Con il limoncello e gli infusi alla riscoperta della Penisola Sorrentina
Direzione commerciale: 80143 Napoli, Centro Direzionale Is. E/2
Tel. 081 5628154 Fax: 081 5628177
Fabbrica: Piano di Sorrento, Via Mortora San Liborio, 126
Tel. 081 5333282, Fax: 081 8083970 e 081 5333830
n° adddetti (sito produttivo e ufficio commerciale): circa 30
quantitativo di produzione 2007: oltre un milione di litri di cui circa il 95% riferito al solo Limoncello
Per visite allo stabilimento contattare il direttore ing. Matteo Troia telefonicamente allo 081/5333282 o via email all’indirizzo matteo.troia@villamassa.com
www.villamassa.com
villamassa@villamassa.com
Percorrendo la strada che porta verso Piano di Sorrento non si può non rimanere affascinati dai terrazzamenti di limoni che dominano incontrastati il paesaggio ora inerpicandosi sulle colline ora lambendo il mare. Lo sguardo immancabilmente cade sulle caratteristiche “pagliarelle”, stuoie di paglia appoggiate a pali di sostegno di legno, per lo più di castagno, che proteggono le piante dal vento e dal freddo e consentono un ritardo della maturazione dei frutti.
Proprio qui, a Piano di Sorrento, ha sede l’azienda Villa Massa, nata nel 1991 ad opera dei fratelli Stefano e Sergio Massa. Prima di allora il limoncello era prodotto esclusivamente in casa per il consumo familiare.
I fratelli Massa pensarono che la ricchezza offerta dalla loro meravigliosa terra non potesse e non dovesse andare sprecata ma, anzi, valorizzata a partire proprio dalla ricetta originaria risalente alla fine dell’Ottocento quando nelle occasioni conviviali nell’antica villa di famiglia si offriva il rosolio preparato con i limoni del proprio giardino. Dunque la loro intuizione, rivelatasi poi geniale, fu quella di puntare su questa bevanda tradizionale e sugli altri antichi rosoli e creme a base di agrumi della tradizione sorrentina.
Tuttavia, non esisteva una procedura di produzione a livello industriale di tale prodotto che da un punto di vista organolettico, cromatico e di conservazione ha la stessa variabilità dei limoni. Perciò i fratelli Massa cercarono di concentrare i loro sforzi nel capire come poter produrre il limoncello in quantitativi superiori a quelli per l’uso familiare pur rispettando l’artigianalità del processo produttivo e l’antica ricetta familiare.
In seguito si è avuta la realizzazione di complessi studi e l’acquisizione di una tecnologia di avanguardia che prevede un’automazione integrata del processo e una strumentazione che include gascromatografo e spettrofotometro, oltre che attrezzature e impianti che governano temperature di processo e saturazioni con gas inerte di serbatoi di stoccaggio e di preparazione dei semilavorati e del prodotto finito.
In questo modo i fratelli Massa sono giunti alla definizione di un processo che oggi consente loro di dar vita a un prodotto naturale che non contiene né coloranti né conservanti e la cui base aromatica deriva solo dalle sottili scorzette di una determinata varietà di limone, ovvero l’ovale di Sorrento IGP (Indicazione Geografica Protetta).
Per la produzione del limoncello Villa Massa utilizza solo i limoni di questa varietà ed è rigorosamente bandito il ricorso a scorze di limone congelate, essenze, aromi o prodotti di sintesi. I limoni, colti sulla pianta e lavorati nell’arco delle 24 ore dalla raccolta, devono essere di giuste dimensioni, maturati al sole e al riparo di alti pergolati in pali di castagno, senza alcun residuo nocivo sulla buccia. Inoltre viene utilizzata solo la sottilissima pellicola di flavedo, ovvero la scorza esterna del limone, evitando accuratamente l’albedo, il bianco rivestimento spugnoso che avvolge il frutto e che, se asportato con la scorza, conferirebbe un sapore amarognolo al liquore.
La loro scommessa si è dimostrata davvero vincente: infatti oggi il limoncello è un prodotto conosciutissimo e molto esportato anche all’estero (l’80% circa della produzione Villa Massa è esportata verso una trentina di Paesi in tutto il mondo e in tutti i continenti).
