di Marina Betto
E’ il secondo anno che Pescara ospita Spumantitalia la kermesse tutta dedicata alle bollicine italiane. Quattro giorni , dal 23 al 26 gennaio, di degustazioni, eventi e talk show che hanno come protagonista il vino spumante Metodo Italiano e Metodo Classico, organizzati dal magazine Bubble’s e Consorzio Tutela Vini D’Abruzzo con la partnership di Amministrazioni abruzzesi e Associazioni regionali. 150 etichette e 75 aziende presenti e ben 8 Consorzi italiani a banchi d’assaggio accompagnati ad un’area dedicata alla gastronomia gestita da un’Associazione culturale di produttori agroalimentari legati al territorio che si distinguono per biodiversità, tipicità, qualità.
Un’occasione imperdibile per tutti quelli interessati ad approfondire la conoscenza dei territori spumantistici della penisola dalla Franciacorta all’Alta Langa ai Monti Lessini a tutta l’area del Prosecco passando per la Puglia, le Marche, l’Abruzzo, la Campania per arrivare fino a Pantelleria e risalire alla Valle d’Aosta.
Gli spumanti italiani sono cambiati o sono sempre gli stessi? C’é una tradizione da seguire o é l’innovazione la carta che si deve giocare quando si parla di bollicine? Esperti, enologi, produttori, giornalisti del settore hanno animato la manifestazione proprio per confrontarsi e rispondere a queste domande per raggiungere la qualità per una tipologia di vino sempre più richiesta dal mercato, che ha bisogno di supporti tecnici e scientifici, che subisce i cambiamenti climatici che deve rispondere in termini di sostenibilità.” Nella ricerca della qualità a cui tutti tendono deve certamente emergere il territorio e insieme emergeranno anche i vini” queste le parole del Presidente del Consorzio Vini d’Abruzzo Valentino Di Campli che ha festeggiato nel 2018 i 50 anni della DOC più rappresentativa per la regione quella del Montepulciano d’Abruzzo e che sottolinea come la maggiore consapevolezza di quello che l’Abruzzo vitivinicolo sa produrre ha dato spazio a nuove vie come la spumantizazzione di vitigni autoctoni.
La revisione dei disciplinari di produzione con modifiche tecniche sta riguardando complessivamente tutte le denominazioni abruzzesi, portando una ventata di innovazione in un progetto che ha visto nascere tra gli altri il primo metodo classico nel 2013 all’interno della DOC Abruzzo nata pochi anni prima.
Constatare che i vini bianchi abruzzesi erano comprati soprattutto all’estero per essere destinati alla spumantizzazione ha fatto scattare la molla per intraprendere questo percorso verso la produzione di vini spumante che oggi con un 2% rappresentano un piccolo tassello. Descrivere l’Abruzzo con questa tipologia di vino significa guardare a tutte le diversità territoriali e ai propri vitigni perché si tratta di una regione variegata che non ha un territorio omogeneo che passa dall’alta montagna alla collina fino al mare ed ha inoltre un’ampia ricchezza ampelografica. Attingere a vitigni come il Pecorino,la Passerina, la Cococciola il Montonico e il Trebbiano è sembrata la cosa più naturale da fare nell’immediato ma la disomogeneità di produzione dovuta a diversi fattori rischia di non contribuire a creare un’identità spiazzando il consumatore ma la potenzialità c’è e merita di essere rappresentata.
Tra le migliori etichette effervescenti abruzzesi Agriverde Cuveè Prestige 830 Bio ottenuto da uve Pecorino con Metodo Martinotti. Freschezza e piacevoli sentori di erbe e fiori per questo Brut che possiede una bella marcia che lo rende adatto agli antipasti. Cantina Tollo ” Cococciola ExtraDry” nasce da un’uva povera, un’uva da taglio con grande carica glicerica per questo adatta al Metodo Martinotti, si tratta in questo caso di un Extra Dry un po’ più abboccato che si presenta con una bollicina fine. Orsogna Lunaria Pinot Grigio Metodo Ancestrale dal bel colore oro rosa nel bicchiere è un sorso elegante, profumato che lascia la bocca fresca e lieve strascico astringente che porta con se piccoli frutti rossi, note di kranz e zenzero sul finale lo fanno un vino gastronomico molto adatto alla cucina orientale e thai.
Rosarubra ” Khaos” Metodo Ancestrale è un Brut da Pinot Grigio, non filtrato dal colore ramato ha una buona persistenza nel perlage e grande piacevolezza agrumata. Biagi ” Martina Biagi” Metodo Classico Brut 24 mesi sui lieviti costituito da un blend di Pecorino(80%) Malvasia e Chardonnay possiede sentori tropicali e un filo di fumé e gomma pane. Lascia la bocca fresca a lungo.
Codice Citra “Fenaroli” Pecorino Brut 36 mesi Metodo Classico da uve Montonico esprime tutta la carica di questo vitigno 100% abruzzese con un colore giallo oro brillante, profumo caldo e mellito di fiori di campo , miele, erbe, cardo e idrocarburi. Carmine Festa millesimato 2014 Abruzzo DOC Eredi Legonziano con un 70% di uve Pecorino è un Brut Metodo Italiano suadente e fresco con spiccate note fruttate e di brioches. Questo vino fa pare di una ampia gamma di bollicine che la cantina Eredi Legonziano ha avviato per prima nella DOC Abruzzo. Santa Giusta Brut Millesimato 70% Pinot Nero e Chardonnay è una bollicina sapida e aromatica che ricorda la salvia, il carciofo, la macchia mediterranea e l’elicriso con pennellate di miele d’acacia, un sorso cremoso che si lascia ricordare.
www.spumantitalia.it
www.bubblesitalia.it
Dai un'occhiata anche a:
- Masterclass Champagne presso la Champagneria Popolare di Napoli: Storia, Servizio, Selezione e Abbinamenti
- Verticale del Fiano di Avellino Linea Tradizione Di Meo dal 2022 al 2006
- Etna e Barolo a confronto: eleganza e potenza da Nord a Sud
- Verticale Storica di Bue Apis: la storia dell’Aglianico del Taburno in sei annate
- Il Brunello secondo Collemattoni: la 2020 in anteprima e una Riserva straordinaria
- Una Verticale di Eccellenza: 5 Annate di Franciacorta Riserva Palazzo Lana Extrême Berlucchi al Ristorante Quattro Passi di Nerano
- Campi Flegrei Piedirosso Colle Rotondella, degustazione per i primi 25 anni di Cantine Astroni
- Fiano di Avellino: le 10 etichette selezionate dalla guida del Mattino Mangia&Bevi 2024