Sicilia En Primeur 2020

Pubblicato in: I vini da non perdere
Alessio Planeta

di Antonio Di Spirito
Sicuramente l’anno 2020 sarà ricordato come l’anno del Corona Virus; un anno che ci ha sconvolto la vita tenendoci segregati in casa per oltre due mesi e probabilmente alcune cose cambieranno per sempre.

Spesso qualcuno azzarda a profetizzare “Nulla sarà più come prima!”: speriamo di lasciare solo le nefandezze e le cose inutili.

Ricominciamo da tre, come diceva Massimo Troisi: portiamoci almeno le cose buone!

Nel mondo del vino sono state annullate quasi tutte le manifestazioni a cominciare dalla fine di febbraio; Langhe, Anteprime Toscane, Sangiovese di Romagna e Anteprima Sagrantino hanno avuto svolgimento regolare, seppure le ultime con un patema d’animo per l’incombenza della pandemia; tutte le altre manifestazioni sono state cancellate o rinviate.

Proprio in questi giorni si sarebbe dovuta svolgere l’importante manifestazione “Sicilia en Primeur”, organizzata da Assovini Sicilia: Cancellata.

Generalmente il focus si svolgeva in una località a forte attrazione turistica (quest’anno era prevista a Cefalù), ma era preceduta da tutorial tour per la stampa specializzata nell’intera isola: oltre alle bellezze naturali, si poteva apprezzare la variegata cucina siciliana e gli innumerevoli vini nel territorio di produzione, potendone apprezzare le più piccole differenti sfumature dovute alle differenze del terroir.

Ecco, questa era una delle tante cose buone che bisogna “portarcela” all’anno prossimo!

Quantomeno, però, il mondo enologico siciliano ha voluto in qualche modo essere presente con la stampa specializzata, e raccontare almeno, come consuetudine in quella manifestazione, i risultati dell’annata appena chiusa, previsioni economiche e progetti futuri.

Lo ha fatto in maniera virtuale, com’è prassi oggi, riunendo in un collegamento multimediale oltre 200 persone da tutto il mondo, tra giornalisti e produttori siciliani. All’evento erano presenti Alessio Planeta, Presidente di Assovini Sicilia, Antonio Rallo, Presidente del Consorzio DOC Sicilia, Mattia Filippi, enologo e consulente fondatore di Uva Sapiens e, gradito ospite, lo chef bistellato Pino Cuttaia, Presidente de Le Soste di Ulisse e patron de La Madia.

L’evento è stato molto ben organizzato ed è riuscito con un sincronismo perfetto!

Alessio Planeta, ormai alla scadenza del suo mandato, ha sottolineato la virtuosità della viticoltura siciliana: la Sicilia è al centro del Mediterraneo; è la quarta regione produttrice di vini in Italia con 4,3 ml hl (9%) e la sesta regione italiana in termini di fatturato economico (522 mld €); ha il 34% di coltura biologica in quella che è la prima regione in Italia per superficie viticola in collina (65% del totale).

Antonio Rallo, presidente della DOC Sicilia, ha potato i numeri più significativi dell’annata appena chiusa. Nel 2019, nell’ambito della DOC sono state prodotte 95.637.970 bottiglie da 0,75 l un incremento rispetto al 2018 di circa il 19%, ripartiti fra i cinque vitigni contemplati dalla DOC; mentre, per effetto del corona virus, nel primo quadrimestre del 2020, si è registrata una contrazione dell’imbottigliamento pari al -11% rispetto al 2019

Mattia Filippi ci ha confortato sui risultati totali e qualitativi registrati con la vendemmia 2019: 430 milioni di litri, in media degli ultimi 5 anni, mentre le condizioni favorevoli del Mediterraneo hanno permesso alla Sicilia di non soffrire il “climate change” e le temperature medie si sono mantenute in media coerente agli ultimi 30 anni.

Per quanto riguarda le eccedenze derivanti da eventuale invenduto per effetto del corona virus, è orientamento generale di destinarlo alla distillazione

A domanda di alcuni giornalisti, i due presidenti ci hanno, inoltre, rassicurati che in Sicilia NON c’è alcuna intenzione di adottare altri vitigni (in riferimento alla recente polemica sul primitivo) per incrementare o sostituire impianti viticoli.


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