di Monica Bianciardi
Un viaggio affascinante dal Lago Balaton ovest verso est fino all’estremo opposto dell’Ungheria un coast to coast che attraversa in orizzontale l’intera nazione fino a lambire i confini con l’Ukraina. Un itinerario che ha portato alla riscoperta dei vini magiari, con il loro sapore unico, e della loro storia recente ed antica. Il più significativo e famoso è senza ombra di dubbio il ToKaji, “il vino dei re”
secondo la definizione coniata negli ambienti cortigiani di re Luigi XIV. Attraverso le sue molteplici sfumature ci ha fatto ripercorrere la lunga antica storia, attraverso i luoghi in cui è nato in una indimenticabile degustazione .
L’autostrada attraversa tutta la nazione tra campi coltivati in cui vaste aree sono tuttora occupate dalla puszta, la caratteristica steppa ungherese. I paesaggi si susseguono con un ritmo che cambia al percorrere dei chilometri dove si incontrano piccole realtà rurali, fatte da case contadine bianche con tetti spioventi. Il traffico autostradale è concitato diventando nevrotico in vista della capitale Budapest. La città è contornata come tutte le grandi metropoli da zone periferiche ricolme di aziende commerciali e industrie che per un abbondante tratto occupano un ambiente sottratto al verde delle campagne. Procedendo in direzione est allontanandosi dal centro urbano la veduta si riempie di coltivazioni intensive in cui i molti oleifici che si incontrano forniscono una risposta alle immense distese di mais e girasole che con il loro colore riempiono di giallo e arancio l’orizzonte. Il paesaggio cambia ancora diventando rilassato ed ordinato in prossimità della catena montuosa ai piedi dei monti Zemplen dove le colline improvvisamente appaiono sature di filari bassi e fitti che occupano quasi per intero lo spazio disponibile. Qui vicino all’antica cittadina di Tokaj nel villaggio di Mad circondato da morbide colline vitate nasce l’azienda Szepsy, conosciuta per i suoi vini dolci di altissima qualità. István Szepsy e la sua famiglia producono uno dei vini più antichi e famosi del mondo che attraverso la storia è passato sulle tavole più prestigiose. La loro produzione è riuscita a resistere al buio del periodo del regime comunista, quando la proprietà privata era considerata fuorilegge ed ogni produzione doveva essere consegnata allo stato con un conseguente declino qualitativo che teso verso grandi quantità sembrava inarrestabile di fronte alle politiche del momento. In quel periodo riescono infatti a celare al regime una piccola porzione di vigneto che gli ha permesso di continuare nella produzione di poche bottiglie di Tokaji
Aszù con i vigneti originari. Negli anni ’70 finalmente si ha un cambio nelle leggi finché il partito al governo nel 1990 decade definitivamente.
La famiglia di Szepsy produce Tokaji fin dalla fine del sedicesimo secolo in cui diverse generazioni hanno tramandato uno stile proprio che poi si è inserito in un vero e proprio disciplinare che ancora oggi è punto di riferimento per tutti i produttori del Tokaj.
István Szepsy è l’attuale proprietario dell’azienda. István appartiene al quel tipo di persone che hanno innata la capacità di interpretare il futuro ed farlo andare esattamente nella direzione voluta. Questa attitudine gli proviene dall’esperienza con un’attenta osservazione del mondo circostante e dalla possibilità di prevederne gli imminenti sviluppi unita a quella dose di coraggio che spinge a mettere in pratica ciò che si è osservato. István ha una mente pratica e quella di produrre un Tokaij secco è la sua ultima vera sfida che trae risposta da una richiesta di tendenza dell’attuale mercato. Una strategia che se da una parte lo induce a sfruttare quei cloni molto produttivi piantati durante il regime a sfavore dei vecchi cloni ma di qualità inferiore rispetto alle vecchie piante del piccolo appezzamento sfuggito al comunismo, da un lato non perde di vista una pronta occasione di guadagno.
Per questo acquista alcuni appezzamenti nel comune di Màd aumentando l’estensione della tenuta. Oggi l’azienda è composta da 63 ettari di vigneti che si trovano sui ripidi pendii di un terreno variegato di matrice vulcanica. Con una media di circa 40 anni le viti dei suoi appezzamenti raggiungono anche 80 anni di età ed i vini ottenuti sono saporiti e carichi di territorialità. Bassissime rese e rigorosa selezione manuale gli acini selezionati che nella tipologia Aszù vengono attaccati dalla Botrytis che disidratandoli ne aumenta la concentrazione di zuccheri e profumi. Diradamento in vigna e pratiche enologiche precise conferiscono ai suoi vini quel carattere essenziale che lega ad ogni sorso alla storia di un grande vino.
Tasting Notes
Alcuni dei migliori assaggi
Sepzy Szent Tamás 2016 tra i primi Cru di Tokaji 100% Furmint
Proveniente da una vigna di 45 anni con vendemmia manuale vinificato in botti di rovere ungherese per nove mesi, appartiene alla nuova vinificazione secca. Olfatto denotato da toni floreali di gelsomino, fiori di acacia, frutti tropicali, lime,albicocca, mela golden e pesca bianca. Palato inizialmente morbido e glicerico ha una progressione vitale ed energica ben bilanciata, finale fresco e pulito pieno di vivacità e persistenza con finitura sapida e gessosa.
Sepzy Tokaji ASZÚ 6 Puttonjos 2011
Giallo dorato molto carico e luminoso, seduce con una scia olfattiva densa di eleganti note di miele di tiglio, albicocca matura, noce e pasticceria, creme brulè con una vena balsamica fresca e agrumata. Al palato fortemente intenso per dolcezza ed aromaticità fusa con rimandi salini risulta ben calibrata da una spiccata freschezza che sempre contraddistingue i vini di questa zona, denso e dolce ricco di frutto, finisce sapido e molto persistente.
Sepzy Tokaji ASZÚ 6 Puttonjos 2007
Oro caldo color ambra l’olfatto si dipana tra sensazioni resinose, zafferano, miele di castagno, tocchi iodati, alleviato da rinfrescanti tocchi di menta appassita, erba medicinale e buccia di agrume candita. Palato cremoso contraltato da espressiva freschezza in cui la trama gustativa dolce si completa in un finale dai ritorni al miele ed un intrigante contorno iodato.
Sepzy Tokaji ASZÚ 2007 Eszencia
Il più raro di tutti i vini Tokaji. Ricavato dalla sola autopressatura di sole uve completamente botrizzate. Il colore è ambra liquida dalla luminosità intensa e brillante. Il ventaglio olfattivo è un caleidoscopio in cui si trova di tutto basta solo pensarci che subito si sente qualsiasi cosa abbia attinenza con la tipologia. Fiori di arancio, mallo di noce, miele, albicocca e frutta tropicale candita. Seguono sfumature resinose, zafferano, cioccolato bianco, torta alla crema, intriganti note fresche mentolate, foglia di tè e sfumature fumè si uniscono ad un profilo di indubbia completezza variegato ed ampio. Palato denso e pastoso talmente cremoso che si scioglie letteralmente in bocca scivolando come seta pura, nonostante la dolcezza stupisce per il perfetto bilanciamento dato dalla parte fresca, l’alcool risulta
intessuto nella fitta trama di sapori e quasi non si avverte, un finale lunghissimo correda una chiusura pura e raffinata. Il prezzo unico neo per una piccola bottiglia da 33 cl si aggira intorno a 1500€, non si puo certo definire economica ma è il vino dei re …e noblesse oblige.
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