di Antonella Amodio
Rimane sempre un posto di grande fascino via dei Tribunali a Napoli, l’arteria principale del decumano maggiore, il cuore della città partenopea.
Ed è proprio in questa via che tutto ebbe inizio per Sorbillo, che vi aprì la prima sede, dalla quale la pizza tradizionale ha poi fatto il giro del mondo (oggi ne conta diverse, anche a New York e a Tokyo) e conquistando il secondo posto nella classifica 50 Top Pizza – Top World Artisan Pizza Chains 2021.
In questi tempi di dopo pandemia, il settore della ristorazione sta vivendo una fase di cambiamento e adattamento: così da Sorbillo si riprendono piano piano i ritmi di sempre, con lunghe file di persone fuori dalla pizzeria, in attesa di mangiare la pizza che porta la firma di Gino e Toto Sorbillo.
Un ottimo segnale di ripresa, per fortuna, a dimostrazione che chi semina bene raccoglie bene e in un settore dove la presenza degli italiani supera quella degli stranieri in questo momento. Gino Sorbillo investe, ancora una volta, rilanciando la sua storica sede e puntando sulla capacità di rinnovamento e consolidamento, con l’allargamento del locale, con un ambiente nuovo e collegato con il resto della pizzeria, dove è prevista una maggiore attenzione per il vino, con l’allestimento a parete di frigo espositori che conterranno etichette da bere in sede e anche da portare via, con tavolo conviviale e saletta privè con accesso a parte e servizi separati.
Insomma, Sorbillo riprende con tante idee e grande spirito di innovazione, con investimenti importanti, come la nuova sede di Antica Pizza Fritta da Zia Esterina Sorbillo a piazzetta Nilo, aperta in piena pandemia, dove la proposta della pizza fritta, tra l’altro buonissima, è abbinata a cocktail e vini. Questo luogo è molto caro a Gino Sorbillo: sua madre uscì sposa dalla casa non distante dalla pizzeria, dove vale la pena di fermarsi anche per un aperitivo, godendo la bellezza della piazza e la vista della statua del dio Nilo.
La riapertura porta anche novità nel menù, con new entry come la pizza Ciro (pomodorino del piennolo rosso, ombra di pomodoro italiano biologico, origano selvatico del Monte Saro, parmigiano reggiano di montagna, peperoncino e basilico fresco, 4,50 € ), la Mariarosaria, che prevede tra gli ingredienti l’aglio dell’Ufita e i filetti di alici di Cetara ( 7,50 €) e la Pizza con il Segreto che si basa sulla proposta giornaliera (la mia portava su un unico disco tre gusti: Ciro, Mariarosaria e Segreto).
Tra le più richieste rimane la classica e intramontabile Margherita e la Margherita con bufala e parmigiano.
Pizzeria Gino Sorbillo
Via dei Tribunali, 32 Napoli
Antica Pizza Fritta da Zia Esterina Sorbillo
Piazzetta Nilo, Napoli
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