di Redazione Slow Wine
Continua il giro per scoprire l’Italia vitivinicola così come è emersa durante i lavori di redazione di Slow Wine 2013. Andiamo a vedere cos’è successo in Valpolicella, questa importante zona vinicola alle porte di Verona, che si estende in quel sistema di valli parallele che avvolgono a nord la città. Una zona in forte crescita, con molte luci e alcune ombre.
Per motivi storici e per una presenza di produttori assai articolata (sono presenti in zona molti piccoli produttori artigiani, parecchie aziende di medie dimensioni a conduzione familiare, alcune grandi aziende private, alcune importanti aziende cooperative e un discreto numero di grandi gruppi di commercianti/imbottigliatori), la Valpolicella è un territorio vinicolo assai complesso, suddiviso peraltro in due zone. La zona “Classica” comprende la parte più storica della denominazione, quella più occidentale; la zona “allargata” invece si trova nel lembo orientale e si incrocia con la zona di produzione del Soave. Quest’ultima porzione di territorio rappresenta sempre di più la nuova frontiera della Valpolicella.
Dalle nostre degustazioni è emerso un quadro ricco di luci e di alcune ombre. Grande successo dell’Amarone, almeno per quanto riguarda i numeri di produzione e commercializzazione, anche se è difficile capire quali siano i prezzi medi di vendita di queste pregiate bottiglie. Cresce il “fenomeno” del Valpolicella Ripasso (tecnica antica e tradizionale che prevedeva di ripassare il vino da uve fresche sulle bucce provenienti dalla vinificazione dell’Amarone) che guardiamo con scetticismo: tante etichette con stili completamente diversi, senza un’identità precisa. Per questi motivi ne abbiamo segnalati pochi. Incomprensibile la proliferazione di vini IGT di scarso interesse, un’operazione rischiosa che non contribuisce a dare identità a chi li produce. Sono quasi spariti invece i Valpolicella “base” – prodotti spesso in annata – leggeri, fruttati, ideali per un facile consumo quotidiano: peccato, i pochi rimasti sono proprio buoni. Soffre la storica tipologia del Recioto, ormai spesso ridotto a semplice “vino dolce” (e si fa sempre più fatica a trovare bottiglie veramente buone).
In questo quadro generale segnaliamo alcune meravigliose bottiglie, selezionate dopo un lungo lavoro di ricerca e degustazione: cogliamo l’occasione per ringraziare il Consorzio per la Tutela dei Vini Valpolicella che con gentilezza e professionalità ci ha permesso di lavorare nel migliore dei modi possibili.
VINI SLOW
Valpolicella Cl. Sup. Campo Morar 2009 – Viviani
Valpolicella Cl. Sup. Taso 2009 – Villa Bellini
Amarone della Valpolicella Cl. 2005 – Bertani
Amarone della Valpolicella Cl. 2006 – Nicolis
Amarone della Valpolicella Valpantena Tezza 2006 – Tezza
Recioto della Valpolicella Cl. Sant’Ulderico 2008 – Monte dall’Ora
Recioto della Valpolicella Le Calcarole 2009 – Mazzi
Due Valpolicella Superiori di bella personalità: il Campo Morar è capace di condensare carattere del territorio, potenza del frutto e immediata bevibilità, mentre il Taso di Cecilia Bellini – interpretazione originale e centrata delle uve e del territorio della Valpolicella – ha stoffa finissima e grande suadenza. Sempre molto appagante, affidabile e “fedele alla linea” dell’eleganza e della finezza la storica etichetta di Bertani; rigoroso e aristocratico (con trama setosa e pregiata) il vino dei Nicolis, una famiglia che ha un approccio sicuro e costante alla tipologia che ci piace tantissimo; emblematico infine l’Amarone dei Tezza, per il meticoloso lavoro di vigna, per l’impeccabile “lettura” del territorio della Valpantena, per il lungo affinamento e per la correttissima politica del prezzo. Il Recioto Le Calcarole è una delle migliori interpretazioni della tipologia, fedele alla tradizione, con grande pienezza di frutto e ottimo equilibrio, mentre il Sant’Ulderico riconferma la sua immensa statura, con concentrazione calibrata, finezza superiore e “millimetrica” dolcezza.
GRANDI VINI
Amarone della Valpolicella Cl. 2003 – Quintarelli
Amarone della Valpolicella Cent’Anni Ris. 2004 – Trabucchi
Amarone della Valpolicella Plenum 2004 – Villa Canestrari
Amarone della Valpolicella Cl. Monte Danieli 2007 – Corte Rugolin
Amarone della Valpolicella Cl. 2008 – Allegrini
Amarone della Valpolicella Cl. Vigne Alte 2008 – Zeni
Recioto della Valpolicella Cl. 2009 – Bussola
Sei bottiglie di Amarone con personalità diverse (oltre che figlie di vendemmia differenti, alcune giovani e altre sapientemente invecchiate), tutte contraddistinte però da uno stile austero e rigoroso, che rende onore alla sapienza che sta dietro alla vinificazione di un vino così complesso. Infine un grande Recioto, complesso e profondo, prodotto da uno dei pochi produttori rimasti che crede fortemente nell’importanza di questa tipologia.
VINI QUOTIDIANI
Valpolicella Cl. 2010 – Brigaldara
Valpolicella Cl. 2011 – Cantina Valpolicella Negrar
Valpolicella Cl. Saseti 2011 – Monte dall’Ora
Valpolicella Cl. Villa Novare 2011 – Bertani
Quattro etichette che esprimono gli ideali che indicavamo prima per la tipologia dei Valpolicella giovani: semplici ma non banali, leggeri, fruttati, ideali per un facile consumo quotidiano. Speriamo di trovare un numero sempre più alto di bottiglie con queste caratteristiche.
Tutti questi vini provenienti dalla Valpolicella saranno in degustazione il 28 ottobre 2012 durante la presentazione di Slow Wine 2013. Se volete farvi un bel regalo, non dovete farvi scappare questa occasione unica.
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