di Redazione Slow Wine
La denominazione toscana più importante ha riservato, al solito, grandi soddisfazioni. L’annata 2007 ci è parsa, in generale, più semplice e immediata, mentre la Riserva 2006 rivela un enorme potenziale evolutivo.
Montalcino si conferma come uno dei grandi terroir dell’enologia nazionale. Qui il sangiovese in purezza regala una continuità qualitativa straordinaria, tale da rendere la lettura di ogni annata un appassionante confronto con uno dei più grandi vitigni mondiali.
A nostro giudizio l’annata 2007 non riserva grandissime emozioni. Vini sicuramente di facile lettura e godibile immediatezza ma che in generale mancavano di quella straordinaria complessità che si richiede al sangiovese da queste parti. Complice sicuramente un’annata calda alla quale non ha giovato la lunga sosta in cantina.
Diverso il discorso quando parliamo dell’altra annata messa in commercio quest’anno: la Riserva 2006. Vendemmia che già nella versione “annata” aveva fatto intuire le proprie potenzialità evolutive. Abbiamo trovano vin splendidi che univano al carattere e alla complessità conformi alle grandi annate, l’estrema espressività frutto di un ulteriore riposo in bottiglia.
Nota di merito per il Rosso di Montalcino, denominazione che abbiamo difeso e che consegna con l’annata 2010 e qualche 2009, vini leggiadri e saporiti, ideale porta di accesso alla comprensione di un territorio così prestigioso.
Niente di invariato per quanto riguarda le Chiocciole. Siamo orgogliosi di aver fatto conoscere al pubblico di appassionati queste aziende: Le Chiuse, Baricci, il Paradiso di Manfredi e Fattoi, aziende che rappresentano al meglio la nostra idea di viticoltura.
Per le bottiglie accanto ai nomi di aziende storiche del comprensorio come Biondi Santi, Gianni Brunelli-Le Chiuse di Sotto, Eredi Fuligni, Poggio di Sotto ecco che si affacciano realtà molto interessanti nella maggior parte dei casi con un approccio sostenibile alla viticoltura. Le Ragnaie, Stella di Campalto, Salicutti, Pietroso sono nomi che circolano da tempo tra gli addetti ai lavori alle quali abbiamo voluto dare risalto.
Infine se volete conoscere uno dei più grandi vini del mondo senza accendete mutui in banca i nostri punti di riferimento per questo 2013 sono: Tiezzi, Terre Nere, Fornacina e Caprili. Non sbaglierete di sicuro.
Ecco i vini segnalati
VINI SLOW
Le Potazzine – Rosso di Montalcino 2010
Baricci – Brunello di Montalcino 2007
Fattoi – Brunello di Montalcino 2007
Caprili – Brunello di Montalcino Riserva 2006
Fornacina – Brunello di Montalcino Riserva 2006
Talenti – Brunello di Montalcino Pian di Conte Riserva 2006
Tenuta di Sesta – Brunello di Montalcino Riserva 2006
Terre Nere – Brunello di Montalcino Riserva 2006
Tiezzi – Brunello di Montalcino Vigna Soccorso Riserva 2006
GRANDI VINI
Biondi Santi – Brunello di Montalcino 2007
Le Ragnaie – Brunello di Montalcino Vecchie Vigne 2007
Pietroso – Brunello di Montalcino 2007
Salicutti – Brunello di Montalcino Piaggione 2007
Stella di Campalto – Brunello di Montalcino 2007
Costanti – Brunello di Montalcino Riserva 2006
Brunelli Le Chiuse di Sotto – Brunello di Montalcino Riserva 2006
Fuligni – Brunello di Montalcino Riserva 2006
Il Paradiso di Manfredi – Brunello di Montalcino Riserva 2006
Poggio di Sotto – Brunello di Montalcino Riserva 2006
Col d’Orcia – Brunello di Montalcino Poggio al Vento Riserva 2004
VINO QUOTIDIANO
Passo del Lume Spento – Rosso di Montalcino 2009
Tutti questi vini provenienti dallo splendido territorio di Montalcino saranno in degustazione il 28 ottobre 2012 durante la presentazione di Slow Wine 2013. Se volete farvi un bel regalo, non dovete farvi scappare questa occasione unica.
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