ETTORE SAMMARCO
Uva: biancolella, falanghina
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio
Ieri la festa della Colatura di Alici di Cetara con il bianco mangiare sapido e saporito dei giorni di magra e di Vigilia. Una manifestazione che ha da sempre un piccolo evento nell’evento, cioé la presentazione dei bianchi della Costiera Amalfitana in abbinamento e dunque la verifica della loro evoluzione a un anno dalla vendemmia. Se ne discute con i produttori, anche ieri tutti presenti come sempre, con cui in questa occasione ci scambiamo gli auguri. Diciamo subito la solita ovvietà, almeno per chi ha il piacere di seguire questo sito: dopo dodici mesi tutti i vini sono in migliori condizioni, presentati adesso ad una degustazione avrebbero sicuramente un impatto migliore rispetto ai mesi in cui vengono valutati dalle guide, soprattutto nei confronti di degustatori che non li conoscono a fondo. In quasi tutti ieri prevaleva al primo annuso ancora il floreale come elemento portante, vini gentili e fini. Sull’antipasto dell’Acquapazza abbiamo subito bevuto il Selva delle Monache 2007, il vino della linea base di Ettore Sammarco, ormai consolidato e affidabile già da alcuni anni, capace di avere una buona continuità e soprattutto un favorevole rapporto tra qualità e prezzo per il consumatore. L’obiettivo di Bartolo, figlio di Ettore, e di Fortunato Sebastiano è quello di avere un vino profumato ed elegante, per questo si lavorano le uve con alcuni accorgimenti (tipo pressatura soffice, criomacerazione, eccetera): il bicchiere alla fine è gentile e non invasivo, sembra quasi di passeggiare tra la macchia mediterranea della Costa. In bocca rivela un’anima più ruspante, prevalgono freschezza e sapidità, note minerali al naso ancora coperte, con un allungo notevole nel finale che risolve ogni problema di abbinamento. La sensazione finale è di aver bevuto un bianco di compagnia, fresco, di facile approccio. Ieri a tavola è piaciuto sia a Gigi Salerno che a Mario Busso ed Ettore ha avuto la soddisfazione di sentirselo dire di persona. Parliamo, amici, di vini ormai quasi virtuali perché in gran parte venduti durante la stagione. Ma se qualcuno di voi ha la pazienza di comprarli e di berli, non dico assai, tra un paio di anni, non ne può che ricavare grandi soddisfazioni. Credo che il livello assoluto di questo territorio ormai sia molto elevato, competitivo, e soprattutto abbastanza riconoscibile, quasi come il Greco e il Fiano in Irpinia come capacità di avere una propria impronta. Infine la nota sulla 2007: sicuramente non facile per i bianchi, ma quelli che hanno preso un po’ di freddo in vigna, grazie anche alle tecniche spinte in cantina, cominciano a manifestarsi molto bene. Una vendemmia insomma, che può riservare ancora belle sorprese quando si è lavorato bene, dal finale per nulla scontato.
Sede a Ravello, via Civita 9
Tel. 089.872774
Sito: http://www.ettoresammarco.it
Enologo: Bartolo Sammarco con i consigli di Fortunato Sebastiano
Bottiglie prodotte: 70.000
Ettari: 1,5 in affitto
Vitigni: falanghina, biancolella, pepella, biancatenera, biancazita, ginestrella, piedirosso, sciascinoso, aglianico, serpentaria