ETTORE SAMMARCO
Uva: piedirosso, sciascinoso e aglianico
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: legno
Ci sono vini rossi che si stanno togliendo gli schiaffi da faccia. Si potrebbe dire così dei produttori, in realtà sono proprio loro, le bottiglie, a respirare liberamente senza avere più l’obbligo di travestirsi per essere ricevute.
Si tratta di rossi con una doppia caratteristica, proprio come questo: corpo non troppo muscoloso e buona spinta acida. In tal modo la beva è garantita, e soprattutto l’abbinabilità. Ecco dunque che il blend tradizionale campano, che ha vissuto purtroppo qualche caricatura marmellatosa alla fine degli anni ’90, ritrova la sua ragione d’essere: l’aglianico regala struttura, acidità e dunque voglia di durare nel tempo, il piedirosso arrotonda i tannini e assicura bevibilità anche immediata.
La diatriba si presenta al naso dove note verdi e di geranio si alternano alla polpa di una prugna non eccessivamente matura, sia l’annata o il tempo di raccolta, fatto sta che a cinque anni di distanza questo vino costierano si presenta in forma a dir poco smagliante: colore rubino intenso, intenso, persistente e fresco fresco.
Mi ha riportato alla mente una delle mie prime visite, era il 1898…ehm 1998:-) alla Cantina Episcopio nel cuore di Ravello e Marco Vuilleuimier mi fece saggiare bottiglie anche di dieci, quindici anni, dimenticate in fondo alla cantina, del suo rosso. Ma il punto vero è che la vocazione all’invecchiamento deve trovare una ragione di vita per il consumatore perché gli anni non sono gli stessi per tutti: una cosa sono i cento di Rita Levi Montalcini, un’altra i cento di Berlusconi, tanto per fare un paragone.
Ora il punto di questo rosso non è nell’attesa, ma nel consumo. A distanza di cinque anni secondo me si presenta nella migliore forma possibile: equilibrato, maturo, ancora molto fresco. L’allungo in bocca è davvero impressionante, almeno quanto la sua bevibilità totale e assoluta, così la bottiglia finisce tra una chiacchiera e quattro bicchieri in due senza colpo ferire di notte.
Un vino da abbinamento, dicevamo, dagli strutturati di pesce alle paste soprattutto, un meno i formaggi al netto di qualche pecorino non eccessivamente invecchiato.
Ancora una volta questa azienda segnata dalla vinificazione più che dall’agricoltura, si segnala per grandi bottiglie gentili, fini, eleganti e a prezzo più che abbordabile. Conveniente.
Sede a Ravello – Via Civita, 9 – Tel. e Fax 089/872774
info@ettoresammarco.it
www.ettoresammarco.it
Enologo: Bartolo Sammarco
Ettari 1,5 in affitto, con vari conferitori di fiducia
Bottiglie prodotte: 70.000
Vitigni: Falanghina, Biancolella, Pepella, Biancatenera, Ginestrella, Piedirosso, Aglianico, Sciascinoso, Serpentaria.
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