CASEBIANCHE
Uva: fiano
Prezzo: da 5 a 10 euro
Ad inizio di settembre, sotto un sole cocente che imperterrito continuava a bruciare tutta le colture delle lande cilentane, mi sono trovato a passare, insieme con l’amico Marco Contursi, da Pasquale Mitrano dell’azienda Casebianche di Torchiara. Pasquale, che ci ha accolti come al solito in modo entusiastico esibendo il suo rubicondo e sorridente faccione, era intento, con sua moglie Betty ed alcuni collaboratori, a terminare la raccolta dell’uva bianca ed in parte anche di quella rossa, per non farla appassire sulla pianta.
Vedendo tutto questa concitazione stavamo per andare via, ma Pasquale e Betty ci hanno fermati, invitandoci a bere qualcosa di fresco per una breve pausa dal lavoro. Detto fatto, Marco ed io ci siamo accomodati in veranda e Pasquale subito dopo è tornato con una bottiglia di spumante tra le mani e qualche stuzzichino. Si trattava, però, di uno spumante tutto particolare, tanto che Pasquale si è sentito in dovere di spiegarci com’è fatto e come gli è venuta l’idea di farlo: “Certamente voi sapete che io ho origini aversane e mi ricordo benissimo che in quel territorio tempo fa i vecchi contadini inconsapevolmente producevano uno “champagnino” naturale e alla buona ricavato da uve Asprinio. Questo accadeva, perché in primavera con i primi tepori s’innescava una seconda fermentazione spontanea del vino in bottiglia o in botte, dopo che il freddo invernale aveva bloccato la prima fermentazione lasciando un residuo zuccherino. Avendo avuto modo poi di confrontarci con viticoltori di altre zone, che realizzano vini spumanti “col fondo” cioè senza sboccatura, ci è venuta l’idea di fare qualcosa di simile. E così col nostro enologo Fortunato Sebastiano abbiamo cominciato a lavorare a questo progetto, confezionando il nostro spumante integrale “La Matta”.
Il vino base è stato ottenuto da uve fiano raccolte ad agosto del 2010 con un elevato tenore di acidità e un grado zuccherino non molto alto. Nella bottiglia abbiamo aggiunto, come liqueur de tirage, lo stesso mosto del vino base e senza aggiungere altro: né zuccheri, né lieviti selezionati e niente metabisolfito. In più non abbiamo proceduto a nessuna chiarifica. Abbiamo così prodotto appena mille bottiglie quasi per scherzo, lasciandole a dormire fino alla primavera successiva, quando finalmente, dopo un’ansiosa attesa, abbiamo notato con grande gioia che si era innescata finalmente la rifermentazione. A maggio abbiamo stappato con gli amici le prime bottiglie e le loro reazioni sono state improntate ad un giocoso e piacevole divertimento, con compiaciuti sorrisi ed assensi. Intanto le analisi effettuate ci hanno confermato l’assenza totale di residuo zuccherino e, pertanto, è uno spumante che può essere classificato nella categoria pas dosé”.
E bravo Pasquale. Penso che queste bollicine siano fresche, appaganti e gioiose e che questo spumante (poco alcolico, “nature”, alquanto intorbidito e chiuso con il bouchon couronne), senza avere nessuna pretesa di voler fare il verso ad uno Champagne vero, è sicuramente uno sperimentale “scherzo” ben riuscito di un prodotto artigianale alternativo che ha il marchio di qualità “made in Cilento”. E poi, per chi non lo sapesse, questo metodo ha dei capisaldi importanti in Francia: nel territorio del Rodano settentrionale soprattutto, dove col “méthode rurale” si produce uno spumante dolce, il Clairette de Die Méthode Dioise Ancestrale, con uve Clairette e Muscat.
Anche questo procedimento prevede che il vino sia direttamente imbottigliato durante la fermentazione iniziale, con le bollicine di anidride carbonica che restano intrappolate e così il gas, che non trova sbocchi, rimane disciolto nel vino. Identico processo, poi, interessa anche il distretto di Gaillac, nella Francia sudoccidentale. Come si può notare, quindi, niente di nuovo sotto il sole, siamo in buona compagnia. Continua sempre così caro Pasquale e ad majora!
Questa scheda è di Enrico Malgi
Sede a Torchiara (SA) – Via Case Bianche, 8 – Tel. 0974 843244 – 335 8147332 – Fax 0974 841491 – casebianche@tiscali.it – www.casebianche.eu – Enologo: Fortunato Sebastiano – Ettari vitati: 5,5 – Bottiglie prodotte: circa 15.000 – Vitigni: Aglianico, Primitivo, Barbera, Piedirosso, Fiano, Trebbiano e Malvasia.
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