di Giancarlo Maffi
Evviva. Il giornalista fiorentino Aldo Fiordelli, Consumazione Obbligatoria, ha finalmente risolto i problemi di assetto della sua Porsche Cayman gialla grazie a otto magnum di Krug. Questa è la notizia di cui parleranno le agenzie stampa di tutto il mondo, dopo la pubblicazione di queste foto.
Della serie: le cose nascono per caso. Chiama con la sua voce spersa fra le nebbie del mattino, il Fiordy: maffi ,chiude un’enoteca a Firenze. Sono rimaste “alcune” magnum di krug. Il prezzo è buono, anzi ottimo. Parte la chiama di maffi, venditore di cose ben piu’ difficili. Il sempre lento, accorto e cauto Ciomei ne vuole tre, roba da matti. Qualcosa non quaglia e altri affannati confermano chi una, chi due. Alcuni restano a piedi.
Appuntamento ieri, dice l’aplombista toscano. Si ma come le porti le bottiglie, obietta il Ciomei, pratico come sempre, pensando al giocattolo su quattro ruote con il quale si cimenta il Fiordy, una peraltro bellissima Porsche Cayman, gialla. Un colore atto a catturare il maggior numero possibile di giovani api regine, a due zampe e tacco 20, per intenderci.
Nessun problema, dice il giornalista. Non preoccupatevi, ci vediamo alla Tranquillona di Serravalle Pistoiese, carinissimo locale sul cucuzzolo del vecchio centro storico, mangiamo due piattini e risolviamo il caso. Sicuri di veder comparire Aldo con le casse di legno sul tetto dell’ auto confermiamo, scettici mica poco. Arriviamo lunghi con i tempi, l’auto è al parcheggio. Nessuna traccia dell’autista e tanto meno del Krug, OTTO MAGNUM, mica paglia.
Ci guardiamo io e il Ciomei, basiti. Dove le avrà messe? Il cinico Leo pensa a un bidone, io non posso crederci.
Ci aspetta nella bella sala, finalmente con sole stupendo, del ristorante che poi è un locale multifunzionale, tra l ‘altro con una bella saletta in cantina per cene serali. Prima mangiamo poi definiamo gli affari, dice risoluto il porschista.
Divertente l’ assaggio di prosciutto servito avvolto in una sorta di gnocco fritto. Sarà un pranzo materico, lo si capisce subito, con qualche gioco modernista dove si intravvede la buona mano dello chef, David Ardita.
Si dice un gran bene di carni ben scelte e ben pilotate. Buona infatti ma leggermente troppo sapida la TARTARA DI MANZO AL COLTELLO, con accompagnamento di una moutarde maschia.
Buone le mie FRITTELLE DI BACCALA’ E SALSA MEDITERRANEA, nelle quali mi sarebbe piaciuto un tocco di limone ma alle quali riconosco millimetrica frittura, con olio NON esausto.
Non male anche il CROSTONE DI CARDI CON FONDUTA DI TALEGGIO, anche se la Raschera sarebbe stata più adatta, territorialmente parlando. Purtroppo non interessante il primo, solo un assaggio, di TAGLIATELLE DI CASTAGNE CON RICOTTA E PINOLI. Castagna non pervenuta in una tagliatella di consistenza troppo lieve e componenti che nel piatto vanno ognuno per conto loro.
Bella e golosa e pure ben trattata all’origine la TRIPPA ALLA PARMIGIANA, questa volta sapida il giusto. Tracotanti i FEGATELLI CON RAPE SALTATE, per stomaci robusti ( Tornatore qui sbaverebbe). Eccessivi di quantità e troppo cotti.
Anche l’OSSOBUCO IN UMIDO appare carico di spezie. La materia prima,pur buona, è un poco troppo di difficile passaggio interdentale. Forse una cottura con tecnica diversa avrebbe dato migliori risultati. Civile il FRITTO DI VERDURE in appoggio.
Si chiude con un assaggio di RICOTTA E CASTAGNE, delicato e poco dolce, comme il faut.
Abbiamo bevuto uno champagne senza arte né parte, Blodel, e un Flaccanello 2006, che si è ben aperto nel tempo del pasto.
Ma la star della giornata è la bottiglia di SOFFOCONE in vetrina, con etichetta che ben chiarisce, anche ai non toscani, il significato multifunzione.
La Tranquillona merita un bel 13,5/20, che potrebbe anche virare verso l’alto, con una maggiore attenzione e finezza nei piatti. Possibilità che lo chef ha sicuramente nelle corde.
Locanda La Tranquillona
Via Giuseppe Garibaldi, 49
Tel.0573.51301
www.latranquillona.it
È rimasta in piedi la questione magnum Krug. Guardate le foto . Ben otto , in quello strano portabagagli verticale. Ma Aldo nostro era contento. La sua vetturetta aveva trovato un assetto corsaiolo. Le bottiglie, dite voi?
Cavoli nostri. Potrebbero pure servire per una festicciola comunitaria…….
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