Dolcetto, Chianti Rufina e Montepulciano d’Abruzzo sono tre rossi che ci hanno entusiasmato anche grazie alla loro capacità di coniugare ottime caratteristiche organolettiche a un prezzo che il più delle volte e decisamente conveniente
Dolcetti
Decliniamo questo vino al plurale perché esistono tanti Dolcetti e differenti denominazioni. Dogliani, Alba, Ovada, Diano d’Alba. Ogni territorio ha delle caratteristiche ben precise e facilmente definibili. Dogliani è quello che solitamente esprime una pienezza e una potenza notevole, con struttura che nebbioleggia e che ben si adatta anche a invecchiamenti prolungati come abbiamo avuto modo di provare con verticali in passato di etichette come quelle di Marziano Abbona, San Fereolo e Pecchenino. Il Dolcetto d’Alba è solitamente fruttato e floreale e esce sul mercato con un buon anticipo rispetto a Dogliani. Fa eccezione quello dei Bravissimi Fratelli Mossio che a Rodello, vista l’altitudine delle vigne, realizzano prodotti anche di rara complessità organolettica e si aggiudicano anche il riconoscimento meritatissimo della Moneta.
Il Dolcetto di Ovada è quello che negli ultimi anni ha patito maggiormente la crisi economica, basta recarsi sulle colline di Ovada per vedere quante siano le vigne abbandonate. Il naso è più selvatico, ma se vinificato con cura ha ottime potenzialità. Infine, il Diano d’Alba che è il più elegante e aristocratico. Un territorio quello dei Dolcetti (soprattutto Dogliani) ricco di Chiocciole: Pecchenino, Cascina Corte e Anna Maria Abbona.
Vini Slow
Dogliani Maioli 2010 – Anna Maria Abbona
Dogliani Papà Celso 2010 – Abbona
Dolcetto di Dogliani Briccolero 2011 – Quinto Chionetti
Tre produttori che ben rappresentano una sorta di aristocrazia del Dolcetto di Dogliani, capitanati dal grande vecchio Quinto Chionetti, che a 86 anni è ancora protagonista di questa cantina sia in vigna sia in cantina. Abbona, ormai, oltre a realizzare ottimi Dolcetti è un affermato produttore di Barolo. Anna Maria Abbona è una sicurezza e la sua produzione sostenibile e attenta, le ha permesso di confermare per il terzo anno consecutivo la Chiocciola.
Vini Quotidiani
Dogliani Autin Lungh 2011 – Eraldo Revelli
Dogliani San Luigi 2010 – Pecchenino
Dogliani Vigna Maestra 2011 – Giovanni Battista Gillardi
Dolcetto d’Alba Piano delli Perdoni 2011 – Mossio Fratelli
Dolcetto d’Alba Sup. 2009 – Flavio Roddolo
Dolcetto di Diano d’Alba 2011 – Bricco Maiolica
Dolcetto di Diano d’Alba Costa Fiore 2011 – Claudio Alario
Dolcetto di Diano d’Alba Sorì Colombè 2011 – Giovanni Prandi
Dolcetto di Diano d’Alba Rivolia 2011 – Renzo Castella
Dolcetto di Dogliani Valdibà 2010 – San Fereolo
Dolcetto di Ovada 2011 – Luigi Tacchino
Dolcetto di Ovada Nani 2010 – Bondi
Il Dolcetto come potete vedere è uno dei campioni incontrastati del Vino Quotidiano. Compagno ideale della nostra tavola, insomma un classico che non tramonta. Tra i tantissimi ci piace citare la Chiocciola Pecchenino, il bravissimo Gillardi, che ci regala come sempre vini dall’olfatto impeccabile e dalla beva coinvolgente. Dei Mossio abbiamo già detto. Flavio Roddolo ci regala una performance straordinaria con il suo Dolcetto Sup. un vero e proprio campione della categoria. Nicoletta Bocca mette a segno un altro dei suoi colpi, contando anche che la gestione del vigneto è impeccabile e segue i dettami della biodinamica il plauso è doppio. Entrambi e Dolcetti di Ovada sono di altissimo livello.
Chianti Rufina
Ci piace parlare del Chianti Rufina, nonostante sia una denominazione non così grande e che non conta così tante aziende. Non tante, ma molto brave. Poche ma buone! Infatti, questo vino ci regala sempre delle performace molto convincenti. Questo grazie a una spiccata territorialità e a un’acidità solitamente più spiccata rispetto al cugino Chianti Classico. L’altitudine maggiore e un clima solitamente un po’ più rigido ci regalano prodotti dalla bocca profonda e aristocratica, il tutto condito anche da una capacità decisamente importante di invecchiare, provate per credere qualche vecchia riserva di Chianti Rufina Bucerchiale di Selvapiana che continua a essere una nostra Chiocciola insieme a Frascole.
Vino Slow
Chianti Rufina Ris. 2009 – Frascole
Vini Quotidiani
Chianti Rufina 2009 – Colognole
Chianti Rufina Podere Il Balzo 2009 – Podere Il Balzo
Montepulciano d’Abruzzo
Dopo una denominazione dove i numeri non sono imponenti, ecco, invece, uno dei vitigni più coltivati nella nostra penisola. Tanta produzione, ma in questi ultimi anni anche una decisa impennata qualitativa. Il montepulciano è una varietà poliedrica: dà ottimi risultati se vinificato fresco come Quotidiano, ma l’affinamento prolungato (se non massacrato da un uso improprio del legno) ci regala delle etichette di assoluta eccellenza organolettica. Quindi non neghiamo una nostra predilezione per questo vino, che infatti, si aggiudica un buon numero di riconoscimenti. Tra questi anche due Grandi Vini che abbiamo visto essere molto pochi in tutt’Italia (123). Le nostre Chiocciole in questa zona sono cinque: Cataldi Madonna, Valentini, Praesidium, Torre dei Beati e Emidio Pepe.
Vino Slow
Montepulciano d’Abruzzo Cocciapazza 2009 – Torre dei Beati
Grandi Vini
Montepulciano d’Abruzzo Terre dei Vestini Amir 2007 – Contesa
Montepulciano d’Abruzzo Testarossa 2008 – Pasetti
Vini Quotidiani
Montepulciano d’Abruzzo 2011 – Valori
Montepulciano d’Abruzzo Il Vino del Tralcetto 2010 – Ciccio Zaccagnini
Montepulciano d’Abruzzo 2010 – Masciarelli
Per scoprire questi vini partecipate alla degustazione del 28 ottobre 2012 in occasione della presentazione di Slow Wine 2013. Se volete farvi un bel regalo, non dovete farvi scappare questa occasione unica.
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