La stella Michelin ad una pizzeria? Solo se non ci sono clamorose novità
di Aldo Fiordelli
A scanso di equivoci cominciamo subito col dire che sarei non felice ma felicissimo se una pizzeria italiana ricevesse la stella Michelin. Lo dico perché già mi immagino qualcuno che possa criticare il mio intervento come una presa di posizione contro la stella a una pizzeria. Al contrario credo che la Michelin avrebbe potuto già intervenire in questo senso per almeno due o tre locali, ma scrivendo per un’altra guida non entro nel merito delle scelte di Lovrinovich e della sua squadra.
Un bravo spin doctor alla Michelin consiglierebbe però di dare la stella a una pizzeria solo ed esclusivamente in un caso. Se tra meno di un mese la guida Rossa decidesse di dare la stella a una pizzeria sarebbe la notizia principale ad accompagnare l’uscita della nuova edizione. Notizia con un’eco non solo italiana ma internazionale. Ha bisogno di questo Michelin? Dipende.
Tutti o quasi hanno bisogno di far parlare di sé. Ma dipende come, a quale scopo e per raggiungere chi (cosa che ad esempio non hanno capito molti chef proni a pr improvvisati). Se la Rossa fosse alla ricerca di una visibilità verso il basso, magari indirizzata ai millenials, allora forse ci potremmo veramente sperare in un “macaron alla pizza”. Abbiamo già anche il titolo. Questa è anche l’argomentazione più favorevole.
Tuttavia le controindicazioni per il Bibendum ci sono. Prima di tutto le novità dei ristoranti stellati B stellati o tristellati verrebbero relegate in secondo piano rispetto alla Stella a una pizzeria. Qualora mancassero clamorose novità invece sarebbe perfetto. Un’apertura del genere all’Italia inoltre significherebbe da parte dei Francesi uno sdoganamento della nostra Cucina Popolare. Sarebbe ora di qualche sforzo in più, non lo dico da tifoso, ma da osservatore che gira Inghilterra, Francia, Spagna… Lo vorranno fare davvero?
Fa bene chi cita il pub stellato di Londra o i sushi bar come esempi a sostegno, tuttavia le pizzerie potrebbe scontare di non essere rispetto a queste tipologie di locale, così lontane dalla cultura Latina che ci accomuna ai cugini d’Oltralpe. Incrociamo le dita.
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