Un’altra grande novità di Slow Wine 2013 è una definizione precisa dei riconoscimenti ai vini. Abbiamo lavorato a lungo per offrire al lettore due categorie di prodotti sempre più distinte tra loro. Ecco come abbiamo raggiunto questo obiettivo
Siamo alla terza generazione di Slow Wine. Una guida che non ha paura di mettersi in gioco, perché è nata con una missione molto ambiziosa, quella di cambiare il mondo della critica enologica. Nel farlo, ha rivoluzionato il modo di raccontare e di giudicare il vino, abbandonando il porto sicuro dei punteggi e dei simboli a tutto vantaggio di una maggiore attenzione alla narrazione e al racconto. Ma non volendo abdicare alla funzione di guida, che è quella di giudicare, fin da subito abbiamo creato tre categorie di riconoscimenti sui vini (Vino Slow, Grande Vino, Vino Quotidiano) e sulle cantine (Chiocciola, Bottiglia, Moneta).
Il dibattito, fin dalla prima edizione, è stato subito accesso. La critica che spesso veniva fatta è che il confine tra Vino Slow e Grande Vino fosse troppo labile e impalpabile. Un appunto che ci ha fatto riflettere molto, che abbiamo cercato di spiegare diverse volte con esempi pratici durante i Laboratori del Gusto o negli incontri con i nostri lettori. Noi continuiamo ad essere convinti che le tre categorie funzionino, perché rispondono ai bisogni dell’appassionato moderno, che non è monotematico e non si beve sempre un vino con il punteggio sopra i 95 centesimi…
Forti di queste sicurezze, ci siamo anche dati un obiettivo, quello di sviscerare fino in fondo il problema e di cercare una soluzione che facesse compiere un salto di qualità al nostro lavoro.
Pensiamo di esserci riusciti con l’edizione numero 3 di questa guida.
Ed ecco quella che per noi rappresenta una delle novità maggiori, insieme a quella degli sconti in cantina di cui abbiamo parlato in un precedente post.
I Grandi Vini sono diminuiti molto: sono la metà dello scorso anno. 123. Un numero molto limitato di vini che rientra nella categoria dell’assoluta eccellenza organolettica della produzione nazionale. Queste etichette rispondono a un unico “bisogno”: voglio bere un vino buonissimo. Non importa il prezzo che devo pagare per acquistarlo. Abbiamo lavorato davvero molto duramente per arrivare a una scrematura che fosse rigorosissima e che mostrasse anche una filosofia ben precisa dei nostri assaggi.
I Vini Slow sono buonissimi, ma oltre a questa caratteristica imprescindibile rispondono anche ad altri “bisogni”: il rapporto tra la qualità e il prezzo (che ha un grande peso), la tipicità e l’aderenza territoriale, l’agricoltura sostenibile. Questa categoria offrirà all’appassionato una scelta di grandissimo valore: prodotti di altissimo livello ed espressione pura del terroir a un prezzo conveniente.
Insomma, abbiamo affinato i nostri strumenti, mantenendo fede a uno dei nostri caposaldi: è finita l’era del pensiero unico, quello che tenta di incasellare tutti i vini bevuti in una sola categoria. La nostra visione è più complessa, ma non deve essere complicata!
Pensiamo di esserci riusciti.
Da domani cominceranno a uscire con cadenza pressoché quotidiana dei post di approfondimento sulle nostre impressioni di degustazione e visita alle aziende, corredati dai giudizi che troverete su Slow Wine 2013. Delle succose anticipazioni che consigliamo a tutti di non perdere.
Tutti i Grandi Vini e i Vini Slow saranno in degustazione il 28 ottobre 2012 durante la presentazione di Slow Wine. Se volete farvi un bel regalo, non dovete farvi scappare questa occasione unica.
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