Slow Wine 2020, la decima edizione si veste di rosso e si propone a 24 euro per 1120 pagine che contengono 1967 aziende e 25mila vini.
La domanda che si deve fare è: perché comprare ancora una guida cartacea? Il motivo è molto semplice: perché è pensata per essere tale. Si tratta cioè di un oggetto da consultare e portare con se perché ogni anno viene completamente riscritto da decine di collaboratori coordinati da responsabili regionali che a loro volta sono coordinati da Giancarlo Gariglio e Fabio Giavedoni .
Messi così, tutti in fila, i volumi dalla prima alla decima edizione rappresentano un racconto completo di gran parte della viticoltura italiana, un racconto non asettico, ma con la bussola di una idea di vino che sia buono ed etico.
Si potrà essere o meno d’accordo con le scelte, con i riconoscimenti, ma non vi è dubbio che chi oggi volesse un quadro dettagliato non può che avere questo come riferimento principale proprio per il costante aggiornamento che consente di seguire l’evoluzione delle aziende non solo attraverso i vini, che pure è importante, ma anche attraverso il racconto del cambiamento in cantina, dell’avvicendarsi delle generazioni, dell’acquisizione di nuovi ettari.
Questo è il motivo per cui è una guida che non si esaurisce nel giorno della presentazione, ma vive per tutto l’anno.
Intendiamoci, anche Vitae dell’Ais, Veronelli , Vini Buoni del Touring Club e di Cernilli sono ben fatte e scrupolose, per non parlare del Gambero il cui riconoscimento dei Tre Bicchieri resta il più ambito dai produttori.
Ma a mio parere questa ha sicuramente una marcia in più proprio per il racconto.
Restano sul tappeto altri temi, ovviamente. E se cioé siano queste guide capaci di orientare il mercato come avveniva un tempo, o del perché non si è riusciti a creare qualcosa di altrettanto autorevole on line.
Tutte hanno un modo vetusto di comunicare e stanno ancora imbarazzate sui social.
Ma questi sono altri argomenti che poco c’entrano con questa guida che comunque appare tonica e che negli anni ha costruito il più grande evento di presentazione in cui se ne sono vendute in un solo giorno 1200 come avveniva ai vecchi tempi.
Ben fatto è sempre meglio di ben detto
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