L’azienda cerca anche di minimizzare l’impatto ambientale delle proprie lavorazioni riducendo all’essenziale i propri rifiuti. Ciò viene realizzato utilizzando completamente la materia prima: infatti, dalle scorzette dei limoni usate per l’infusione a freddo del limoncello, grazie a una doppia distillazione a bagnomaria, vengono estratti l’aroma e l’alcol che servono per produrre il DSTILLâ, un distillato a base di limoni presentato in una bottiglia-lampada di design dalle linee pulite in puro stile minimalista. Inoltre Villa Massa ha anche brevettato un veicolo elettrico a emissioni “0” con cui distribuire al dettaglio i sorbetti ottenuti dalla premitura degli agrumi dopo la pelatura.
Nel 2007 Villa Massa ha ricevuto ad Atene l’European Excellence Award promosso dall’European Foundation for Quality Management nella categoria delle piccole e medie imprese.
Ultimamente l’azienda è anche impegnata nella realizzazione di un dolce sagomato a forma di marrone, il “Lemon Glacé”, realizzato con una pasta di bucce di limone prima candite e poi glassate.
Ma Villa Massa intende impegnarsi oltre la filiera del limone. Essa, infatti, è tra i soggetti promotori di una serie di iniziative volte alla promozione e alla valorizzazione del territorio.
Tra questi abbiamo “Le Vie del Limone”, un percorso enogastronomico che vede questo agrume come protagonista indiscusso. Nell’ambito di questi itinerari sono stati spalancati i cancelli di antichi giardini, di fondi privati e di luoghi d’incanto del Sette-Ottocento. Le persone, così, hanno avuto la possibilità di effettuare passeggiate nei fondi agricoli, di visitare le migliori aziende di condizionamento e di trasformazione e diversi agrumeti come il settecentesco “Pizzo” a Sant’Agnello che si estende per ben 10 mila metri quadrati vincolati come bene paesaggistico e archeologico, quello raffinato e panoramico delle “Grottelle” di Villa Massa a Meta di Sorrento, quello storico del Gesù e la Villanella a Massa Lubrense.
Così, passeggiando nel dedalo di sentieri immersi in una natura lussureggiante, tra i colori e i profumi incomparabili che questo angolo di paradiso sa regalare, ci si introduce nello straordinario mondo che ruota attorno al limone della Costiera Sorrentina e quindi ci si avvicina alla sua storia, alle sue tradizioni, alle sue leggende, ai suoi personaggi e alle sue prelibatezze gastronomiche.
Di recente si è conclusa anche un’altra iniziativa promossa da Stefano Massa, ovvero le Giornate Gastronomiche Sorrentine, venti giorni, dal 1° al 20 dicembre, interamente dedicati a incontri con grandi chef, premiazioni, cene e scambi culturali. Ogni anno il clou dell’evento è rappresentato da una cena di gala in cui chef campani “sfidano” amichevolmente quelli di un’altra regione italiana (quest’anno è andata in scena la Lombardia). Altro appuntamento di rilievo nell’ambito di queste giornate è “A teatro con i protagonisti, Premio Villa Massa” nel corso del quale quest’anno sono stati premiati Carme Ruscalleda del ristorante “Sant Pau” di Sant Pol De Mar, vicino Barcellona e Alfonso Iaccarino, patron del “Don Alfonso 1890” di Sant’Agata sui due Golfi. Il premio verrà consegnato anche a Gualtiero Marchesi purtroppo impossibilitato a partecipare per motivi di salute.
Stefano Massa, a proposito dell’edizione 2007 delle Giornate Gastronomiche Sorrentine, ha messo in evidenza che “le parole d’ordine per quest’anno sono passione, qualità e rigore; queste parole d’ordine ci servono per coltivare la nostra identità perché è attraverso di essa che si coglie la propria dignità”.
Dunque, l’azienda Villa Massa è davvero una bella esperienza imprenditoriale poiché punta anche a far conoscere il nostro meraviglioso territorio, favorendo il contatto visivo, fisico, con gli straordinari prodotti della nostra terra, con le sue ricchezze e le sue caratteristiche uniche, con la sua cultura.
Così anche da quella che in partenza è una semplice visita aziendale si può ritornare a casa con la sensazione di sentirsi arricchiti perché ancor più consapevoli delle incredibili potenzialità di questa terra e della Campania tutta e motivati nell’attivarsi in tutti i modi per farle conoscere e apprezzare quanto più è possibile, o almeno in maniera proporzionata a quanto essa effettivamente meriti.
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