di Enrico Malgi
Domanda semplice semplice: perché il vino rosato che si produce in Puglia è sempre così buono? Cominciamo col dire che in Puglia si coltivano vari vitigni a bacca rossa che si dimostrano molto adatti alla produzione di questa tipologia: negroamaro, primitivo, nero di troia e susumaniello soprattutto. Poi mettiamoci il singolare terroir pugliese che esprime condizioni pedoclimatiche uniche nel suo genere, come per esempio nel Salento dove la vite è allevata col caratteristico sistema ad alberello su un terreno rosso di natura argillosa e di pietra calcarea dura o tufacea e posizionato non lontano dal mare. Senza dimenticare poi il metodo di vinificazione che può variare da quello del classico contatto pellicolare a quello del salasso e che comunque in ambedue i casi tende a produrre rosati un po’ più colorati rispetto alla norma. Un’altra cosa importante da sottolineare è che i vini rosati pugliesi godono di un prezzo sempre molto favorevole in rapporto alla loro manifesta qualità.
Ed allora ecco qui proprio un prototipo di un rosato pugliese-salentino che ho degustato in questi giorni: Spinello dei Falconi Rosato Negroamaro Salento Igt 2017 della Cantina Sociale Cupertinum di Copertino. Azienda sorta nel 1935 e che può contare su trecento soci conferitori che coltivano trecento e più ettari di vite, per un numero di bottiglie prodotte annualmente superiore al milione.
Maturazione del vino per cinque mesi in acciaio e vetro. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale della bottiglia di appena 6,00-7,00 euro, come volevasi dimostrare!
Canonico il colore rosato carico e luminoso che si scorge nel bicchiere. Bouquet ampio ed espansivo che promette al naso tutte cose buone: generosità olfattiva di fragranti frutti rossi, come la ciliegia, la mora ed il ribes; pregevoli e suggestive suadenze floreali odorose di petali di rosa e di geranio; leggiadri respiri di zenzero, di scorza candita, di mirto, di timo e di pepe rosa. Ma è in bocca che il vino, mantenendo così fede alla promessa fatta al naso, fa la differenza. Freschezza a tutto spiano; frutto succoso, polposo e materico; sorso aggraziato, sapido, armonico e gioioso, che si focalizza poi su un ricamato disegno di ampia intensità gustativa. Palato elegante, scorrevole, avvolgente, intrigante e voluttuoso. Finale lungo ed appagante al massimo. Da consumare su un risotto allo zafferano, sul capocollo di Martina Franca e su una burrata di Andria. Perfetto!
Sede a Copertino (Le) – Via Martiri del Risorgimento, 6
Tel e Fax 0832 947031
cantinacopertino@libero.it – www.cupertinum.it
Enologo: Giuseppe Pizzolante Leuzzi
Ettari vitati: 300 – Bottiglie prodotte: 1.000.000
Vitigni: negroamaro, primitivo, malvasia nera e bianca, montepulciano, merlot, syrah e chardonnay.