Era da tempo che volevo scrivere questo pezzo: il cibo italiano arriva nello spazio grazie allo chef Davide Scabin. Avevo letto qualche articolo e sentito un’intervista ma non mi bastava; poi, a maggio, inizia Le Strade della Mozzarella (Paestum, dal 12 al 14 Maggio), evento di successo che propone la mozzarella come regina della tavola. Un evento molto interessante e molto ben organizzato che propone un programma molto fitto fatto di congressi con i più rinomati chef di tutta Italia, i quali propongono piatti a basa di mozzarella: dalla mozzarella… “in purezza” come direbbero gli amanti del vino, alla pasta, ma anche a pesce o carne e perfino al dolce.
E così il 12 mattina arrivo entusiasta al Savoy Beach pronta per le sessioni di degustazione, i laboratori, i piatti degli chef e i vini da abbinare. All’ingresso incontro subito il critico enogastronomico Luciano Pignataro, media partner dell’evento, presentatore e consulente, il quale mi fa strada. Gli dico: “in mattinata vorrei seguire i congressi”, e Luciano “allora, vieni, ho 2 posti in prima fila”. Ottimo! Arriviamo in sala e mi rendo conto che riesco a seguire subito l’intervento di Davide Scabin già alle prese con una splendida provola! Il tempo di accomodarmi e mi vedo arrivare a tavola, una bustina argento insieme al piatto centrale con mozzarella, alici e pomodoro. A prima vista, secondo quello che siamo abituati a vedere, nella bustina argento ci si attenderebbero le classiche salviette rinfrescanti (nonostante le dimensioni però); ma io le riconosco subito: sono loro, sono gli spaghetti degli astronauti opportunamente confezionati!
Non credo ai miei occhi: ho finalmente l’occasione di provarli!
il piatto
Davide Scabin, del Combal.Zero di Rivoli (To) è stato, infatti, contattato un paio di anni fa dal responsabile della Argo-Tech, per conto della ESA (European Space Agency) al fine di preparare qualche piatto che gli astronauti avrebbero potuto portare con se in missione. Pare, infatti, che i cibi disponibili in navicella fossero generalmente di matrice americana e diversi astronauti italiani sognassero lasagne, spaghetti e tiramisù. All’inizio sembrò uno scherzo, Scabin stesso credeva fosse un gioco ma non lo era affatto, anzi, l’impresa non fu affatto facile considerando il processo di disidratazione (e successiva reidratazione) -atta a conservare i cibi per mesi- a cui i piatti sarebbero stati sottoposti. Pare, appunto, non sia stato affatto facile trovare un equilibrio di sapori, ci sono voluti diversi esperimenti. Ma alla fine ce l’hanno fatta! Ed io ho le prove!
Lo chef ha preparato, proprio in occasione delle strade della mozzarella, un piatto freschissimo, una sorta di marinara direi, quindi ha chiesto di versare direttamente dalla confezione questi spaghetti al pomodoro nel piatto già pronto con provola, acciughe, basilico e olio fresco. Signori: perfettamente al dente, esperimento riuscito e approvato
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