
di Giovanna Pizzi
Famiglia Abbruzzino, Tenuta delle Grazie, Curinga (CZ), Calabria- per la tappa inaugurale di un evento che per la prima volta è itinerante e che nell’anno del Covid parte proprio dalla regione più promettente d’Italia. E non è certo un caso.

Spessore Campobase ha aperto le porte della ripresa, anzi le ha spalancate!
Ideato da Fausto Fratti, ex patron dell’Osteria del Povero Diavolo di Torriana (RN), con l’intenzione di valorizzare le produzioni locali e sviluppare lo spirito di collaborazione tra giovani cuochi, quest’evento dal 2013 e per sette edizioni si è svolto in Romagna, l’anno scorso nella formula “Campo Base” in cui Fratti è stato affiancato da Piergiorgio Parini e Gianluca Gorini, e quest’anno, evolvendosi ancora, si sviluppa in 5 tappe itineranti, una al mese fino a dicembre, che, dopo quella calabrese, sono: il ristorante Kresios a Telese Terme (BN), Luciano Cucina Italiana a Roma, La Bandiera a Civitella Casanova in Abruzzo e infine il Grand Hotel a Rimini per la tappa finale dell’1 e 2 dicembre.
E per la prima cena, mercoledì scorso a casa Abbruzzino, 10 giovani chef, “armati solo di coltelli” e da ogni parte d’Italia hanno creato 20 piatti che sono bomboniere innovative di gusto.
Una cena “a sorpresa” non solo per gli ospiti ma anche e soprattutto per gli chef che si sono sbizzarriti in cucina con gli ignoti ingredienti messi a disposizione la mattina stessa dai padroni di casa.
A cimentarsi con entusiasmo sono stati gli “indigeni” Nino Rossi del “Qafiz” di Santa Cristina d’Aspromonte (RC) e Antonio Biafora del ristorante “Hyle” di San Giovanni in Fiore (CS) che insieme a Luca Abruzzino hanno fatto gli onori di casa a Luciano Monosilio di “Luciano Cucina Italiana” di Roma, Riccardo Agostini de “Il Piastrino” a Pennabilli (RN), Mattia Spadone de “La Bandiera” a Civitella Casanova (PE), Giuseppe Iannotti di “Kresios” a Telese (BN), Antonio Zaccardi del “Pascià” di Conversano (BA), Domenico Marotta del ristorante “Marotta” a Squille (CE) e Simone Cantafio di “Maison Bras”, appena rientrato dal Giappone.
Il format è smart, informale e conviviale, in cui autenticità e libertà di esprimersi sono il filo conduttore in cucina in un clima di collaborazione, amicizia e goliardia.
Ed eccoli i 20 piatti che restano senza paternità per rispettare il principio dell’evento e che meritano di essere tutti menzionati in questo elenco che è un susseguirsi di contrasti, equilibri, speziature, croccantezza, sapori calabresi, maialino nero, crostacei, ‘nduja, finocchietto e molto molto di più:
-Rapa rossa e fragola
-Zuppa cetrioli e vongole
-Cipolla al cartoccio, crema tzatziki, e olio di cipolla bruciata
-Melanzana imbottita all’alalunga
-Fagiolini, albicocca e alici bruciate
-Anguria e cruda
-Cicala mare e monti
-Gambero, fegatini e albicocca
-Taco di agnello e peperoni
-Topinambur, lingua, rucola e aglio nero
-Mezzo pacchero, vongole, pistacchio e pepe verde
-Cappelletto con coppa di testa, lattuga fermentata e crostacei
-Ricciola, giardiniera e curcuma
-Pesce spada, salsa al pane e pomodorini marinati
-Manzo e avocado
-Maiale, teriyaki, ‘nduja e pesca
-Maiale al forno a legna, ananas, zenzero e cardamomo
-Pomodoro, mandorla e merendelle
-Namelaka di cipolla al forno, gelato alle more e biscotto al cardamomo
-Mango, ricotta e semi di zucca
E i grandi eventi si riconoscono perché sono accompagnati da grandi vini e grandi oli e le aziende in degustazione, tra le migliori della regione, hanno contribuito con le loro etichette a deliziare i palati già appagati dagli assaggi: ‘A Vita, Cantine Benvenuto, Cataldo Calabretta, Cretapaglia, Ippolito 1845, Librandi, Podere Vecciano, Sergio Arcuri, Statti, Tramontana e Venissa tra le cantine e l’Olearia San Giorgio col suo EVO da Ottobratica intenso e delicato.
Insomma, un riuscitissimo “appuntamento fra procuratori e consumatori di piacere”
Ristorante Abbruzzino
Via Fiume Savuto, snc (Località S. Janni) Catanzaro
www.abbruzzino.it
Tel. 0961799008
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