Locanda Nonna Rosa a Somma Vesuviana
Locanda Nonna Rosa a Somma Vesuviana
Via Mercato Vecchio, 106
Tel. 339 583 4227
Nuova veste per la Locanda Nonna Rosa. Siamo a Somma Vesuviana, territorio d’elezione per la commercializzazione del baccalà. Polo di riferimento per l’acquisto e il consumo del candido pesce nordico. La classica domanda è: dove mangiare il migliore baccalà? In questa zona alle falde del Vesuvio troviamo vari riferimenti di diversa tipologia e ognuno con la sua anima. Torniamo oggi dopo tempo in un luogo di culto per stoccafisso e baccalà. Siamo in via mercato vecchio nel centro storico di Somma Vesuviana e ci sediamo al tavolo di Locanda Nonna Rosa il ristorante di Vincenzo Nocerino e sua moglie Rosaria. Ristrutturato immediatamente prima del lockdown di marzo ha così abbandonato l’aspetto rustico per essere oggi un posto che unisce una bella cucina ad un ambiente contemporaneo e comodo. Bella la vista sulla cucina, deliziosi alcuni dettagli della mise en place. Il baccalà qui è il protagonista indiscusso, ben lavorato e trattato. Cotture precise, abbinamenti semplici e funzionali per piatti delicati e moderni. Un esempio di come la tradizione possa essere raccontata senza banalità.
In questo che è un vero tempio del baccalà la materia prima è candida e polposa, accuratamente dissalata. Le cotture sono meticolose anche per lo Stoccafisso che arriva nei piatti sempre morbido e succulento. La materia dunque è protagonista elaborata con mano felice e l’obiettivo di non strafare. Piatti ben presentati, gusto pulito, abbinamenti funzionali. L’abilità della cucina è tutta a servizio di un progetto gastronomico con le idee chiare e un focus preciso. Godibilità piena per gli ziti con genovese di baccalà sorprendentemente delicati e digeribili. Equilibrio centrato per il baccalà arrostito che acquisisce una bella nota intensa grazie ad una buona reazione di Maillard. Fresca e leggera la ricotta e pera in chiusura.
In sala i movimenti sono calmi e le premure non mancano. Consigliato per gli amanti del genere e per chi desidera scoprire il migliore baccalà. Ci sarà
solo l’imbarazzo della scelta ma ci si potrà serenamente affidare allo Chef per una selezione di piatti.
Oggi a seguito della ristrutturazione Locanda Nonna Rosa unisce la qualità della cucina ad un ambiente confortevole e curato capace di apporre una nota charme a piatti che assicurano piacere.
Il menu della Locnada Nonna Rosa a Somma Vesuviana
Via Mercato Vecchio 106
Tel. 339 5834227 – 348 0379241
www.locandanonnarosa.it
Aperto sempre
Chiuso lunedì, domenica sera
Un pasto completo con vino locale entro i 35 euro
di Tommaso Esposito
Ecco un posto da visitare alla prima occasione se si vuole gustare stocco e baccalà fatti come Dio comanda.
A ridosso del centro di Somma, arredata con gusto, tavoli in legno, ambiente familiare, un piccolo dehors che si affaccia sull’orto dove crescono buone verdure, una trentina di coperti c’è la cucina di Enzo Nocerino.
Accoglie in sala sua moglie Maria Rosaria. E’ stato il cuoco de La Lanterna per tanti anni e cose buone ha avuto tutto il tempo per farle.
Ora sta qua per realizzare il suo sogno.
All’opera dunque.
Si va per baccalà anche se sotto gli occhi sfilano tagliarelle ai funghi porcini intensamente odorose e un bel filetto di bianca scottona sannita. Le lasciamo agli ospiti del tavolo accanto.
Fritturine per cominciare.
Bastoncini di mussillo.
Ah se prendessero il posto occupato nelle dispense dagli sciapi, surgelati omonimi, quanto ne guadagnerebbe la memoria del gusto fra le nuove generazioni.
Polpette di fella, gustose e morbide.
Sciurillo ripieno di cremoso baccalà.
Perfetto tempura e sapore deciso, intenso. Come ci si aspetta.
Buono anche il pane cafone.
Papaccella o meglio pepaulo tondo rosso farcito di baccalà su crema di patata gialla con gocce di aglianico ristretto.
Bel piatto: buona la crema di tubero, equilibrata per la sua cottura in brodo vegetale e la sua perfetta montatura non portata all’impazzamento come solitamente accade. Gustose le gocce di aglianico. Il tutto è l’ideale accompagnamento del pepaulo ripieno. Evoca l’antica ricetta di mussillo e papaccelle. Bravo.
Va di moda la Genovesa con il pesce anche qua.
E’ una genovesa fatta con cipolla bianca, fresca e allegra.
Breve è la cottura che insegue la tenuta in padella del mussillo. Appena colorata di pachino. Brodosetta nel finale.
Una finta genovesa, insomma.
Una scelta di Enzo.
Molto buona in verità. Ha il giusto equilibrio e il salato non esiste.
Tanto per scherzare abbiamo pensato a una vera Genovesa.
Cipolla austegna, pomodorino del Piennolo del Vesuvio, cottura lunga come da manuale fino al disfacimento. E poi il mussillo in finale. L’assaggeremo durante l’inverno così.
Un po’ di stocco c’è.
Allora coroniello in cassuola con pomodoro, olive nere e capperi.
Un piccolo trancio di stocco all’insalata accompagna la ripresa del baccalà.
Il mussillo va pil-pil ed è una felice bontà.
Poi alla brace.
Gli umori sono tutti raccolti nel boccone.
E vai, Nonna Rosa sarà contenta di Enzo.
E pure noi che ci congediamo con due assaggi di caprese e di casoddoce, per non dire cheesecake. Buoni giacché dolci quanto basta. Come piace a me. Direttamente dalle mani di Maria Rosaria, amabile ospite e anche pasticciera.
Ah, una deliziosa catalanesca ha accompagnato tutto il pasto.
Locanda Nonna Rosa Somma Vesuviana
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