di Enrico Malgi
Prendiamo la viticoltura della Lombardia che con un milione e 431 mila ettolitri di vino nel 2020 rappresenta la nona regione con almeno sei areali di grande interesse vitivinicolo nazionale come la Franciacorta, i Colli Mantovani, l’Oltrepò Pavese, la sponda bresciana del lago di Garda, la Valcalepio e la Valtellina.
Oggi mi voglio soffermare proprio sulla Valtellina, che copre quasi tutta la provincia di Sondrio ed è famosa per la produzione di ottimi vini, soprattutto quelli confezionati con il vitigno locale Chiavennasca, un clone del Nebbiolo. Lo spunto me lo dà una bottiglia di Sforzato che ho scovato di un piccolo e poco noto vigneron della Valle dell’Adda e precisamente di Castione Andevenno che a me è piaciuta molto. Il produttore si chiama Alfio Mozzi ed ha cominciato la sua avventura nel 1998, provenendo da un’antica famiglia di viticoltori valtellinesi.
Sforzato della Valtellina Docg 2015. Le uve di Chiavennasca (Nebbiolo) sono state allevate in alta quota in un contesto di viticoltura eroica. Esse trascorrono tre mesi nel fruttaio bene areato prima di essere pigiate. Sono Ventiquattro i mesi di maturazione ed affinamento in botti di legno e sei mesi di elevazione in bottiglia. Tasso alcolico di sedici gradi. Prezzo finale intorno ai 20,00 euro, ottimo.
Tipico il colore rosso rubino con sfaccettature aranciate sull’unghia. Profumi di frutti di bosco, amarena, prugna secca e violetta, seguiti da un’ampia e variegata sinfonia di ginepro, china, rabarbaro, liquirizia, cacao, tartufo, balsamo, noce moscata, chiodi di garofano e pepe nero. Sorso caldo e grintoso ma senza essere aggressivo ed è poi asciutto, austero, grintoso, strutturato, vigoroso, potente, complesso, caratteriale, profondo, minerale e ricco di gradevoli sfumature. Nelle pieghe si dimostra anche elegante, avvolgente, cristallino, fresco. Tannini presenti, ma senza fare danni. Il finale è di quelli che si ricordano a lungo per persistenza, voluttuosità e gradevolezza. Retroaroma piccante. Da consumare su un piatto di pizzoccheri valtellinesi e sui formaggi stagionati locali Bitto e Casera.
Sede a Castione Andevenno (So) – Via Cà Bianca, 1
Cell. 339 3707018 – alfiomozzi@alice.it
Enologo: Alfio Mozzi
Ettari vitati: 4 – Bottiglie prodotte: 20.000
Vitigno: Chiavennasca (Nebbiolo)
Dai un'occhiata anche a:
- Vini Tenuta San Francesco – Nuove annate
- I vini del Wassererhof, prodotti nell’antico maso del 1366 nell’Alto Adige
- 100 Italian Best Rosé. I primi dieci rosati italiani da non perdere questa estate
- Degustazione Chablis di Assoenologi
- Vini Scuderia Italia
- VillaBucci 2018 Riserva in Magnum, Villa Bucci
- Baffonero 2020 Toscana igt, Rocca di Frassinello
- Due vini particolari della Canosa