![Massimo Setaro e Alberto Capasso con i corsisti del Master Slow Food Vesuvio](https://www.lucianopignataro.it/wp-content/uploads/2014/02/massimo-setaro-e-alberto-capasso-con-i-corsisti-del-master-slow-food-veusvio-e1392711123850.jpg)
di Marina Alaimo
I colori e le forme delle vigne sul Vesuvio hanno tratti unici perché i vulcani sanno plasmare i paesaggi con talento da grandi artisti. Sono croce e delizia per chi abita in quel territorio perché sono allo stesso tempo terribili sterminatori e generosi creatori di nuova vita, più feconda e fiduciosa. Anche per chi torna ripetutamente tra le viti vesuviane questa esperienza non rientra mai nella normalità della consuetudine – non ci si abitua alla bellezza, ma ci si lascia travolgere ogni volta come fosse la prima.
Qui la terra si tinge delle diverse gradazioni del grigio fino a diventare nera e granulosa, è fatta di lapilli che luccicano al sole e drenano via l’acqua anche dopo le piogge più insistenti. E il verde della vite risalta con vigore e così i suoi grappoli ebbri e zuccherini. Anche in questa stagione poco favorevole al vigneto per i tralci spogli, il paesaggio mantiene intatto il suo fascino, austero e fiero. Siamo qui di domenica mattina per la visita didattica che chiude il master di primo livello per i corsisti di Slow Food Vesuvio. E’ una splendida giornata di sole attesa dopo un lungo periodo di piogge e quindi particolarmente goduta.
Ad ospitarci è Massimo Setaro che insieme alla sua piccola squadra di vignaioli ci mostra le tecniche di potatura nei vigneti a Trecase e Boscotrecase. Questa piccola azienda a conduzione familiare nell’ultima annata, la 2012, ha mostrato di aver ormai ben affermato il proprio progetto di riportare l’alta qualità tra i vini del Vesuvio puntando anche a far esprimere in purezza il caprettone nel Lacryma Christi bianco ed il piedirosso per il Lacryma Christi rosso. In entrambi i casi i vini raccontano con sincerità l’identità della viticoltura vesuviana mantenendo intatta l’integrità dei profumi e una beva particolarmente serbevole.
I risultati entusiasmanti e la grande passione di Massimo per la propria terra e la tradizione contadina della sua famiglia lo invogliano ad investire con fiducia in nuovi piccoli appezzamenti di terreno. Sparsi un po’ qua, un po’ là, come spesso accade sul Vesuvio e nel risalire i vigneti ci si rende conto dell’importantissimo ruolo di tutela dell’ambiente che riveste l’agricoltore. Intorno molti suoli sono abbandonati ed è tristemente palese all’occhio il degrado e l’incuria.
Casa Setaro è in via Bosco del Monaco, 34 a Trecase in provincia di Napoli. Telefono e Fax: o81. 8628956. www.casasetaro.it email: info@casasetaro.it . Enologo: Carmine Valentino. Ettari vitati: 5. Uve: caprettone, falanghina, piedirosso, aglianico.
Dai un'occhiata anche a:
- Vincono la tappa barese de La Città della Pizza: Francesco Pellegrino di Levante eat pizza – Altamura (BA) e Giuseppe Piscitelli di Super Santos Pizza – Trani (BT)
- Gusto. L’istituto “Faicchio-Castelvenere” vince la prima edizione del concorso sulla delizia al limone
- Presentato a Castelvenere “Orme Contadine” di Pasquale Carlo
- Strada della Contessa, una porta tra terra e mare
- Max Mariola apre a Milano con il botto: 6000 prenotazioni fino a Pasqua
- Napoli, il mondo Franciacorta in degustazione al Grand Hotel Parker’s
- The Ritz-Carlton, Vienna: jam session di pizza e alta cucina con Ciccio Sultano e Francesco Calò
- Vino e mercati, la percezione del Sud al Paestum Wine Fest