Via dell’Accademia 10
www.refoods.it
Tel. 081.8781480
Da 30 a 50 euro
di Tommaso Esposito
Ecco, vi trovate a Sorrento e volete mangiar bene, ma proprio bene, spendendo giusto?
Prendete appunti, questo è il posto che fa per voi.
Pieno centro. Ora ci si arriva dal Corso Italia, terzo vicoletto a destra per chi viene da piazza Tasso.
Re Food abita qui.
Il monarca si chiama Giuseppe Savarese, mestiere di famiglia.
In cucina ci sta Giosuè Maresca, sapienza di mammà e bella mano, che quando sta in ferie a novembre se ne va sul Lago d’Orta a Villa Crespi ad allenarsi con Antonino Cannavacciuolo.
Ho detto tutto.
Locali or ora ristrutturati, colorati, con un angolo pizzeria appena avviato.
Poi c’è la cantina con la scala in cristallo, crocieracostastyle, in allestimento. Però quel che già ci sta promette bene.
Servizio cordiale e affabile. Multilingue per il via vai di turisti.
Ma tra i fornelli si parla soltanto napoletano con accento sorrentino.
Veniamo al dunque.
Buon pane e ottimo olio di olive coltivate su a Priora, dove i Savarese hanno orto, giardino e uliveto.
Per la filiera corta.
Poi un benvenuto: ricotta vaccina con zeste di limone di Sorrento e salame napoletano. Tanto per avviare le papille. Si brinda con una fresca Falanghina spumante.
C’è baccalà in carpaccio, polpo verace grigliato e prosciutto di tonno rosso. Tutto buono con il polpo rampante, vien voglia di dire ranfante, bello croccante sodo eppure umoroso e pimpante.
Arriva una bella zupparella.
Coperta per la suspance.
Et voilà: totani e patate.
Vi aspettereste il solito pastocchio. Eh no amici miei.
I totani sono saltati in padella con erbette aromatiche. E le patate fritte a mestiere. Messe insieme un gusto deciso, di mare e di terra ovèro, come da tempo non trovavo.
E che dire di questa negletta e deprecata dagli stolti aùglia?
Un gran bene.
L’aguglia fritta, con pomodoro confit, asparago di mare o salicornia e quella stessa ricottina odorosa di Sorrento già assaggiata per cominciare, mi fa sobbalzare. Il profumo degli scogli e della riva si sprigiona e ti bea!
La ricciola distesa tra i pomodorini gialli vernini raccolti sul Vesuvio non è da meno.
Sbaam, ti dà uno scappellotto e ti ricorda che di ricciola si tratta.
E non di pollo come solitamente accade in qualche tavola altrui.
Non c’è tempo per i primi.
E non ci resta che il bello del finale.
Limone di Priora con il suo sorbetto.
E un po’ di limoncello.
Quello a cui non si bisogna mai dire no.
E che sò scemo?
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