di Ugo Marchionne
Poca ricerca, abbinamenti telefonati e profili di gusto da solito clichè. Tutto questo e forse nulla più è ESA Sushi, uno dei ristoranti giapponesi più in voga di Stoccolma che però a ben guardare non ha nulla di straordinario da offrire al proprio pubblico. Fusion nipponica già vista e rivista che richiama ad atmosfere brasiliane e latineggianti. Tanto salmone, tanto avocado e poca personalità.
I Nigiri sono ben presentati, il taglio del pesce è corretto e la fattura del riso è discreta. Nigiri a filetto lungo. Ciò che disturba però è l’eccessiva quantità di salmone, salse e componenti di contorno, davvero davvero troppo. La materia prima risulta coperta e per nulla percepibile. Si potrebbe parlare di acidulazione del riso, di corretto punto di salatura e di grande qualità e scioglievolezza del salmone, ma tutto ciò è completamente sovrastato dalle inutili componenti di contorno.
Salvo qualche piccola perla, Stoccolma è completamente dominata dalle grandi catene del sushi a buon prezzo e da quella piaga sociale della quale ho già parlato che risponde al nome di All You Can Eat. Poca filosofia, tradizione assente e un menù che poco rispecchia anche le più leggere velleità di un ristorante che fa cucina fusion o giapponese gourmet.
Esagerazioni a parte davvero i sapori delle componenti di contorno risultavano troppo coprenti. Il Sashimi di salmone per buono che fosse era completamente edulcorato da una maionese al pepe rosa.
La chiave di un buon sushi è l’equilibrio. In Svezia, salvo Sushi Sho, stellato di grandissimo pregio, il sushi è qualcosa di modaiolo ed industriale, in mano alle grandi catene. Più una proposta per un pranzo ad ordinazione veloce che una vera e propria proposta gastronomica, Certo da ESA Sushi il decoro dei piatti è ricercato e la dignità del locale è indiscussa, ma sicuramente non è giustificato nè il prezzo nè tantomeno la riuscita finale delle singole portate. Totale assenza di tonno rosso, elemento imprescindibile per un buon menù. Ottima nota a margine il Bento, la proposta pranzo è varia, ben assortita e caratterizzata da una carne in stile Yakiniku veramente deliziosa. Ideale per apprezzare anche il riso che a dispetto di tutto è preparato molto bene.
Epitome della modernità svedese ESA Sushi è l’esempio di come un sushi dovrebbe essere se si pensa solo al guadagno. Zero attenzione al gusto del cliente, zero rispetto per la filosofia giapponese, soltanto tanta estetica e un ricarico impressionante sui prezzi, per di più servizio caotico e ambiente tutt’altro che confortevole. Meglio tornare alla fusion che conosciamo in Italia!
Torsgatan 45, 113 37
Stockholm, Svezia
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