di Maurizio Valeriani
Ebbene si, non parliamo stavolta di vermentino, e nemmeno di altre uve più conosciute di quella che è la terza regione italiane per estensione: La Sardegna.
Stavolta la nostra attenzione si concentra su un vitigno autoctono poco conosciuto: il Semidano.
Storicamente diffuso a macchia di leopardo nella Regione, ha visto un graduale abbandono della coltivazione, perché particolarmente vulnerabile alle malattie della vite.
E così l’unica zona dove lo troviamo ancora è quella del circondario di Mogoro (provincia di Oristano, in una regione che prende il nome di Alta Marmilla), a tal punto che la denominazione di Origine (Sardegna Semidano DOC) ha previsto una sottozona specifica (Sardegna Semidano di Mogoro DOC).
L’unica cantina che produce vino da questo sorprendente vitigno è la Cantina di Mogoro Il Nuraghe, una cantina cooperativa che sta rilanciando da qualche tempo la sua immagine nel panorama sardo. L’enologo è il giovane Daniele Manca (che presta la sua consulenza anche ad altre aziende dell’Isola), che ha contribuito significativamente al salto qualitativo della produzione.
Le etichette di Semidano sono due: Anastasìa vino fresco e di facile beva e Puisteris, vino che deriva dalla selezione delle migliori uve, fa un breve passaggio in legno piccolo, ed è destinato all’invecchiamento a tal punto da venire messo in commercio dopo più di due anni dalla vendemmia (ora ad esempio è in commercio la 2013 ed il prossimo anno uscirà la 2014).
In compagnia di Daniele Manca abbiamo potuto realizzare la degustazione verticale di 4 annate (dalla 2013 alla 2010) del Puisteris, che ci hanno convinto appieno delle straordinarie potenzialità di questo vitigno.
Queste le nostre sensazioni:
Sardegna Semidano di Mogoro D.O.C. Superiore Puisteris 2013: sapido, strutturato, con grande mineralità in evidenza , ricordi agrumati e di succo di pesca. L’acidità è ancora affilata. È sorprendentemente ancora giovanissimo e di grande prospettiva evolutiva.
Sardegna Semidano di Mogoro D.O.C. Superiore Puisteris 2012: è l’annata che ci ha dato meno emozioni, con una minore complessità, buona bevibilità, toni di frutta matura; l’impressione è che sia il momento giusto di berlo, senza aspettare oltre.
Sardegna Semidano di Mogoro D.O.C. Superiore Puisteris 2011: carattere e personalità, eleganza, lunghezza, mineralità e sapidità sono i marcatori di questo splendido vino, che chiude con ricordi fumè e note di frutta gialla;
Sardegna Semidano di Mogoro D.O.C. Superiore Puisteris 2010: è una specie di sintesi tra la 2013 e la 2011, con una freschezza ancora in evidenza, e poi complessità, struttura e bellissimo finale speziato. Un vero e proprio capolavoro. È l’annata che abbiamo preferito.
Insomma ragazzi esiste in Italia un altro vitigno per vini da invecchiamento ed il suo nome è Semidano.
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