TERRE DI BALBIA
Uva: magliocco, gaglioppo, sangiovese
Fascia di prezzo: da 20 a 25 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Queste sono le belle storie di cui è ricca la campagna italiana dopo il Rinascimento vitivinicolo degli anni ’90. Un friulano doc, Gianni Venica, contitolare della famosa azienda Venica&Venica dai bianchi strepitosi, e un calabrese doc, Silvio Caputo, importatore di vini per quasi un ventennio in California, si sono messi insieme ad Altomonte. Testa dura del Nord e testa dura del Sud. Cocciuti ‘ncoppa, cocciutissimi abbascio: nasce così un’azienda perfettamente estesa su 52 ettari, Terre di Balbia, con olivi, limoni e vigneto di uve tipiche calabresi come il magliocco, ripreso alla grande da Librandi con il Magno Megonio, e il gaglioppo, uva che a noi ha sempre fatto impazzire oltremisura, arriviamo a scrivere: è il nostro vitigno preferito! C’è anche sangiovese, uva distribuita in tutta Italia ma che sarebbe meglio lasciare in Toscana ed Emilia visto che mai ne abbiamo bevuto di buono in purezza fuori da queste due regioni né ci pare vitigno migliorativo come il merlot o lo stesso cabernet. Sulle due colline sorvegliate dal Pollino Terre di Balbia produce anzitutto olio, adesso anche vino. La prima vendemmia è questo 2001, anno fortunato. Il blend è stato assemblato nel novembre 2003 e dopo un anno di bottiglia il bicchiere presenta un colore rosso rubino deciso, quasi cupo, al naso è intenso e persistente con note di frutta e spezie ben equilibrate, risultato della grandissima esperienza di uso dosato del legno di cui i friulani sono naturalmente maestri in Italia. Al palato questo rosso è decisamente superiore al naso: caldo, equilibrato., abbastanza morbido ma non ruffiano, abbastanza fresco e dunque capace di aggredire sicuramente un bel piatto di pasta condita con la ‘nduja della vicina Locanda di Alia. Ma lo beviamo anche sulle lucaniche del Pollino, un agnello ciccione al forno e su tutti i piatti strutturati e complessi dll’Appennino Meridionale. Il miracolo del vino: attrarre investimenti al Sud senza essere assistiti. Quante inutili baruffe tra industriali e sindacati abbiamo letto e raccontato negli ultimi quindici anni a proposito di Mezzogiorno! Dopo questa prima uscita i due compari hanno in animo una seconda etichetta, Balbium.
Sede ad Altomonte, Località Montino. Tel. 0481.60177. Siti: www.terredibalbia.it e www.venica.it. Enologo: Giorgio Venica. Ettari 52. Bottiglie prodotte: 7000. Vitigni: magliocco, gaglioppo, sangiovese.
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