall’interessante texture non più cruda non ancora cotta, crema di ricotta, nocciola di Giffoni e tartufo.
Fra i primi notevole il Riso di semola, aglio, olio e peperoncino con granchio reale e briciole di pane croccante che conferma la sua mano felice nella proposta della pasta secca servita ad un punto esatto di cottura e che non scompare sotto gli ingredienti pregiati anzi è ben valorizzata.
Gli altri piatti, Bottoni di galletto ruspante, stracchino di bufala fondente ed erbe amare, le Capesante soffiate, o il Rombo, acetosella e gelato ai ricci di mare, rivelano sia il suo bagaglio tecnico arricchito dal lavoro in tante cucine importanti, sia il suo personale approfondimento sugli ingredienti come quelli della filiera bulalina che tratta con dimistichezza e rispetto, esperienza maturata alle Trabe di Paestum, anche lì premiata con una stella.
Ne è un esempio perfetto Bufala e Lampone dessert che propone i due ingredienti in diverse consistenze e temperature.
Il suo presente e il suo futuro sono qui al Santa Caterina dove vive l’impegno lavorativo e creativo con maturità, consapevolezza e uno sguardo sul futuro in perfetta sintonia con la proprietà. Pronto a tradurre nelle cucine i desiderata delle sorelle Gambardella che guardano al futuro con ottimismo e con entusiasmo raccontando così la riapertura delle porte del Santa Caterina: “Siamo nate per accogliere. Da sempre, da quando eravamo piccole, la nostra Famiglia si occupa di ospitalità, e gli ultimi 12 mesi vissuti in parziale solitudine, lontane da tutto quel mondo che sempre è venuto qui ad Amalfi, ci ha rese ancora più desiderose di ricevere. E’ il momento della rinascita e anche della rivincita, perché amiamo tanto ospitare e mostrare la nostra amata terra ai tanti visitatori che ogni anno vengono a trovarci”.
“Per tutti i nostri clienti storici e per tutti quelli che ci vorranno conoscere – continua la signora Ninni – abbiamo ideato un re-opening ideale per tutte le esigenze, con tariffe speciali, contemporanee, per vivere il lusso naturale del Santa Caterina nella sua totalità. Anche chef Giuseppe Stanzione, nel nostro stellato Il Glicine ha riacceso i fuochi per poter regalare nuovamente sapori ed esperienze sensoriali indimenticabili”.
Via Mauro Comite, 9, 84011 Amalfi SA
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